Primo giorno di scuola.

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6:30. La sveglia suonò e io rotolai dal letto contro voglia.
mia madre mi chiamò dal piano di sotto.
«Sofiaaaa,so come sei sicuramente farai in ritardo quindi datti una mossaa!»
«Eh sii!» risposi io urlando dal piano di sopra.
Non avevo tanta fame,forse era l'emozione.
Scelsi dei vestiti adatti ovvero:un maglione nero e grigio a righe,il giubbotto di pelle nero,i jeans e le mie adorate Vans nere.
Andai in bagno e mi feci una doccia,mi vestii e mi truccai leggermente.
Ero pronta.
Mia madre mi accompagnò a scuola e quando arrivammo mi disse
«Non essere timida come tuo solito,cerca di fare amicizia con tutti.»
«va bene» le dissi sorridendo.
Come se fosse facile non essere timida quando non conosci nessuno.
Scesi dalla macchina e andai verso la scuola. Incontrai Isabel e già mi sentii più a mio agio.
«Ohh ciao Sò! Ti presento Miranda e Jess» disse indicando due ragazze bionde cariche di trucco.
Le salutai e iniziammo a parlare del più e del meno quando ad un tratto vidi  ragazzo entrare dal cancello.
Lo notai perché tutti quanti rivolsero l'attenzione su di lui. Sopratutto le ragazze,se lo stavano mangiando con gli occhi. Era Mirko. Aveva i capelli ricci e scuri,gli occhi marroni ed era uno di quei tipi che non avrei mai voluto frequentare. Si capiva che era uno di quei ragazzi stronzi e superficiali.
«ma quanto cazzo è bello?» disse Isabel
«cosa gli farei..» disse Miranda ridendo
«dire bello è dire poco» disse Jess.
«mah è un ragazzo normale.» dissi io tranquillamente. E Isabel e le sue amiche mi guardarono malissimo.
Entrammo in classe. E io mi sedetti all'ultimo banco. La professoressa di Matematica entrò e iniziò tranquillamente a spiegare la lezione quando ad un tratto si aprì la porta.
«Solita routine..» disse la professoressa sbuffando.
«Eh prof la vita» disse Mirko entrando
«Mirko pretendo un po' di rispetto,non puoi arrivare sempre in ritardo!» urlò la prof.
«si ma stai calmina.» disse ridendo.
«vai a sederti va» urlò ancora.
Lui venne verso di me e mi disse bruscamente:
«Scusami,questo è il mio posto.»
«Scusa chi lo ha detto che è il tuo?»dissi io ridendo.
«senti biondina spostati da qui.»
«scordatelo» dissi sorridendogli
«sei una troia»
«Scusami!? ascolta gran coglione puoi essere anche il re del mondo ma sti gran cazzi che mi parli così. Chi ti credi di essere? Non sei proprio nessuno guarda»
«puttana» aggiunse lui sedendosi nel banco vicino al mio.
«non ti rispondo solo perché sei un  e non mi metto a perdere tempo con tipi come te.»sbottai io.
«mi hai appena risposto»disse sorridendo.
Cazzo,quando sorrideva ci sapeva proprio fare,aveva uno di quei sorrisi che avrebbero fatto invidia al mondo intero.
«io mi arrendo»dissi sotto voce
La lezione di matematica era più noiosa che mai e ogni tanto mi giravo verso Mirko che era rimasto fermo a fissarmi.
«Cosa guardi?»domandai io
«Te» aggiunse lui
«che c'è da guardare?»
«Quanto sei bella..»
Arrossii come un pomodoro.
«come ti chiami?»domandò lui sorridendo
«Sono Sofia» dissi io ricambiandogli il sorriso.
Suonò la campanella e lui uscì di classe senza dire niente.
Dopo venti minuti chiesi alla prof se potevo uscire perché dovevo andare in bagno.
Appena uscii vidi Mirko che parlava con un ragazzo. I due rivolsero lo sguardo verso di me.
«cazzo ci fai tu qui?»sbottò mirko
«Ei,io sono Carmine e tu sei?»disse l'altro ragazzo sorridendomi.
«Sono Sofia» dissi io ricambiando il sorriso.
«Beh sei bellissima,lo sai vero?»disse Carmine guardandomi dalla testa ai piedi.
Mirko lo fucilò con gli occhi ma Carmine fece finta di niente e continuò a guardarmi.
«Sofia vieni andiamo in classe» disse Mirko.
«non mi va» risposi io continuando a guardare Carmine.
«si che ti va» disse Mirko tirandomi da un braccio.
«che cazzo di problema hai?» mi domandò urlando.
«che cazzo di problema hai tu!»dissi io alzando ancora di più la voce.
«il mio problema è che quello ti stava spogliando con gli occhi!»
«Anche se fosse? Non credo che te ne dovrebbe importare!»
«avevo ragione quando dicevo che eri una puttana» aggiunse lui.
«Sta' zitto Mirko,sta'zitto! Non puoi parlarmi così,io e te non siamo ,non siamo neanche amici quindi sta zitto»dissi io spingendolo.
Più lo allontanavo e più avevo paura che se ne andava.
Ad un tratto lui mi prese e mi disse
«Non so che cazzo mi sia successo,non me ne sbatte nulla delle ragazze di solito perché so che sono tutte ai miei piedi. Ma cazzo non lo so,tu sei diversa.»
«Si ma tutta quella scenata davanti a Carmine te la potevi risparmiare!»
«Perché a te piace Carmine?..» disse lui balbettando
«Beh è carino.»
Mirko si avvicinò a me e tentò di baciarmi. Io mi allontanai subito e mi diressi verso la classe.
«Sò aspetta ti prego!»
«lasciami stare» dissi io

Be mine.||Mirko Trovato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora