IO SONO KYASHAN

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"Per fermare una macchina creata dall'uomo ci vuole un uomo che diventi una macchina"

SAPPORO
Capoluogo dell'isola di Hokkaido
A Nord del Giappone

PROGETTO C

Il dottor Azuma e la sua famiglia erano riusciti momentaneamente a fuggire dal loro castello ormai occupato dalle forze androidi capeggiate dal BK1 e si erano allontanate dalla Germania.
In auto avevano raggiunto l'aeroporto di Tubinga e da lì con un volo diretto erano tornati in Giappone, nella città di Sapporo, più precisamente al Centro Studi di robotica, dove al suo interno era sito il vecchio laboratorio del professore, quello dei primi esperimenti sugli androidi quando ancora non lavorava per la società Burok.
Solo il dottore aveva conservato le chiavi di quel locale mentre il resto del palazzo era ormai diventato un centro di scoperte scientifiche al servizio del Governo.
All'ingresso dello stabile erano presenti due guardie armate che, essendo troppo giovani non potevano riconoscere in viso il dottor Azuma.
Confidando su questo il professore aveva mostrato ai sorveglianti dei tesserini indicanti false identità, sia per lui che per suo figlio e sua moglie, fatti passare come assistenti del professore.
In questo modo era stato semplice accedere all'interno del palazzo, giustificando la presenza con una finta autorizzazione a lavorare per fini scientifici sul corpo di Lucky.
Una volta giunti all'interno dello stabile, Midori si sistemò in un locale adiacente lo studio mentre lo scienziato e suo figlio entrarono immediatamente nel vecchio laboratorio.

E ora...

"Papà, tu lavoravi quì dentro?"

"Sì Tetsuya, è qui che è nato tutto... purtroppo!"

Il dottor Azuma, eccitato dal rivedere i suoi strumenti da lavoro, senza perdere un attimo di tempo, riavviò il suo vecchio computer e dopo aver dato uno sguardo al cadavere del suo cane disteso a terra, richiamò l'attenzione del figlio.

"Vieni Tetsuya, aiutami a mettere Lucky sul tavolo"

"Perchè papà? Cosa vuoi fare a Lucky?"

"Fidati di me..."

Il dottore si chinò verso il corpo inerme di Lucky e con l'aiuto del figlio sollevò il cane e lo distese sopra il tavolo.
Azuma aprì un cassetto, con una mano estrasse una siringa e con l'altra prese un flacone contenente un misterioso medicinale.
Dopo aver introdotto una parte di siero all'interno della siringa effettuò un'iniezione sul dorso dell'animale.
A questo punto collegò dei cavi elettrici che fuoriuscirono da un macchinario posto vicino al computer e tramite piccole ventose li inserì nel corpo del cane, all'altezza dell'addome, sotto lo sguardo sbigottito del figlio.

"Papà cosa stai facendo? Lucky è morto, dobbiamo seppellirlo!"

"Non oggi figliolo, ora vedrai!"

Sullo schermo del vecchio pc apparì una grossa C rossa.
Azuma digitò un tasto di avvio e due ampolle di vetro fuoriuscirono dal pavimento della stanza.
Una era vuota mentre all'interno della seconda era presente una sorta di corazza d'acciaio di colore giallo e blu.

"Accidenti papà, cos'è?"

"Tra poco capirai figliolo, ora aiutami a sollevare Lucky"

Azuma avviò il programma.
La cupola della prima ampolla si aprì e il dottore con l'aiuto del figlio trasportò e depose il corpo esamine di Lucky al suo interno dopodiché richiuse l'ampolla, s'allontanò, tornò al pc e riavviò i comandi del programma.

Una forte scarica elettrica fece seguito.

Come per magia, dopo pochi istanti, il corpo di Lucky venne smaterializzato e trasportato nella seconda ampolla.
Le molecole del dobermann si fusero con quelle dell'armatura metallica.
Questo procedimento riportò in vita l'animale, generando una nuova creatura.

L' ERA DEI MAZINGA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora