[Capitolo 1]-Il Matrimonio

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<<Lingerie color carne?>>

<<Fatto>>

<<Abito?>>

<<Fatto>>

<<Capelli e trucco fatti...scarpe?>>

<<Messe>> le dissi ormai stanca e la giornata era appena iniziata, oh non mi sono presentata io sono Sarah e vivo in un paesino della Louisiana, ho 23 anni, i capelli castani ondulati che arrivano a metà schiena, gli occhi verdi ed in questo momento, mi trovo ad indossare un abito da sposa nella casa dove sono cresciuta con la mia migliore amica Carly, il mio vestito è lungo a sirena, sul corpetto si trovano vari ricami così come nelle maniche, mentre Carly indossa un abito pesca che le ricadeva morbido dalla vita in giù.

<<Ragazze siete pronte?>> chiese aprendo di poco la porta mia madre Hanna, che per l'occasione indossava un abito blu lungo e brillantinato con uno scialle del medesimo colore <<Oh ma come sei bella figlia mia, finalmente ti sposi tesoro , io e tuo padre sapevamo che voi due vi sareste sposati e il vostro amore così crescerà ogni giorno sempre di più>> continuò

<<Dai Hanna dobbiamo andare, non vogliamo far ritardare la sposa, vero?>> intervenne la mia amica

<<Sìsì hai ragione vi aspetto di sotto ragazze>> detto questo uscì dalla stanza, lasciandoci di nuovo da sole 

<<Sicura di volerlo fare?> > mi chiese 

<<Devo! Non vedi come sono contenti i miei? se non mi sposo li potrei deludere>> <<Non dire così Sarah potrebbe capire. E se provassi a spiegargli tutto?>> 

< <Spiegargli e cosa di come un giorno a lavoro mi infatuai di un ragazzo, di come cercavamo di stare sempre di più insieme, di come mi innamorai di lui?! Perché sì Carly io sono follemente, pazzamente innamorata di un uomo che non è il mio sposo>> le dissi ormai stanca 

<<Oh tesoro...>> disse venendo ad abbracciarmi <<...E' una bella situazione di merda> > continuò facendomi sorridere 

<<Ragazze!>> ci chiamò mio padre 

<<E' il momento andiamo>> le dissi per poi dirigermi all'ingresso.

Non c'è la poteva fare, ero arrivato in chiesa ma senza farmi vedere sono scappata in un parco, sarebbe cambiato qualcosa se solo gli avessi detto amare un'altra persona? Sarebbe cambiato qualcosa se solo avessi trovato il coraggio di oppormi a questo matrimonio? Se solo fossi stata più egoista lo avrei trovato il coraggio, ahhh sono così stanca e demoralizzata e mi scoppia la testa magari se l'appoggio nelle braccia, come quando ero triste da bambina magari funziona anche per affettare almeno un po' il dolore che sento all'altezza dello stomaco.

<<Sarah!!>> sentii mio padre chiamarmi

<<Richard è qua!!>> si aggiunse la voce di mia madre avvicinandosi e sedendosi nella panchina accanto a me <<Tesoro...>> mi chiamò dolcemente

<<Si può sapere perché sei scappata dal TUO matrimonio?! Sei in ritardo! Ed ora cosa penserà mai Lucas, il TUO sposo?!>> disse abbastanza arrabbiato mio padre raggiungendoci

<<Richard va tutto bene, nostra figlia è semplicemente agitata tutto qui, vero tesoro?>> intervenne mia madre per poi rivolgersi a me, alzai gli occhi lucidi e guardandola le chiesi

<<Sto facendo la cosa giusta? Come so che Lucas è l'uomo della mia vita? La mia anima gemella?>>

<<Si tesoro e poi lo conosci da tutta la vita, se non è destino questo allora cosa lo è? Ma Sarah, la cosa più importante e seguire il proprio cuore. Segui il tuo cuore tesoro>> disse lanciandomi alla fine uno sguardo d'intesa, che lei sapesse?

<<Ora possiamo andare?>> ci interruppe seccato mio padre

<<Va bene andiamo>> dissi alzandomi.

Così insieme ci avviamo nuovamente verso la chiesa.

A braccetto con mio padre superai la navata, le panche adornate con dei fiori e nastri bianchi, gli invitati sorridenti così come il mio sposo mentre io stavo morendo dalla paura.

Lucas ha 23 anni, i capelli biondi oggi tirati indietro con il gel, lo smoking e le scarpe eleganti sono neri, affianco a lui si trovano tre testimonianze mentre dall'altro lato le mie tre damigelle, tra queste la mia migliore amica davanti alle altre due che nemmeno conosco. 

<<Fratelli e sorelle siamo oggi, qui riuniti per celebrare la decisione di unirsi in matrimonio di nostro fratello Lucas e nostra sorella Sarah...>> il prete iniziò a parlare

<<Sei bellissima>> mi sussurrò Lucas

<<Anche tu>> risposi rivolgendogli un sorriso appena accennato,

<<Siete venuti per celebrare il matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli delle vostre decisioni?>> continuò il prete, "no, ovvio che no. non ho avuto altra scelta"

<<Sarah...>> mi destò dai miei pensieri lo sposo, tentennai un po' ma risposi di sì

<<Bene, se è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso>> concluse facendo iniziare lo sposo

<<Io, Lucas, accolgo te, Sarah, come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita>> finì il discorso sorridendo, okay tocca a me posso farcela

<<Io, Sarah, accolgo te , L-lucas, come mio sposo. Pro-prometto...>> no Sarah non balbettare! <<...Prometto di esserti...>> come faccio a pronunciare queste parole se lui mi guarda così? Mi volto a guardare i miei genitori che mi incitano a continuare, posso farcela <<Prometto di esserti fe-fedele semp-sempre, nella gioia e...>> mi fermai perché avevano aperto le porte delle chiesa. L-lucas, come mio sposo. Pro-prometto...>> no Sarah non balbettare! <<...Prometto di esserti...>> come faccio a pronunciare queste parole se lui mi guarda così? Mi volto a guardare i miei genitori che mi incitano a continuare, posso farcela <<Prometto di esserti fe-fedele semp-sempre, nella gioia e...>> mi fermai perché avevano aperto le porte delle chiesa. L-lucas, come mio sposo. Pro-prometto...>> no Sarah non balbettare! <<...Prometto di esserti...>> come faccio a pronunciare queste parole se lui mi guarda così? Mi volto a guardare i miei genitori che mi incitano a continuare, posso farcela <<Prometto di esserti fe-fedele semp-sempre, nella gioia e...>> mi fermai perché avevano aperto le porte delle chiesa. 

<<Sarah!> mi sentii chiama, così voltai la testa la voce 

<<Dean...>>

<<Saresti?>> s'intromise papà ma Dean non gli diede retta, non riuscivamo a distoglierci lo sguardo 

<<Dean...che ci fai qui?>> gli chiesi mentre veniva verso di me, ma continuava a guardarmi stando in silenzio, si fermò prima dei tre scalini dove mi trovavo io, mi tese la mano e continuava a guardarmi, con gli occhi mi fece una domanda silenziosa ed in testa mi si ripetevano le parole di mia madre "segui il tuo cuore" e...

Prima di continuare a raccontarvi la storia dall'inizio e, dall'incontro mio di Dean, se solo avessi dato più ascolto al mio cuore tutto questo non sarebbe successo e così nessuno, né io, né Lucas, né Dean avrebbe avuto... già SE SOLO...

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