Capitolo 21 - Finalmente un piano -

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Pov Black

Non pensavo che avrei dovuto parlarne il giorno stesso in cui si è svegliata. Comincio a parlare e man mano che continuò la sua bocca diventa sempre più aperta. Alla fine lei mi guarda con i suoi occhi color blu come l’oceano. 

“Ecco ti ho detto tutto.

-Certo che è successo tanto in pochi giorni per fortuna che oggi è stata una bella giornata che non dimenticherò mai. 

Sai stavo pensando a noi due. Devo ammettere che mi sono ormai abituata alla tua presenza e che sento l’attrazione che c’è tra noi, non lo negherò. Però voglio avere i miei spazi e le mie libertà, è per questo che ti chiedo di lasciarmi andare a scuola vorrei finire la scuola visto che restano solo 3 mesi e qualcosa alla maturità. Poi la scuola è un posto sicuro, un vampiro non rischierebbe mai di andare in un posto così affollato di giorno. 

-Potresti non saperlo ma i vampiri si sono evoluti nelle migliaia di anni e sono diventati resistenti al sole anche se esso gli produce fastidio, hanno anche delle nuove tecnologie che gli permettono di stare al sole tranquillamente anche se portano spesso gli occhiali da sole. Quindi si è troppo affolato per un vampiro attaccare a scuola ma posso sempre mandare qualcuno a controllarti. 

-E va bene. 

-Ovviamente inizi domani oggi ti devi ancora riprendere, ti sei risvegliata solo ieri mattina, capito ?

-Si tranquillo.

-Adesso riaddormentati restano ancora qualche ora alla sveglia. 

Ci stendiamo sul letto e mi appoggio su di lui. Sono passati solo un paio di settimane da quando ci siamo conosciuti eppure ho vissuto più avventure in questi giorni che in tutta la mia vita. 

Non riesco a dormire ogni volta che chiudo gli occhi , ripenso a quella voce. Scuoto un po 'Black per vedere se è sveglio. Per fortuna lui è sveglio e si gira nel letto per guardarmi. 

-Che succede ? mi chiede con un'aria assonnata. Ho l’impressione che ho svegliato qualcuno che riposa in pace nella tomba. 

-Io non riesco a dormire ti va di vedere l’alba insieme a me ? 

-Si certo ma devi darmi qualcosa in cambio.

Lo guardò dubbiosa. Non so cosa vuole ma facciamo così. Gli do un bacio veloce sulle labbra. Mi fissa sorpreso all’inizio e poi un grande sorriso gli si forma sulle labbra. Io divento rossa come un pomodoro dall’imbarazzo. Mi alzo subito per evitare il suo sguardo.

Lui si alza e mi segue. Entro nell’armadio della stanza e prendo una felpa di Black larga. La infilo e assaporo il profumo, il suo profumo. Potrei portare i suoi vestiti tutti giorni solo per sentire questo odore. 

Mi giro verso il mio compagno, mi avvicino, gli prendo la mano e lo trascino fuori sul balcone. 

Io mi appoggio di lui, e parlo:

“Sai io ho avuto un solo ragazzo, siamo stati insieme per 6 mesi. Si chiamava Matteo. Io l’amavo tantissimo ma poi un giorno mi ha scaricata in un modo orribile. 

A scuola avevano tutti un po 'paura di me per via della mia forza e del mio carattere molto aggressivo. Ma lui era stato l’unico ad avermi parlato, e apprezzato per ciò che ero. Ma poi una sera quando avevo 15 anni, è venuto a casa mia e mi ha detto che non poteva più stare non poteva stare con una della mia specie. Come se fossi  una ragazza di un’altro pianeta. Anche se è stato un episodio doloroso mi ha permesso di trasformarmi per la prima volta.” Guardo Black e per non so quale strano motivo mi sono messa a piangere. 

Lui mi ha preso il volto con le sue mani, mi bacia, si ritira. Mi prende in braccio come una principessa e mi porta dentro la camera. Chiude le finestre con un calcio. Mi posa delicatamente sul letto e mi fissa dritta negli occhi.  

L'alpha nero e la Luna biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora