Capitolo 9

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Pov Lisa
Sento delle voci, è tutto molto confuso. I miei occhi sono pesanti, cosa mi è successo ? "E' successo che siamo state rapite di nuovo" Ricordo tutto, gli uomini in casa, i miei legati. Dai non è possibile, perché tutte a me. E poi cos'è questa storia, quelle persone sembravano conoscere mio padre e perché rapirci non abbiamo molti soldi.
Non ne posso più di tenere gli occhi chiusi devo vedere dove sono. Apro gli occhi, delle sbarre, sono in una cella !! Mi guardo intorno e vedo solo delle persone vestite bene e altre armate che fanno la guardia alla mia gabbia e alle porte. Cazzo uno di loro ha visto che sono sveglia, richiudo gli occhi all'istante, per mia sorpresa l'uomo non dice niente.
Dopo poco sento dei forti rumori metallici e riapro gli occhi  e vedo degli uomini che calciano le sbarre. Dico in preda al panico " Smettetela, sono sveglia ok ?! "
Uomo " Finalmente si è svegliata, beh ti presento il tuo nuovo padrone " e indica un'altro uomo affiancato da un giovane ragazzo, pensavo fosse un'uomo ma invece è un ragazzo a quanto vedo. Aspetta padrone!
Io " Padrone un cazzo non sarò mai la schiava di qualcuno "
Ragazzo " Non sarai una schiava, sarai un'animale di compagnia, il mio per precisione". Non ci posso è solo un moccioso e fà già così.
Io " Credete che mi arrenderò così facilmente, vi farò passare le pene dell'Inferno quando uscirò di qui..." Un dolore atroce partiva dal collo e si estendeva per tutto il corpo. Mi accascio a terra per il dolore, cos'è questo dolore. Noto subito un collare di ferro attorno al mio collo. Non ci credo, mi trattano come se fossi un animale.
Ragazzo " Non riuscirai a romperlo nemmeno con la tua forza da lupo, e poi non ci proverai neanche perché se lo farai chissà cosa succederà a i tuoi genitori" dice con un ghigno. Cosa ma come fanno a sapere che sono un licantropo, non l'ho mai detto a nessuno e ho sempre fatto attenzione.
Io "Come fate a saperlo" Sono debole quel coso che è sul mio collo mi ha indebolito parecchio.
Uomo " Vedi tuo padre un giorno l'ha scoperto grazie a delle telecamere ma lo abbiamo visto anche noi e lo abbiamo obligato a dirci ogni tuo movimento per poterti vendere un giorno al mercato nero" Non ci posso credere, di nuovo il dolore ma questa volta non riesco a resistere e svengo.  
Mi sveglio a causa di un terribile incubo : mio padre che mi vende a della gente strana. Vedo le sbarre, e tutto mi ritorna in mente, delle gocce cominciano a bagnare il mio pantalone, non ci posso credere, perché perché. dovremmo essere una famiglia, non capisco. Solo dopo il lungo pianto mi rendo conto che un telo ricopre le sbarre e che il tutto si sta muovendo. Mi stanno trasportando, potrebbe essere la mia unica occasione per scappare, ma i miei genitori "Loro ci hanno abbandonati" Si è vero ma non sono loro il problema principale se scappo c'è il rischio che divulgano i video di me trasformata e sarebbe un problema per tutti i licantropi. "Non hai torto non ci potremo difendere dal mondo intero"Già. Ci siamo fermati, merda non riesco a sentire niente a causa di questo telo, dove diavolo mi stanno portando. Il velo si toglie pian piano svelando un'immenso salotto, molto moderno e anche molto costoso suppongo. Mi guardo intorno e non vedo telecamere, almeno quelle, nel caso mi potrò trasformare qui senza problemi. Dopo pochi istanti sento una voce ordinarmi "Trasformati dai, non ti ho comprato per essere in forma umana sai !!"Non ci posso credere volevano solo vedere il mio lupo, non glilo mostrerò mai , girò la testa e faccio finta di non aver sentito. L'uomo fà segno ad una delle guardie immagino, che entra nelle mia gabbia e mi pugnala un braccio. Urlò dal dolore, la guardia mi toglie il collare, non mi trasformerò, cazzo fà malissimo, non ne posso più mi trasformo anche se non volevo farlo e inizio a leccare la ferita per farla rimarginare. Tutti mi guardano a bocca aperta, non ci faccio caso e continuo a leccare finché la mia ferita non si è richiusa. In quel momento tutte le mie emozioni esplodono e sento da dentro di me una rabbia mai sentita e mi metto sulle zampe. Sono talmente accecata dalla rabbia che non mi accorgo di aver rotto le sbarre. Esco a passo lento e prima che nessuno possa fare una mossa mi scaravento sul vecchio e gli stacco la testa. Tutti mi guardano increduli, vi farò soffrire, un cerca di avvicinarsi ma appena lo fà il suo corpo brucia, io sorrido. Che mi stà succedendo perché sorrido c'è qualcuno che sta morendo per colpa mia.
Una porta si spalanca ed entra Black accompagnato da svariati lupi. La mia rabbia si placa appena vedo i suoi occhi nei miei, tutta l'adrenalina che avevo sparisce e mi accascio per terra senza più forze è come se qualcosa mi ha risucchiato le energie, vedo tutto sfocato ma noto un odore a me familiare avvicinarsi, chiudo gli occhi consapevole di esser ormai salva.

Spazio autrice
Spero vi piaccia, e mi scuso per eventuali errori.

L'alpha nero e la Luna biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora