The city of a million stories

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¡Hola! ¿Que tál? Allora, in verità i libri di Melody Malone sono due, The Angel's Kiss, che è stato davvero pubblicato, ma solo all'estero, è solo in inglese e parla di River/Melody che indaga in un caso precedente a quello del 7x05 (ma è bello bello, se avete la possibilità leggetelo!) e poi c'è Private Detective in the Old New York Town, che è quello che il Dottore si ritrova nella tasca. Questo è quello che il Dottore si trova nella giacca... dal primo capitolo fino a... beh sappiamo tutti come finisce l'episodio! E il mio primo POV di River... siate clementi, per favore!



Pioveva. A New York pioveva spesso. Peccato non mi fosse mai piaciuta la pioggia. Poggiai i tacchi sulla scrivania, mettendomi comoda sulla sedia, coprendo la giarrettiera che si intravvedeva dallo spacco del vestito. Ero pronta, dissi a me stessa, abbassando il cappello sugli occhi.

Qualcuno bussò.

"Avanti." invitai, con la migliore voce professionale che possedessi.

"Melody Malone?" chiese l'uomo ben piazzato appena entrato, guardandomi.

"Chi lo chiede?"

"Julius Grayle." rispose, sedendosi di fronte alla scrivania di mogano.

"Ho sentito molto parlare di lei."

"Cose buone, spero." disse, le labbra screpolate a disegnare un freddo sorriso.

"Affatto." tolsi le gambe dalla scrivania e sollevai di scatto il cappello dalla testa, alzandomi in piedi.

"Non posso dire di non essere sorpreso."

"Oh, mi sarei meravigliata del contrario." risposi calma. "Di cosa ha bisogno? Non le hanno pagato un debito o... è qualcosa di più pittoresco?" chiesi, un sopracciglio alzato.

"Mi interessano i suoi altri campi, a dire il vero."

"Per esempio?" Mi sedetti sulla scrivania, guardandolo negli occhi.

"Prima dovrà firmare il contratto."

"Non lo faccio mai, ho preso da mio marito." risposi con un sorriso gelido, uno dei migliori.

"Ci sono statue in città... statue che si muovono." Oh, non ci sono sempre? Sorrisi brevemente, prima che il sorriso si tramutasse in una sottile smorfia. Angeli. Angeli Piangenti. Ma non era affar mio, non ancora comunque. Non avevo intenzione di lavorare per Julius Grayle, neanche se costretta.

"Non sono la persona adatta."

"Credo che lo sia."

"Lo crede, o lo sa?" risposi scettica.

"Flirta con tutti i suoi clienti?" chiese, mentre le sue labbra si inclinavano nuovamente, ghignando.

"Solo con quelli che non sono miei clienti."

"Non è l'unica persona a cui mi posso rivolgere."

"Oh, lo so." annuii. "E mi dica, il prossimo su questa lista chi sarebbe? Philip Marlowe?"

"Sam Garner."

Sorrisi, ricordavo quel ragazzo, aveva avuto l'incarico di seguirmi, qualche mese prima. Erano stati i tacchi: lo avevano distratto, sicuramente. "Quell'uomo non sarebbe in grado di trovare l'arma di un omicidio neanche se l'avesse davanti agli occhi."

"Qui non si tratta di omicidi."

Inclinai la testa,"Touché. Non sono la donna che cerca, signor Grayle, non ancora. Ma ci rivedremo, presto."

"Davvero?" chiese, rimettendosi il soprabito e avvicinandosi alla porta. "Quando?"

Sorrisi. "Quando gli angeli prenderanno Manhattan."



Sei sere dopo, mentre pettinavo i miei indomabili capelli, rilessi il nome di Sam Garner, questa volta era tra i necrologi.

Doctor Who: Melody Malone, Private DetectiveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora