Capitolo 3: L'Avvento del Re

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- Capitano, riesco a vedere l'Isola. Cerco un punto tranquillo per l'approdo e andiamo. –
- Va bene. Ti aspetto, allora. –
-Nell'attesa, chiama anche Sua Voracità, quel furbastro si è dileguato con il mio dolce oggi! -

Erano passati anni dalla notte in cui The Milliner rinnovò con più vigore la sua promessa con il Re in Rovina, tramutandola in uno stoico giuramento. Ora si trovavano a largo delle acque che circondavano l'Isola delle Sentinelle della Luce. Dopo La Rovina del 990 D.N., costoro, acquisirono un'importanza e una notorietà spaventosa. Chiunque sapeva quale fosse la loro ubicazione, tutti erano a conoscenza della loro esistenza. Ogni anno erano in molti a far domanda per entrare tra le fila dell'Esercito della Luce, bensì pochi riuscivano realmente a passare i parametri richiesti e a superare le inumane aspettative dei Grandi Capi.

Diversamente dal solito, questa volta la ciurma della Jacquelyn non utilizzò il ricettacolo per scoprire la posizione dei frammenti d'anima; Viego sapeva esattamente dove trovare una parte dei Nuclei.

Nuclei era il termine scelto per definire i frammenti che costituivano gran parte dell'anima di Isolde, poi, banalmente, lasciarono per tutti quelli minori la parola: "Frammenti". Questa distinzione venne studiata alle origini del viaggio. La mattina successiva al giuramento, Viego e Millie vennero convocati da Vylldem, il quale sentiva la necessità di mettere nero su bianco un vero piano, una manovra d'azione, segnare gli estremi A e B di quel lungo segmento e determinarne tutti i punti cardine e meritevoli di studio. La seduta servì a qualcosa. Prima dell'ora di pranzo avevano in mano una strada da seguire, il che pose pace alle sofferenze dell'ansioso capitano.

La logica in quel pragmatico elaborato era ineluttabile. Se volevano arrivare in fondo a quel folle sogno, se per davvero bramavano così tanto sconfiggere la Morte, allora dovevano prendere un sentiero la cui pendenza fosse proporzionata alle loro capacità fisiche e che fosse anche lineare; ci mancava solo il dover andare a zigzag per tutta Runeterra senza meta. Decisero, anche sotto imposizione di Vyll, di dare priorità alla ricerca delle parti più piccole di quell'anima frammentata.
Lui aveva avuto a che fare per una vita con demoni, patti, anime e tutta quella roba magica mista al voodoo, quindi era certo che avrebbero trovato solo che guai e grosse beghe da sbrogliare se avessero provato a lanciarsi di petto verso i Nuclei. Per evitare di concludere prematuramente il loro viaggio, concordarono tutti con Vylldem; e poi, i Frammenti erano numericamente superiori ai Nuclei; non serviva una prova tangibile per saperlo con certezza.
L'unica cosa non gradita al re era il quantitativo di tempo stimato. Nessuno poté garantirgli una parentesi temporale ben definita, ma sicuramente se si prospettava molto ampia, anche perché Viego era il primo a non avere la più pallida idea di in quante parti si fosse spaccata l'anima della moglie. Lui aveva un numero minimo, lo stesso numero di più di tre secoli prima, ma effettivamente ora non poteva fornire una cifra esatta. In altrettanto modo, Vylldem non poté dargli certezze per quanto riguardasse la lunghezza del viaggio: "Forse un mese, o magari anche cento anni, non te lo so dire.".

C'è da dire che il capitano fortunatamente esagerò eccessivamente nel porre i paletti temporali del loro progetto, infatti non ci vollero secoli né decenni, però nemmeno un paio di mesi. Se quel giorno erano lì, nei pressi di Quell'isola, significava che la gran parte del viaggio era stato fatto, che tutti i Frammenti erano stati incamerati nel ricettacolo.

Furono molte le esperienze accumulate durante quell'avventura. Nessuno di loro ebbe tra le mani simili prove prima di allora, e per quanto Viego fosse l'unico che bene o male avesse affrontato sfide difficili, non bisogna mai dimenticare i danni che provocò persino alle generazioni future a causa dei suoi fallimenti.
Alla luce di ciò, si può dire che veramente nessuno avesse mai affrontato e superato le prove procurate dalla quest principale : "Resuscitiamo Isolde". Nel mentre che si concentravano a scovare questo e quell'altro Frammento, pensarono bene anche di recuperare alcune delle risorse primarie utili a Shyra per plasmare quel beneamato simulacro. Fu un'occasione preziosa per la crescita personale e finì per essere soprattutto una parte fondamentale per l'assoluzione di Viego.

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