CAPITOLO 10.

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Mi guardo allo specchio, brufoli, occhiaie, ma sono andata così a scuola? Che faccia da zombi. La mattina non ho proprio voglia di truccarmi.
Non mi piaccio.
Questi grandi occhi castani, che rivelano cosa penso, sono così comuni, se fossero verdi come quelli del mio papi mi piacerebbero di più e forse qualcuno si perderebbe in quei occhi. Invece, sono dei semplici occhi castani.
Forse la mia bocca è l'unica cosa che si salva, è carnosa e di un bel rosa color carne molto intenso.
Per quanto riguarda al naso beh, non mi piace per niente. È spigoloso e per niente elegante, poi guardandolo di profilo sembra ancora più grande, assomiglia molto al naso di mio fratello, una patata gigante. Sorrido mentre penso a mio fratello, mi manca così tanto. Mio fratello Luca, quanto tempo che non lo vedo sarà circa otto mesi ma sembrano molti di più.
Lui è in Sicilia con gli altri miei parenti, nonne, zii e cugini. Mi manca avere una famiglia qui vicino a me.
Io sono così lontana da loro, chilometri e chilometri distante dal loro affetto, dalla loro vita, quante cose mi sto perdendo di loro. Sono cresciuta con Met e Lory inseparabili, ora ci vediamo solo una volta all'anno, a Natale o per il mio compleanno.

Mio padre è dovuto venire a Venezia per problemi di lavoro, quando siamo saliti io avevo solo cinque anni. Ho fatto subito amicizia, a quell'età è semplice integrarsi.

Ora, eccomi qua che vivo la mia vita, adesso mi sembra quasi normale non avere i miei parenti vicino a me.

Mi guardo di nuovo allo specchio, sto crescendo, non sono più una bambina. Inizio a truccarmi, fondotinta, ombretto color carne, mascara e lucidalabbra, sono pronta.
Mi metto il giubotto e la sciarpa, saluto mia mamma e vado a prendere il pullman.
Per il viaggio ascolto il mio vecchio Ligabue e mi perdo nella sua musica, nella sua voce e nelle sue parole, emozioni di una vita raggruppate in una serie di canzoni, è pura poesia.

Scendo alla fermata dove Filippo mi sta aspettando, gli vado incontro e gli do un bacio sulla guancia.
-"Ciao.. Come stai?"
"Bene.. ho appena fumato una cicca mentre ti aspettavo, ne vuoi una?"
-"Si.. grazie.." -Prendo la sigaretta e l'accendo.- "Allora.. Dove mi porti?"
-Chiedo.-
"Ti va di andare a casa mia? Guardiamo un film.."

Annuisco e un po sorpresa.
Per strada Filippo mi mette un braccio sulle spalle e mi tira a sé.
"Stai bene truccata.. Sei ancora più bella.. Sai?"
-"Ahaha Grazie..." -Arrosisco.-
Arriviamo a casa sua, vive anche lui in un appartamento.
Saliamo le scale ed arriviamo davanti il suo portone.
Entriamo, c'è subito il soggiorno con il divano pieno di coperte di tanti colori, davanti il divano c'è un tavolino con sopra il portacenere pieno di sigarette spente 'Fuma qui dentro? Che schifo'.
La casa sembra lasciata un po alla deriva.

"Siediti pure.. Vado a fare i pop-corn, mentre tu scegli un film.."
-Mi indica il compiuter.-
Lo accendo, vado su google e scrivo 'Film da vedere 2011', vengono fuori una serie di titoli.
Leggo qualche titolo, non ne conosco nessuno. Ne scelgo uno a caso, s'intitola 'Il cigno nero' e lo faccio caricare, è uscito a Gennaio quindi dovrebbe vedersi bene.

Lui arriva con i pop corn, e si siede vicino a me. Mi porge i pop corn e iniziamo a mangiarli insieme.
Siccome il film non si è ancora caricato perché è su un sito su internet, andiamo a fumare una sigaretta in balcone.
La vista non è un granché, vedi solo che palazzi.
-"Ma quando non c'è tua mamma fumi dentro casa?"
"No.. è il compagno di mia mamma a fumare dentro.. E a volte fuma anche mia mamma in soggiorno. A me da fastidio.." -Sembra triste, è pensieroso.-
-"Filippo ma i tuoi... sono... separati?"
"Si.. da un bel po ormai.. Mio papà ci ha lasciati quando avevo nove anni."

Questa rivelazione mi stupisce, è un ragazzo così allegro così solare.
Chissà quanto ha sofferto.
Gli stringo una mano, lui si gira e mi sorride, la nuvola grigia se ne andata dal suo sguardo e adesso sembra di nuovo di buon umore.
Finiamo la cicca e ritorniamo dentro, facciamo partire il film e iniziamo a mangiare i pop corn.

Devo ammettere che era un film veramente triste. 'Pessima scelta per il primo incontro.' Mi informa la mia vocina.
"Dopo oggi, non ti farò mai più scegliere un film!" -Dice scherzosamente.-
-"Scusami.. non pensavo che finisse così.. La prossima volta scegli tu, forse è meglio. Basta che non scegli film di fantascienza!"
Lo avverto. Lui sorride e io ricambio, guardo l'ora ed è ora di andare.
-"Sono le sei e un quarto e meglio che vado ho il pullman tra mezz'ora."
-Dico imbarazzata.-
"Va bene.. ti accompagno."

Ci dirigiamo in centro, dove mi aspetta il mio amato Dolo.
Mentre aspetto il pullman Filippo mi abbraccia forte, vuole un bacio, si capisce benissimo.
Io alzo la testa per guardarlo, lui si avvicina piano piano, io chiudo gli occhi e ci baciamo, sento il suo sapore, la sua dolcezza, poi mi stacco e gli sorrido. Il pullman è arrivato, lo saluto con un bacio sulla guancia e lui mi sorride e salgo nel pullman.

Mi siedo su un posto libero e prendo le mie cuffiette dalla borsa e le attacco al mio cellulare, metto una canzone di Alessandra Amoroso e chiudo gli occhi, cerco di pensare se con Filippo potrebbe funzionare.
'Provaci e lo scoprirai..', facile a dirlo.
Inizia Piccola stella senza cielo di Liga, oh che bella.
Mentre cerco di perdermi nei miei pensieri mi arriva un messaggio, Jasmi: 'Marco vuole farlo con me.. io proprio non so che fare, perché mi piace!'
Io: 'È troppo presto! Aspetta un po di tempo..'

Ma è impazzita? Solo a lei possono venire certi dubbi.
Sospiro, Marco non mi sembra per niente un ragazzo serio.
E sono sicura che se Jasmi non gli darà quello che vuole lui la lascerà come fanno i ragazzi come.. Enrico e Marco. Ai ragazzi d'oggi, ormai gli importa solo scopare. Io vorrei trovare un ragazzo diverso, uno che fa di tutto per conquistarti, romantico, che vuole stare con te perché ti ama, no perché vuole abbassarti le mutandine.
Guardo fuori dal finestrino, mentre navigo con la mia mente, sono a Marghera, ormai il sole è tramontato ed è buio fuori, sinceramente mi fa un po paura andare a casa da sola, ma cerco di farmi forza.

Arrivata a casa mia mamma inizia a rompere solo come lei sa fare.
Non la sopporto quando fa così.
Inzia a urlarmi che non l'aiuto, che ho la camera che sembra un campo di guerra e bla bla.
Mi chiudo in camera e accendo il computer, navigo su Facebook.
Filippo mi ha scritto in bacheca, cosa gli è saltato in mente? Apro la notifica con terrore di quello che ci potrebbe essere scritto.
'Ehi bellissima, grazie del dì;)'
Metto 'mi piace' e basta.
Subito dopo Jasmi mi scrive un messaggio: 'Cos'hai fatto????'
Io: 'Ci siamo visti e basta..'

Lei cerca di convincermi che sarebbe perfetto se io mi mettessi con Fili perché usciremo noi quattro, e sarebbe bellissimo. Secondo me no, a me non piace Filippo.
Lei e Marco hanno già fatto qualcosa, Jasmi non segue mai i miei consigli.

Vado a letto senza cena, sono troppo nervosa con mia mamma.
Non riesco a dormire, Fili mi ha scritto la buonanotte, non so se rispondergli..
Non voglio illuderlo.
Però forse dovrei buttarmi e basta.
'Cosa devo fare? Sono confusa'.

Povera Giorgia, non l'ho più sentita, domani devo fare pace con lei..
E mentre chiudo gli occhi e prendo sonno, troppo stanca per pensare ancora.

Non siamo fatti per stare lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora