Capitolo 11

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Pov Lisa
Ho chiuso gli occhi, ma i miei sogni non sono sereni. Vedo il giovane della mafia che cammina verso Black, sento uno strano calore venire dalle mie mani, brucia, brucia per il male che mi hai fatto. Tutto cambia in un secondo e sono nella foresta qualcuno mi chiama " Finalmente, tra poco ci rivedremo" dice un'uomo alto, ma non riesco a vederne il viso. Poi però sento un'altra voce che urla il mio nome, tutto bianco.
Sento delle voci, i miei occhi sono pesanti, cerco di ascoltare meglio e riconosco la voce di Black che parla con un'altro uomo vista la voce grave. Riesco infine ad aprire gli occhi, e vedo Black inginocchiato accanto al letto che mi tiene la mano. Lui alza lo sguardo ed incontra il mio, si butta letteralmente su di me.
Io " No..n res..piro " dico senza quasi più aria nei polmoni.
Black " Scusa, è che sono troppo felice di vederti che non sono riuscito a trattenermi." sorrido a questa rivelazione. Aspetta perché sorrido, ritorno fredda e distaccata e lo guardo negli occhi.
Io " Dove sono ? " indifferente è questo il tono che uso adesso.
Black " Sei nelle casa  del mio branco i WhiteMoon e tu sei nel mio letto da una settimana." Cosa sono rimasta incosciente per una settimana e in più ero nel letto di questo stronzo.
Io " Grazie dell'ospitalità ma ora devo tornare a casa "
Black " No tu resti qua e poi non vorresti delle spiegazioni dai tuoi genitori "Cazzo è vero sono loro la colpa di quello che mi è successo.
Io " Portami da loro " dico con un tono distaccato, non mi importa di loro ma voglio sapere perché.
Seguo Black che intanto si è alzato. Mi conduce fino ad una camera. Entriamo e lì li vedo entrambi che appena mi notano scattano verso di me per abbracciarmi ma io gli faccio segno di no.
Padre " Ti capisco, ma vorrei almeno spiegarti alcune cose "
Io " Parla "Lui mi guarda sorpreso per il mio tono autoritario.
Padre " Immagino tu sappia come è iniziata questa storia, faccio segno di si con la testa e riprende, vedi noi non volevamo aiutarli, infatti in quel periodo stavo pensando di lasciare la mafia per avere una vita normale ma non fù possibile, loro ci hanno minacciato e noi non potevamo fare altro se non guardare da lontano la situazione. Quando quella sera sono venuti per te abbiamo cercato di impedirglielo ma erano troppi e alla fine è successo un disastro. Noi non volevamo   questo, a tua madre e a me non importa se non sei umana, noi ti consideriamo nostra figlia..."
Io " Aspetta questo cosa vuol dire " dico balbettando, non è possibile, non ci posso credere
" Che cosa vuol dire !!" grido furiosa e disperata
Madre " Ti abbiamo adottata "Tutto sprofonda, perché, perché non posso avere una vita normale, lacrime calde mi bagnano il viso, e sento due braccia possenti che mi circondano, per il momento approfitto di questo calore.
Padre " Ti abbiamo trovata davanti casa nostra, con un telo addosso, un bigliettino con il tuo nome, ma c'era qualcosa di strano il telo era leggermente bruciato..." No basta non ce la faccio
Io " Basta, basta state zitti !!!"
Pov Black
La temperatura della stanza si sta abbassando, il corpo della mia compagna sta diventando freddo,  cerco di calmarla ma non mi ascolta, continua a piangere dalla disperazione. Si stacca da me e si accascia a terra, un vento forte la avvolge, del ghiaccio inizia a formarsi ai suoi piedi. Così finirà congelata, mi avvicino a lei ma vengo respinto da una forza, devo aiutarla. Sento la sua voce
Lei " Chi sei ?" ma di chi parla anche se con il tornado che ormai la avvolgeva riesco a vedere una sagoma nera oltre a quella della mia compagnia.
??? " Sssh calma, controlla le tue paure" Chi è questo, lui la abbraccia pure
??? " Tieni il tuo potere sotto controllo e impara ad usarlo... " Le sussurra qualcosa che non riesco a sentire malgrado il mio super udito. La temperatura ridiventa normale e il ghiaccio sparisce. Lei si alza in piedi ma le sue gambe tremano, è no adesso sarò io ad aiutarti. La prendo a modi sposa, lei sgrana gli occhi per la sorpresa ma non si lamenta, è già un buon inizio. La porto nel nostro appartamento e l'appoggio sul divano del salotto e mi siedo vicino a lei.
Lei " Tu chi sei ?" non mi aspettavo questa domanda.
Io " Sono Black Harris Alpha del branco dei WhiteMoon nonché tuo compagno di vita".Sottolineo, voglio che capisca al più presto che lei è mia.
Lei " Dov'è il letto vorrei dormire " Autoritaria mi piace le faccio segno di seguirmi e cosi fà. Si mette sotto le coperte e mi guarda.
Lei " Beh che aspetti, vorrei dormire quindi esci " Non le do ascolto e mi tolgo in vestiti per rimanere con solo i boxer. Vedo la sua faccia arrossire di colpo e distogliere lo sguardo. Scivolo sotto le coperte e la abbraccio, lei cerca di togliermi ma invano, sono o non sono un alpha. Lei chiude gli occhi e quando sono sicuro che si sia addormentata e mi lascio cullare dal suo dolce profumo.

Spazio autrice 
Chi sono i suoi veri genitori e cosa gli ha detto quell'uomo nel tornado??
Scusatemi per eventuali errori.

L'alpha nero e la Luna biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora