Chapter 38.

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Presi la mazza da baseball e uscii di casa aspettando Michael.

-Cal- sgranò gli occhi quando si avvicinò a me.

-No Mike non me ne frega io gli spacco le ossa- ringhiai camminando verso casa di Zayn seguito da Michael che sembrava spaventato da me.

Arrivati davanti a quella casa che ormai conoscevo a memoria iniziai a battere insistentemente sulla porta con la mazza, in quel momento una sola cosa mi passava per la mente; vendetta.

Poco dopo la porta si aprì di scatto.

-Oh ma sei coglione?!- sbraitò Zayn a petto nudo. [*sbava*]

Gli sferrai un pugno in pieno viso che lo face girare dall'altra parte mentre si portava una mano sul labbro sanguinante.

-Oh ma che vi prende?!- continuò Luke correndo verso la porta attirato dal rumore.

Michael si avvicinò a lui e lo afferrò per il colletto della maglia sbattendolo al muro facendolo gemere di dolore.

-Fai schifo- sussurrò a pochi centimetri dal suo naso per poi tirargli un pugno nello stomaco che lo face piegare in due dal dolore.

Luke non rispose, abbassò semplicemente lo sguardo colpevole.

Michael lasciò la presa facendolo accasciare a terra per poi fare una faccia disgustata.

-Dimmi dov'è- gli imposi uccidendolo con lo sguardo.

Lui scosse la testa divertito, al che afferrai la mazza e iniziai a colpire tutto ciò che trovavo, vasi, quadri, fotografie, soprammobili.

Zayn cercò di fermarmi ma io lo scansai dandogli un secondo pugno sulla mascella.

-Dimmelo Zayn o giuro su Dio che distruggo tutto, voi compresi- urlai sbattendo la mazza per terra.

-In garage- sussurrò Luke fissandosi i piedi.

-Sei un coglione Luke- urlò Zayn afferrandolo per un braccio per poterlo avere alla sua altezza.

-Non toccarlo- ringhiò Michael a denti stretti allontanando il moro da Luke.

Nel mentre io feci una corsa fino alla porta del garage, che spalancai di colpo facendo sussultare il corpo, che dedussi essere quello di Ash, che si trovava in un angolo poco illuminato della stanza.

Accesi la luce e lo vidi, aveva le mani legate ad un tubo incassato nel muro, e il volto consumato e livido con qualche graffio, gli occhi contornati da occhiaie viola e i vestiti erano sporchi e consumati.

-Ora ti porto via da qui- sussurrai mentre slegavo le sue mani dalle corde che gli avevano causato dei segni violacei intorno ai polsi.

-Cal- sussurrò facendomi alzare lo sguardo.

-Ti amo- sorrisi lasciandogli un casto bacio sulle labbra per poi liberarlo dalla sua prigionia.

Mi sfilai la felpa e gliela appoggiai sulle spalle prendendolo per mano e riportandolo in salone dove Michael stava prendendo a calci il corpo di Zayn insanguinato.

-Mike!- urlai cercando di fermarlo.

-Michael! Così lo uccidi!- continuò Luke afferrandolo per le spalle e girandolo verso di sè.

-Ti ho detto che io Ashton non l'ho toccato! E ti ho detto che non c'è stato niente tra di noi!- disse Luke riferendosi a Zayn, per poi afferrare il viso rosso dalla rabbia di Michael tra le mani.

-Niente- sussurrò poi per poi appoggiare le sue labbra velate da uno strato di sangue su quelle del più grande che subito socchiuse gli occhi, estasiato da quelle labbra.

-Spero tu marcisca in prigione Zayn, mi fai schifo- uscii da casa sua con un sorriso provocatorio sulle labbra per poi cingere Ashton tra le mie braccia che scoppió in lacrime come un bambino, il mio bambino.

-Andiamo a denunciarlo- sussurrò Michael alle nostre spalle, annuii e ritornammo verso il commissariato dove avevamo denunciato la sua scomparsa settimane prima.

unpredictable 》cashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora