ORMAI TI HO PERSO

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"Da quel giorno continuavo ad avere lo stesso pensiero, lo stesso timore che mi perseguitava facendomi mancare l'aria. Stavo per impazzire, non ce la facevo più e ero sicuro che più continuavo a reprimere i miei sentimenti, più sarebbe stato difficile rivelarlo dopo. Era un mattino, si ne sono sicuro, quando all'improvviso mi si svegliò un qualcosa dentro che... non so come spiegarlo ma.. ero pronto. Ricordo che mi ero alzato di fretta e furia dal letto e ero corso fuori. Sfortunatamente non avevo visto il meteo e aveva iniziato a piovere quindi alla fine arrivai fradicio"

Flashback
"Cosa ci fai qui?"

Chiede quasi spaventata vedendomi tutto bagnato dalla testa ai piedi.

"M-ma vieni, entra dentro, sennò ti ammalerai"

Apre la porta di più e si sposta per permettermi di entrare, ma io rimango fermo.

Impanicata si avvicina a me mettendomi una mano sulla fronte, ma sembra fare un sospiro di sollievo quando non mi sente caldo.

Allora sta per tirare la mano indietro, ma io gliela prendo fermandola.

"C-cosa stai facendo?"

Ma sto ancora in silenzio, osservando ogni suo minimo particolare. Prendo con delicatezza il suo viso avvicinandolo più a me.

"Una cosa che avrei già dovuto fare da tempo"

Ed è così che congiungo le mie labbra con le sue.

Fine flashback

"Mi ero confessato e fortunatamente la risposta era stata positiva. Non puoi capire quanto ero felice, finalmente, dopo tanto tempo potevo dire di stare bene. Era trascorso un anno da quel giorno e le cose non facevano altro che migliorare, ma c'era sempre un qualcosa che non andava bene e io lo sentivo. Facevo finta di niente, andavo avanti senza problemi finché un giorno, durante una cena con lei, non mi sentii male. Era strano, mi era capitato più volte di stare male per aver mangiato qualcosa ma non era mai stato così forte il dolore come lo avevo sentito quel giorno. Avevo notato però un qualcosa di strano all'inizio di quella sera che avrebbe dovuto insospettirmi: non lontano dal nostro tavolo si trovava Taehyung. Non era solo, con lui c'erano il suo gruppo di amici, ma come ho detto prima, avevo sempre cercato di non pensare a tutti i problemi e quindi non gli diedi caso. Per tutta la serata non faceva altro che fissarci. Ricordo che proprio quando il cameriere stava uscendo dalla cucina per portare i nostri piatti, lui si alzò e lo bloccò tornando dentro. Uscì dalla cucina dopo pochi minuti e con dolce sorriso si avvicinò al nostro tavolo"

Flashback

"Che cosa vuoi?"

Chiede Y/n in tono freddo ricevendo da lui un semplice sorriso che mi sorprende di non poco.

Questo essere può sorridere?

"Non c'è bisogno di essere sempre sulla difensiva..." Dice scompigliandole i capelli ricevendo da lei uno schiaffo abbastanza potente "sono venuto qui per scusarmi"

"Scusarti?"

Chiedo io incredulo ricevendo da lui un piccolo "mh" mentre si massaggia la mano per lo schiaffo ricevuto.

"Sai, per tutto questo tempo mi sono comportato male con te. Ero semplicemente geloso-"

"E arrogante e stupido"

Lo interrompe Y/n.

"Hai ragione... Ma lasciamo tutto alle nostre spalle, no? Fortunatamente avete scelto questo ristorante gestito dai miei genitori e mi sembrava carino poter servire i vostri piatti con una piccola aggiunta magica"

Dice appoggiandoli davanti a noi.

"Spero che siano di vostro gradimento e buona continuazione"

Fine flashback

"Il suo sorriso e le sue parole mi avevano ingannato. Niente delle sue azioni era stato fatto con buone intenzioni. Ci eravamo guardati straniti, ma poi avevamo mangiato con gusto i nostri piatti ma dopo un improvviso bisogno di andare al bagno si fece sentire. Non ricordo cosa successe esattamente, ricordo solo che avevo le mani colorate di rosso mentre con la testa china sul gabinetto continuavo a vomitare sangue. Sentivo la testa girare, volevo andarmene a casa e fu quello che feci. Salutai Y/n cercando di non farla preoccupare e le dissi che ci saremmo rivisti la mattina seguente ma non fu così, non fu mai così..
Mi dispiace di averti abbandonato, mi spiace averti deluso ma soprattutto mi spiace averti lasciato sola per tutto questo tempo dopo quel giorno, il giorno che tagliò il filo che ci aveva uniti"

L'audio è finito, il mio viso è bagnato dalle lacrime mentre tra le mie mani tengo il disegno che ho finalmente finito, ma non avrei mai pensato che sarebbe uscita la persona a me più importante.

"J-jungkook.."

Sento la porta cigolare, è mio fratello che entra con la scatola rossa in mano.

Anche lui le lacrime che gli rigano le guance. Con un piccolo gesto mi indica di avvicinarmi ed è quello che faccio.

"Cos'è successo dopo quella sera? Che cosa c'era di sbagliato in quel piatto?"

Ma lui non dice niente, si limita ad aprire la scatola e tirare fuori un foglio.

Me lo passa e io con le mie mani tremanti lo prendo.

Un foglio medico?

E quando i miei occhi leggono le prime due righe capisco finalmente tutto.

Capisco che non posso più attenderti perché ormai ti ho preso.

Nome paziente: Jeon Jungkook.
Causa morte: avvelenamento.



~Fine~

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