~FIRST CHAPTER~

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LEAK

Camilla' s POV

<NO>

Sono giorni che mia madre mi dice che devo scegliere un marito, ma io non voglio. Non voglio un marito e neanche governare il regno.

<Camilla, non ricominciare. Te l'ho detto, ti serve un marito per governare il regno>

<Ma io non voglio> dico sedendomi sul letto, in modo tutt'altro che composto.

Mia madre sbuffa e si porta le mani sulle tempie e comincia a massaggiarle.

<Camilla, domani arriveranno qui i figli degli altri regni, vedi di fartene andare uno a genio, hai capito?>

Non aspetta neanche la mia risposta ed esce dalla mia stanza.

Non ho intenzione di trovarmi un marito.

Mi alzo dal letto e vado verso la finestra; Quanto mi piacerebbe vedere il villaggio, non ci sono mai stata. I miei genitori dicono che è un posto pieno di criminali, ma io non ci credo, le nostre guardie sono le più efficienti di tutta la Scozia. In più il regno che un giorno dovrei governare sa più o meno della mia esistenza; l'altro giorno ho sentito due ragazze parlare e dire, che per molti nel villaggio, io sono una leggenda. Non tutti credono nella mia esistenza, bhe non mi hanno mai visto.

Visto che fissare il villaggio non mi aiuterà a capire il perché di questo dubbio, decido di prendere il mio arco e scendere in cortile per vedere gli aspiranti arcieri che si allenano. Io non so usare l'arco ma poter imparare sarebbe un sogno. Ogni volta che chiedevo al capo delle guardie di insegnarmi declinava. Così io mi metto ogni giorno, quando si allenano, ad osservarli, cercando di capire come fanno a far scoccare la freccia e a farla arrivare dove vogliono loro. Quando finiscono e il cortile è vuoto comincio a provare. Ma fallisco ogni volta, non riesco a far scoccare la freccia. Passo tutto il pomeriggio ad esercitarmi, finché non sento una cameriera urlare il mio nome, entro in sala da pranzo e mi siedo. Quando arrivano anche i miei genitori cominciamo a mangiare.

<Allora, Camilla, emozionata per domani?> chiede mio padre.

<Per niente> rispondo fredda.

<Suvvia Camilla, sono convinta che domani troverai quello giusto per te>

<Non penso proprio> sputo acida.

<Camilla> mi ammonisce mia madre, ma ormai è troppo tardi.

<Non ho intenzione di trovarmi un marito e non voglio governare su un regno che mi crede una leggenda. Io non vog-...>

Mio padre sbatte forte un pugno sul tavolo facendomi sussultare.

<Camilla, tu domani ti troverai un marito, che ti piaccia o no, e guiderai il regno al fianco del tuo futuro sposo. Di quello che vuoi non mi importa, mi importa che il mio regno abbia un degno successore. Discorso chiuso> dice rimettendosi a mangiare.

Mi alzo buttando a terra la sedia, esco dalla sala da pranzo e mi dirigo verso la mia.

"Non ho intenzione di trovarmi un marito, io non voglio rimanere bloccata qui ancora." Penso

Dopo un'ora passata a rimuginare su quello che posso fare prendo una decisione. Scapperò, andrò al villaggio, tanto nessuno mi conosce. Non sarà difficile mischiarsi con la gente, che tra l'altro non mi conosce. Così prendo una borsa di paglia vecchia e la riempio con le cose che mi serviranno: monete, l'arco e la faretra e dei vestiti. Dal mio armadio prendo degli abiti abbastanza sciatti e levo tutte le decorazioni: gemme, merletti e ricami vari. Prendo delle mappe per evitare di perdermi e quando vedo che è giunto il momento esco dalla mia stanza facendo il più piano possibile, mi dirigo verso la cucina dov'è c'è una seconda uscita dal castello. Questo ingresso è nascosto e in più da direttamente sul bosco. Prima di dirigermi all'uscita vado verso le stalle e sveglio Storm. Appena vedo che sveglio gli metto la sella e slego le redini, monto in sella e scappo. Mi lascio il castello alle spalle e quando siamo abbastanza lontani alzo le braccia al cielo e urlo. Finalmente sono libera.

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