(Revisione In Corso) ABSOLUTION II (IT)

Capitolo 7.4: Exuvia

I giorni a seguire, per fatica, avrebbero di gran lunga superato la somma di tutti quelli già vissuti. Il primo, quello in cui si allenò con Acela, non fu nemmeno il più malvagio, tutto sommato non fu malaccio, anzi, si divertì abbastanza con lei e Provolo. La ragazza sapeva così tante cose sulla Nebbia ed il Re in Rovina, da metterlo a disagio. Si vergognava di non sapere praticamente niente su sé stesso, per quanto riguardava lo sfruttare i propri poteri. Le Sentinelle della Luce studiarono per anni la Nebbia e le sue proprietà, in più, Acela stessa, gli rivelò che delle indispensabili informazioni le erano state spacciate dalla Demone Nero in persona. La moltitudine di domande era inevitabile, ed anche la ragazza, a suo tempo, pose le stesse alla sua paladina. Yuria cambiava sempre espressione in un attimo. Si faceva cupa, le diceva di non farsi certe domande, di evitare di voler sapere; in un modo o nell'altro evitava di risponderle. Acela smise presto di cercare i perché. "Dovresti concentrarti su altro anche tu." Ma il Re voleva sapere.

Raggiunte le dodici, la prima lezione poteva dichiararsi conclusa. Ad Acela interessava capire se, lei e Provolo, sarebbero stati capaci di reggere il confronto con lui: era messo così male, da darle dei problemi a trattenere le risate. Millie fu un'avversaria decisamente molto più terrificante. C'è da dire che la signorina era stata addestrata per vincere contro Viego, il suo periodo di apprendistato presso le Sentinelle della Luce si incentrò totalmente, completamente, unicamente, sull'uccidere e sopraffare il Re in Rovina e qualsiasi cosa fosse nata da lui. Fu ovvio vederla prevalere su quelle movenze goffe, sgraziate ed improvvisate, e pensare che era migliorato anche molto dall'inizio del viaggio. Almeno, adesso, muoveva la Lama del Re in Rovina come una spada e non come una mazza. Del tempo che rimase ne fecero ugualmente oro. Parlarono molto sul cosa Viego avesse sbagliato e cosa invece fu degno di nota. In più, il discepolo, raccontò del suo rito di passaggio all'età del lavoratore. Sia la ragazza che Provolo rimasero abbastanza perplessi sull'insolita bontà di Vyll, ma se a lui stava bene, chi erano loro per dissentire. " Allora ci incontreremo nel pomeriggio, subito dopo pranzo. " conclusione sbrigativa, un po' come lei.

Prima di salutarsi, Acela introdusse la lezione del giorno dopo: la Mist Armor . Nel suo tutto tranne che riassuntivo riassunto, il pupillo di Lady Yuria, gliene parlò nei minimi particolari; sembrava quasi potesse usarla lei e non Viego. L'armatura del Re in Rovina... creata e plasmata dalla Nebbia generata appositamente dalla sua cicatrice. Inscalfibile, offriva totale protezione al suo padrone. Se usata nei momenti opportuni, poteva aumentare le sue capacità in battaglia. Più forza, più velocità, più agilità.

- Però, siamo sicuri ci siano delle controindicazioni nel vestire per un tempo prolungato la Mist Armor. –

- Eccerto ! Mi pare ovvio. Bisogna bilanciarla 'na cosa sgrava a quella maniera là. –

- Provolo. Starei facendo un discorso serio. –

- Scusa zì, continua pure . –

- Mh, speriamo. Comunque... dicevo: sicuramente ci sono delle controindicazioni. Ho seri dubbi tu sia totalmente immune alla tua stessa creazione, e con lei a farti da armatura, penso potrebbero esserci degli effetti collaterali. –

- Del tipo ? – Viego in parte già sapeva la risposta. Quello che aveva vissuto mentre correva sull'onda di Nebbia sembrava essere proprio una reazione del suo corpo a quell'armatura.

- Non ti saprei dire, non avendo avuto modo di studiarti, non ne avrei la più pallida idea. –

- Le allucinazioni potrebbero rientrare nell'elenco ? –

- Potrebbero essere plausibili, ma non ti saprei dire. Dovremmo metterti sotto stress e annotare i risultati. –

-Sì, così se dovessi impazzire ammazzo voi due e poi distruggo Battigia. Non se ne parla, Acela. –