POSSO CHIEDERTI QUALCOSA?

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Eccomi qui, nello stesso posto con lo stesso schermo davanti, ma questa volta, quello che cambia è che ho degli auricolari in mano.

Degli auricolari, che servono per sentire che cos'ha da dire.

Non so esattamente il perché, ma dopo le parole di Jimin, un qualcosa dentro di me è scattato e quel qualcosa mi ha portato qui, ad ascoltare le parole di un povero ragazzo che voleva soltanto essere ascoltato da qualcuno.

Mi metto le cuffiette alle orecchie mentre col mouse entro dentro il file che mi ha mandato Kookie.

Deglutisco quando faccio partire il tasto play e l'unica cosa che si sente è un silenzio tombale.

Riesci a sentire io mio respiro sa quanti è silenziosa la stanza. Aspetto per un paio di secondi e finalmente un qualcosa si sente, una voce.

"Uh.. ehi.."

È storpiata.. dal computer?
Alzo lo volume non interessandomi del fatto che fa male, voglio riuscire ad ascoltare ogni singola parola che ha da dirmi.

"Se stai ascoltando questo audio, significa che sei una di quelle poche persone che nella mia vita si sono interessate a me e quindi ti dico grazie.."

I miei occhi si fanno lucidi, ma non ci faccio caso.

"Ma adesso io direi di iniziare il nostro viaggio in questa dolorosa avventura che finalmente ha avuto fine. Iniziò tutto da incontro.. più che altro, era stato uno scontro quello che fece iniziare un qualcosa che era magico ma doloroso allo stesso tempo. La mia felicità era la fonte del mio dolore, strano no? Mi sentivo come uno di quei personaggi degli anime a cui non importava quanto male potesse farsi, non importava quanto potesse essere doloroso, ma lui continuava a seguire la sua cosa più amata anche a costo di morire. Ma adesso, io direi di iniziare a raccontare dall'inizio la mia storia.."

Flashback

"Corso di pittura"

Leggo suo volantino posto di fronte a me con occhi che brillano di felicità. Finalmente in questa scuola mettono un qualcosa che non sia calcio o basket..

Con lo zaino in spalla, stringo il mio libro di disegno al petto immaginandomi di già come sarebbe fare il corso, ma poi i miei occhi vagano giù, infondo al figlio ed è lì che ogni mia speranza svanisce nel nulla.

Bisogna pagare..

Certo, è ovvio che devi pagare, infondo è solo un noiosissimo corso che non intrattiene nessun pubblico, quindi mi sembra ovvio metterlo a pagamento, tanto è inutile e nessuno ci andrà se non per quei poveri sfigati che passano il tempo a leggere e a disegnare.

E ovviamente quello sfigato devo essere io..

Sospiro facendo un passo indietro non sentendomi in vena di arrabbiarmi con uno stupido foglio, ho già altri di cui preoccuparmi..

"Ti piace disegnare?"

Sussulto appena sento comparire di fianco a me una voce. Giro la testa di lato e sorprendo una ragazza minuta e carina guardarmi dal basso con occhioni da cucciolo indifeso.

A questa vista il mio cuore prende a battere più velocemente tanto che ho paura che mi esca dalla cassa toracica da quanto è veloce.

La ragazza che era piegata in avanti vedendomi a disagio si rimette dritta porgendomi la sua mano.

"Piacere, io sono Y/n.."

Le stringo la mano sentendo le guance diventare rosse, ma la cosa a me inaspettata è che al contatto anche lei arrossisce.

Che sia.. timida?

Ritira indietro la mano per giocare coi lembi della sua maglietta e questo gesto lo trovo così carino che mi viene voglia di tenerla stretta tra le mie braccia mentre le bacio le sue bellissime guanciotte piene.

No, ok, contegno che qua, se lei riuscisse a sentire i miei pensieri scapperebbe via a gambe levate pensandomi un pedofilo.

Mi appoggio sulla bacheca con la spalla osservando quanto carina possa essere quando è nervosa.

"Ti rendo nervosa per caso?"

Appena dico questo il viso della piccola ragazza diventa tutto rosso e questo mi fa ridacchiare.

Alzo il braccio per accarezzarle la testa e solo dopo un po' mi accorgo di quello che sto facendo.

Sgrano gli occhi ritirando indietro la mano. Da dove cribbio ho preso tutto questo coraggio?

"S-scusami.."

Dico in preda all'imbarazzo per il gesto appena fatto, ma quando la vedo sorridere, capisci che non si è arrabbiata.

"È o-ok.."

Perché è così tremendamente carina? Veramente, mi è davvero difficile riuscire a contenermi dal baciarti tutta la faccia.

"Ma p-posso chiederti qualcosa, oppa?"

O-oppa? Non dirmi che è più piccola di me..

Chiede girando il piede su sé stesso mentre gioca con le sue dita, ma io sono troppo impegnato a metabolizzare quello che ha detto per prestare attenzione ai suoi gesti.

"P-puoi... Farmi delle ripetizioni?"

Fine flashback

Non si sente più niente. Il mio sguardo puntato su un punto a caso della scrivania slitta verso la schermata del computer.

L'audio è finito e io in questo esatto momento sto provando in corpo talmente tante emozioni che ho paura che a momenti io possa esplodere, ma anche se dentro di me adesso c'è appunto un tornado pieno di confusione una sola domanda continua a tartassarmi la mente: perché quella ragazza ha il mio nome?

Files|| j.jkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora