Capitolo 1: Questa è Camavor

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Guardalo: il mare. Non è forse meraviglioso ? Un vero dono divino, per giunta. Guardalo, e ammira il genitore primo della Vita.

Questo mondo che vedi e che non vedi possiede innumerevoli leggende, miti e catastrofi. La memoria, se fosse trasparente, allora diverrebbe specchio della realtà, eppure qualcosa non gli permette di essere come tale. Opaca ? Di certo non cristallina; questo, è ovvio.

Tutto ciò che esiste ed è mosso da volontà umane possiede una natura torbida, proprio come il mare, che mai calma conobbe.

Quale diletto e piacere. Anni bruti, bagnati di volta in volta da atti impuri, giunti al loro concludersi dinanzi a tutto questo. Piccolo paradiso, cresci; cresci e diventa nazione prospera, casa divina della divina perfezione.

Suvvia, guarda questo mare. Guardalo e gioisci; ammira ! Ammira nel passato, nel presente e nel futuro. Lascia che dove non arriveranno i tuoi occhi, sia la mente a guidarti.

Il vento accarezzava timido le vele della Jacquelyn, proprio come un padre, che culla la figlia tra le possenti membra tese, capaci di distruggere migliaia di uomini ma non lei, la sua piccola prediletta.

Un ceruleo terso: codesta tela... perfetta per stendervi tempera fresca; satura, al punto da far concorrenza al colore delle acque che trasportavano il legno robusto e leggero.

- Capitano Vylldem ! Siamo tornati al quartier generale. –

- Ottimo, Millie! Continua a scrutare l'orizzonte: la prudenza è una virtù. –

La bandiera sventolava vivace e allegra; pareva volesse scappare via con l'amato che le portava tutta quella gioia di muoversi. Una bandiera nera ricamata, non disegnata, con l'iniziale del suo proprietario, accompagnata ai lati dalla silhouette di due sciabole e la "J" della Jacquelyn come terza spada passante per il cuore della "V".

Con portamento fiero ed orgoglioso il capitano Vylldem , figlio della Demone Nero, conduceva quel veliero imponente con la maestria di un vero bucaniere. Non una battaglia venne persa da lui e dalla sua ciurma; sia per valore in battaglia che genio strategico, sia per l'eccelso arsenale che per il dono lasciatogli in eredità dalla madre: il Libro dei Regni... un artefatto magico di inestimabile valore per il quale chiunque, innocente o disonesto che fosse, sarebbe in grado di uccidere o morire. Quel gioiello dell'Era Runica conteneva innumerevoli pagine di luce aurea; parevano essere centinaia, migliaia, infinite. Nessuna leggenda racconta di qualcuno che sia mai riuscito a leggerlo tutto.

Il Libro poteva aprire varchi nel tempo e nello spazio per scortare il suo possessore, e chi con lui, nelle terre e nei regni desiderati dal prescelto.

È così che la Jacquelyn si fece la nomea di nave fantasma. Spariva e riappariva in punti diversi di Runeterra a suo piacimento, senza una regola fissa, compiendo viaggi di chilometri e chilometri ritenuti impossibili, miracolosi o rovinosi per chiunque la vedesse.

Vyll, così lo chiamavano i suoi uomini più fidati, conosceva bene il suo mondo e la sua gente. Lui, come The Milliner la sua capomastro , era cresciuto nel continente città di Bilgewater dove o sei vivo, o sei morto: non c'è mai stato spazio per i deboli ed i troppo onesti.

Accomunati dalle loro origini, misero insieme una ciurma per ridistribuire le ricchezze e dare un'occasione a coloro ai quali era sempre stata negata; tuttavia, la giovane Milliner fu un acquisto dell'ultima ora.

Esatto: la capomastro venne assoldata dal suo capitano solo pochi anni prima. Nonostante il salario esoso, la sua presenza sulla nave portò solo privilegi.

The Milliner non amava parlare di sé, lasciava che fossero gli altri a spargere la voce sulle sue innegabili doti.

Nata dal niente, cresciuta dal niente. I genitori la lanciarono nella prima fossa comune non appena capirono la natura della figlia: "Sbarazziamocene o finirà per divorarci!" disse quel giorno la madre. Assurdo pensare ad una pargoletta di un paio d'anni come ad un mostro, eppure era cosa comune ai tempi, dopo La Rovina.

(Revisione In Corso) ABSOLUTION II (IT)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora