Sarebbe meglio soffrire o morire pensasti.
-ti prego non farlo...-dicesti implorando la maledizione, avevi la bocca ricoperta di sangue e la mano destra a stringere la parte dove si trovava il cuoreSukuna si mese a cavalcioni sopra di te -anche questa è una cosa che mi fa eccitare particolarmente, la gente che soffre...- scoppiò in una risata prima di stringere completamente il pugno. Il dolore era indescrivibile volevi morire ma non riuscivi a farlo, urlasti dal dolore, guardando Sukuna con due occhi che chiedevano pietà, ma lui continuava a ridere e a guardarti divertito.
-QUESTO! è questo quello che mi fa divertire-
Il dolore non voleva cessare, ormai era insopportabile, avresti preferito la morte cosi provasti a strozzarti con la lingua, ma la maledizione se ne accorse e subito ti infilò un mano in bocca e tiró fuori la lingua
-non dirmi che tu non ti stai divertendo- domandó Sukuna con aria arrabiata. Intanto il dolore era cessato e cosi inizassti a respire profondamente con il naso dato che con la bocca avendo la lingua tra le dita di una maledizione ero un pò impossibile, chiudesti gli occhi giusto per rilassarti 5 minuti, ma Sukuna leccò la tua lingua.
-non puoi chiudere gli occhi- ti lasciò andare la lingua e ti bloccò le mani sopra la tua testa -sei rossa più di un fottuto pomodoro, anche questa mi fa leggermente eccitare-
Disse avvicinandosi al tuo viso.-non osare- dicesti secca
-cosa? questo?- iniziò a baciarti con la lingua violentemente e dopo un pò si stacco
-levati maiale- dicesti schifata
-ah? In questo caso...- si alzò da sopra di te strinse con forza una mano -soffri...- disse dirigendosi al suo trono
Il dolore ora era su tutto il torace, ogni organo voleva scoppiare, per il dolore non riuscivi neanche suicidarti con la lingua. Urlasti dal dolore e riuscisti a parlare tra un urlo e un urlo-va...b...ben...e- il dolore si fermò ma ti ritrovasti la maledizione sopra di te guardarti dall'alto
-va bene cosa?- chiese sedendosi sopra di te
Riprendesti fiato -che cosa vuoi in cambio?-
-sinceramente niente...ho già la tua vita, quindi potrei farti morire o soffriere da un momento a l'altro, quando non te l'aspetti, quando...mi disubbedisci-
Ingoiasti a fatica e continuasti ad ascoltare in silenzio
-1 se dirai a qualcuno di questo incontro potrei farti scoppiare le arterie una ad una, poi guarirti e riniziare. Pensa che divertimento... poi le altre regole le farò con il tempo ma per ora devi seguire questa, chiaro?
Annuisti. Si levò da sopra di te e ti riuscisti ad alzare, gli presi la mano e con le sue unghie affilatissime ti squarciasti la gola, Sukuna inziò a sorridere in modo psicopatico ancora incredulo che tu abbia fatto una cosa del genere e mentre chiudevi gli occhi lui se la rideva.
Ti svegliasti di soprassalto, non eri morta eri in un letto dell'infermeria ma eri viva. Gojo ti si avvicinò -che hai fatto stanotte?- chiese preoccupato
-sensei è successa una cosa pazzesca ero con Sukuna mi ha- un dolore proveniente dal cuore ti fece zittire
-Sukuna, che è successo T/n?
-non glie lo posso dir- la fitta al cuore si fece più forte fecendoti gemere per il dolore
-ho capito, sei solo stanca probabilmente hai fatto un brutto sogno. Il sensei ti sorrise. E ti prese la mano inziando a passarci il dito sopra.
-no sensei le non ha- ti interrompesti concentrandoti sui movimenti che il sensei faceva sulla tua mano COSIDE MORSE pensasti.
-Tranquilla...ci...penserò...io...- pensasti mimasti con le labbra un grazie sensei
-abbiamo gia recuperaro il 4 studente appena ti rimetterai te la farò conoscere, ciao ciao- disse Gojo lasciando la stanza
Facenti un pollice in su con la mano e salutasti il sensei, -non immaginavo fosse cosi intelligente- pensasti. Passò un'oretta e vedesti Megumi entrare nella stanza
-ehi, tutto bene?- anche se non sembrava era molto preuccupato
-si tranquillo- in quell'istante entrò l'infermiera con una lastra del tuo fegato guarito
-non so come sia stato possibile ma sono tanto contenta per te- disse l'infermiera appogiando le lastre sul comodino e andandosene
-non voglio neanche chiederti come hai fatto- disse Megumi
-hahahah- Anche con poco ti riusciva a far divertire, era un caro amico.
-io vado-
-non dirmi a dormire?- domandasti in tono scherzoso
-mh..probabilmente si, ci vediamo-
Dopo di che entrò Yuji, appena vedesti il suo volto subito l'immagine di Sukuna di comparve in testa, non riuscivi a guardarlo senza pensare a quel mostro. Ma dopotutto lui era Yuji non potevi di certo compararlo con quel pazzo.
-mi hai fatto prendere un infarto, non farlo mai più- disse l'amico abbracciandoti
-va bene, promesso- ricambiasti l'abbraccio
-se-sei guarita! Ma è fantastico!- esultò il ragazzo guardando la lastra
-non so nemmeno come hahah- rispondesti
Dopo un pò entro una ragazza -piacere Kugisaki Nobara- -T/n T/c piacere mio- Chiaccheraste per un pò e scopristi che era una ragazza con un carattere molto forte ed era simile a Yuji, dopo un pò se ne andarono e ti lasciarono sola. Cosa che ovviamente non volevi, avevi paura ad addormentarmi, avevi paura di ritornare li.
Ti mettesti a giocare con il telefono saltando anche la cena, non avevi voglia di mangiare. Si erano fatte le 23;34 di sera cosi decidesti di provare a dormire, tanto sapevi gia come sarebbe andata, il sonno stava per avere la meglio quando ripensasti alla faccia di quel pazzo e da li non riuscisti più a dormire.
Ti staccasti da flebo e altri tubi e andasti sul tetto della scuola, era notte fonda c'era quel fresco molto piacevole, generasti una katana con l'energia maledetta e iniziasti a fare dei kata. Ti rilassava farli era ormai un hobby. Ne facesti 5 e dopo decidesti di rientrare, la katana si smaterializzò automaticamente.
Ti rinfilasti sotto le coperte bianche era 00:41 e provasti a leggere ma senza neanche accorgertene ti addormentasti. Ti sveglaisti di soprassalto controllando che fossi nel letto dell'ospedale e cosi fu. Ti calmasti e ti rimettesti a dormire ormai sicura di aver scampato il pericolo.
STAI LEGGENDO
Sukuna x reader
FanfictionT/n frequenta l'istituto di arti occulte di Tokyo, ci vive lì ormai, a causa di quello che considerava un incidente perse i genitori quando era piccolina e la scuola è l'ultima casa che le rimane. Andava tutto a gonfie vele, fin quando, uno giovane...