li guardavo da lontano quei due.li guardavo tenersi la mano e promettersi migliaia di cose,che poi si sa non si mantengono mai ,ma la sola eccitazione di aver trovato quella persona ci fa promettere un migliardo di cose senza darne peso.quei due si guardavano negli occhi e in quelli di lui si vedeva il riflesso di lei e quelli di lei brillavano.quei due erano contorti,entrambi strani mentalmente ,entrambi forse difficili da capire.lui si mostrava agli altri come quello bello ma insensibile,quello che se ne fa una sera,il poco serio.lei era vista come quella bella,semplice e solare.si lei rideva sempre ,per ogni cosa e nei momenti meno opportuni ,però aveva anche una malinconia dentro,che faceva vedere solo a chi amava e poi aveva tanta paura del mondo,non lo faceva vedere ma tremava dentro.e se divisi sono così complessi insieme lo erano ancora di più.dio,si amavano così tanto e lo leggevi in ogni piccolo e minuscolo gesto ma erano testardi che si andavano contro così spesso per la minima cosa ,perché lei doveva avere per forza ragione in ogni situazione e lui era permalosissimo.ed erano ancora più strani sai,più litigavano,più si buttavano addosso odio più si amavano ,più imparavano a conoscere pregi e difetti dell'altro e quel ragazzo definito poco di buono dopo aver perso la testa per lei scopri il suo modo di amare,come mai prima.lei,lo vedeva amare e non ce gioia più grande di vedere l'amore negli occhi della tua persona.poi lui sbaglio,ma si lasciarono in silenzio,non urlarono come al solito.lei aveva capito tutto da un po' ma non voleva fosse vero e lui aveva capito di averle fatto a pezzi il cuore.
stettero in silezio e fiumi caddero dagli occhi di lei.quei due eravamo noi.quei due eravamo io e te visti dal mio lato esterno.

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ti volevo per sempre
Puisipensieri sparsi di amore,di vita,di cuori rotti e ricuciti alla guida di un cuore complicato.