Capitolo 7

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Pov Black
Sto lavorando tranquillamente quando entra il mio beta Zack, che mi fà il suo rapporto sulla situazione del mio territorio.
Zack : " Nessuno è entrato nel nostro territorio ma le guardie di confine hanno sentito l'odore dei succhia sangue, e per finire in bellezza per non si sa quale ragione le creature magiche sono agitate ne creano un po di problemi agli altri branchi che sono vicino al portale. "dice tutto d'un fiato.
Ancora quei sudici succhiasangue, giuro che se uno entra nel mio territorio lo sbrano.
Io : " Agguingi delle guardie al confine per le prossime settimane, io avvertirò i branchi vicini, però è strana la situazione delle creature magiche. " pensai ad alta voce
Zack : " E vero, loro che di solito sono calmi e pazienti al contrario di qualcuno che conosco. "mi dice sarcastico. Come si permette, ringhio e capisce subito che deve uscire ma si ferma sulla soglia della porta e dice
" I ragazzi dicono che c'è una ragazza mai vista che si aggira per la villa e con questo a dopo " e se ne va.
Aspetta una ragazza mai vista, non può essere lei lo chiusa dentro la mia camera. Non riuscendo a convincermi esco dal mio ufficio e corro verso la mia camera. Quando arrivo cerco di aprirla ma è ancora chiusa, per essere sicuro la apro, è vuota inizio a cercarla ovunque ma lei non c'è. Chiamo il mio beta, lui arriva ed dà subito gli ordini urlando dalla rabbia. Appena esce mi butto sulla sedia della scrivania, cercando di concentrarmi per capire dove è andata. Sento il suo profumo, mi alzo come un fulmine e seguo il suo odore, mi ritrovo in cucina. Certo che ne ha di coraggio non è neanche scappata subito, si è fermata a fare uno spuntino. Cammino ancora per un po e arrivo in giardino e tutto d'un tratto il suo odore svanisce come se una qualche magia l'avesse avvolta. Mi guardo intorno e sento come uno sguardo che mi brucia come se mi stesse mangiando con lo sguardo. Dopo qualche decina di secondi sento di nuovo il suo odore e mi dirigo nella sua direzione. Finalmente la vedo, che sollievo. Lei mi fissa ed io non so perché ma dico
Io : " Certo che sei brava a giocare a nascondino. "
Pov Lisa
Senza alternative scendo dall'albero sconfitta, lui indietreggia per farmi atterrare. Mi metto subito a correre nella sua direzione, lui sembra sorpreso. Ma all'ultimo salto sopra di lui e mi trasformo in lupo. Corro, corro senza guardarmi dietro perché lo sento in lontananza chiamarmi, ma non mi fermo, fino ad arrivare al mio posto preferito, il laghetto. Adesso sono vicina a casa, la raggiungo, mi trasformo di nuovo in umana, prendo le chiavi di scorta da sotto un vaso ed entro. Mi fiondo in camera per prendere dei vestiti. Guardo dalla finestra ma non vedo nulla, per fortuna. Sono le 18h, si tra poco arrivano i miei. Torno in salotto e bevo dell'acqua, non passano neanche 5 minuti che i miei tornano. Quando mi vedono si fiondano su di me, e mi abbracciano fortissimo.
Madre : " Dove sei stata, ci hai fatto preoccupare a morte! "
Padre : " Sei sparita per due giorni, non farlo mai più!"
Piangono ed io li stringo più forte. Sciogliamo l'abbraccio, e ci sorridiamo. Che bello essere tornata, però per qualche strano motivo mi sento osservata, sento un'attimo l'aria e mi rendo conto che c'è qualcuno in casa. Mi alzo di scatto e vado verso la fonte dell'odore. Trovo un'uomo vestito con uno smoking nero, odore di fero, questo ha una pistola, la situazione comincia a puzzarmi.
Io : " Mi scusi posso sapere cosa ci fà in casa nostra " dico spudoratamente, non ho paura di un proiettile.
Estraneo : " Mi scusi a me, io sono un collega di vostro padre" perché ha sottolineato la parola padre poco importa.
Lo supero e vado in camera mia, chiudendo la porta. Silenzio, tendo l'orecchio nel momento in cui sento dei mormorii venire dal piano di sotto. Mi incollo alla porta e grazie al mio udito da lupo.
Estraneo : " Dobbiamo farlo stasera non abbiamo scelta, non possiamo permetterci che ci sfugga di nuovo "
Padre : " Ma ormai è come una figlia per me non potete farle questo "appena finisce la frase sento un forte boato provenire dal piano di sotto. Apro la porta e mi precipito sotto, non è possibile, i miei genitori bloccati da delle persone a terra, e un sacco di uomini che entrano in casa, quando mi vedono un fazzoletto mi viene messo sulla bocca. Cerco di dimenarmi ma la quantità di sonnifero è troppo grande. Sento le mie palpebre, pesanti, non mi puo succedere una seconda volta in tre giorni, aiuto Black, il buio.

Spazio autrice
Scusate il ritardo, mi scuso per gli errori.

L'alpha nero e la Luna biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora