Ti svegliasti, non di soprassalto stranamente, ma neanche asciutta come speravi, il giorno poteva far caldo quanto volevi ma la notte si gelava. Ti alzasti e andasti a farti una doccia.
Sotto l'acqua ti venne in mente cosa avevi fatto poche ore prima e arrossisti solo al pensiero. Ma la cosa più scioccante, ti aveva coccolato per mandarti ad asciugarti dato che avevi freddo. Ma che gli aveva preso? Ma che aveva preso a te? A TUTTI E DUE? Non pensavi che con un bacio, e qualcos'altro, potesse modificare i rapporti di prima.
Volevi cambiarti con qualcosa di asciutto ma dato che erano le 6:58 ti mettesti subito la divisa e andasti a svegliare Nobara.
Ti venne ad aprire con la voce ancora impastata nel sonno e i capelli spettinati. -buongiorno- disse seguita da un lungo sbadiglio -giorno- dicesti sedendoti sul suo letto -che hai fatto al collo?-
Cazzo.
Ti eri completamnete dimentiata di coprire le 'prove' di ciò che era accaduto - s-sono caduta dal letto- dal colletto della divisa si vedeva a malapena ma Nobara aveva un occhio di falco.
-vado a darmi una sistemata va- -sbrigati ho fame- -agli ordini- disse chiudendosi nel bagno della stanza.
Non sapendo che fare apristti le ante dell'armadio della tua amica, giusto per vedere se era andata a fare shopping senza di te. -Ma... NOBARA, ma questa maglietta è mia!- -perchè metti le mani nelle mie cose- disse aprendo la porta del bagno spazzolandosi i capelli -perchè mi rubi i vestiti?- -l'ho fatta prima io la domanda- roteasti gli occhi e gliela ribbutasti nel cassetto -andiamo su- -pronta per il super allenamento con Maki- -tantissimo- commentasti ironica.
Il prof Gojo era fuori di città per lavoro e i senpai del secondo anno si erano offerti per sostituirlo.☆☆☆
-piega quelle gambe- disse spingendoti e facendoti cadere per terra -altrimenti cadi- continuò Maki tendendoti la mano per rialzarti -grazie- rialzandoti diesti un'occhiata ai tuoi amici. Nobara sempre intenta nella solita corsetta con Panda. Yuji stava prendendo a pugni un sacco da box e Megumi chissà cosa stava facendo con Toge.
-concentrati sull'avversario- disse mettendoti la katana sotto il mento che togliesti rumorosamente con la tua.
Ti riattaccò riuscisti a schivare i primi due attacchi ma ti disarmò al terzo. Generasti velocemente la tua lancia e la disarmasti a sua volta e gliela puntasti; alzò le mani in segna di resa. Abbassasti l'arma a tua volta ma ti ritrovasti di nuovo buttata a terra -ti ho detto che si vince buttando a terra l'avversario- -ma avevi alzato le mani- -e allora?- sbuffasti e ti rialzasti ripuntandogli l'arma.Una buona mattinata andò avanti così, perdesti contro Maki di 37-8, eri dolorante ovunque, ma almeno eri riuscita a buttarla ben otto volte a terra.
-Se non riesco a stendere Maki figurati che faccio contro Mahito, gli farò il solletico al massimo- pensasti guardando attentamente il panorama davanti a te dal tuo balconcino. Ritornasti in bagno e... non era vero... bhe, parli del diavolo e spuntano le corna...
C'era sempre un post-it sullo specchio con scritto "è da tanto che non ci vediamo" e dei capelli celesti nel lavandino.
-E sia. Gli farò pure il solletico ma lo farò morire per quanto glie ne farò-☆☆☆
-brutto stronzo cucito esci fuori- urlasti
-pensavo di averti detto di non farti più vedere qui- -no. Mi serve l'altro cucito. Quella su tutta la faccia non solo la fronte, grazie- ricevetti solo una risatina in risposta. In un millisecondo te lo ritrovasti davanti -simpatica. Sarebbe un peccato doverti uccidere- -lusingata ma sto cercando un'altra persona- dicesti provando a superarlo ma ti afferrò il braccio -lasciami- -perchè dovrei? Dopotutto stai cercando di far fuori uno della mia squadra- -se non mi lasci faccio fuori tutti e due- -vorrei vederti provarci- disse lasciandoti ma non lo calcolasti e continuasti nella tu ricerca. Era troppo forte per te, si vedeva lontano un miglio ma mentre pensavi a migliori modi per strangolare Mahito ti sentisti un colpo alla nuca e cadesti per terra perdeno i sensi. Percepisti solo qualche urletto prima di perdere conoscenza.
-mamma ho paura-
-ci sono io qui-
-cos'è quella?-
-è una maledizione... ne dovrai esorcizzare tante quando sarai grande--...mamma?- -non proprio- disse una voce.
La testa ti scoppiava, ti faceva male la tempia, probabilmente avevi battuto la testa ed era uscito un pò di sangue. Eri in ginocchio con i polsi legati dietro la sciena da corde che partivano dal muro, non permettendoti neanche di alzarti. Gli occhi ci misero un pò a mettere a fuoco ma quando lo fecero la rabbia invase il tuo corpo.-ti mancavo proprio così tanto?- ridacchiasti -sei tu che ti sei precipitata a cercarmi- rispose la maledizione seduta su una sedia davanti a te -è la seconda volta che superi il velo della scuola, qual è il trucco?- -un vero mago non svela mai i suoi segreti- si alzò dalla sedia e si diresse verso di te. La faccia cucita si vedeva meglio.
Ti prendesti tempo per analizzare meglio lo spazio intorno a te. Sembrava un garage abbandonato con una grosso androne che portava chissà dove. Quel posto puzzava di marcio, cercasti con lo sguardo qualcosa per liberarti i polsi ma non trovasti nulla.
-pensavo volessi uccidermi- -servi prima a Geto, poi ha detto che posso farlo, ma deve vedere prima una cosa- -chi? e poi che cosa di preciso?- -ha detto qualcosa su tipo un nucleo... no, no, su un recipiente. Non ricordo bene- -ma chi è?-
-la persona che hai minacciato appena un'ora fa- disse una figura entrando nella stanza
-oh ciao... Geto. Potrei essere al corrente di cosa dovresti farmi?- non rispose, anzi, ti prese dal mento e ti alzò la faccia. Ti fece guardare a destra e a sinistra, in su e in giù per poi lasciarti -hai cicatrici o qualsiasi segno sul corpo?- -pensi veramente che te lo dica- -non vorrai che controlli di persona- -no, nessuno- -perfetto-
Si chinò guardandoti faccia a faccia -cazzo guardi- ridacchiò e dopo averti analizzato attentamente si rialzò -non trovo nulla, non che mi aspettavo di farlo. Ma... ha del potenziale. Se devi ucciderla non voglio che danneggi il corpo, nemmeno di un millimetro- -CoSa?! E come dovrei fare?- -non lo so. Tagliali la fronte, così mi avvantaggi il lavoro-
It's beginning to look a lot like Christmas~
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Sukuna x reader
FanficT/n frequenta l'istituto di arti occulte di Tokyo, ci vive lì ormai, a causa di quello che considerava un incidente perse i genitori quando era piccolina e la scuola è l'ultima casa che le rimane. Andava tutto a gonfie vele, fin quando, uno giovane...