A galla

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Asciutto mi è sembrato il mare
come se fossi impermeabile.
Ho messo la testa sott’acqua,
respiravo.
Eppure tutto attorno è oceano.
Nuoto nell’arido,
per arrivare dove? Per andare dove?
È un’illusione, è un’illusione.
La sabbia tra i capelli mi pizzica,
ho la gola secca.
Faccio il morto a galla per riposarmi.
Il sole mi brucia le gote,
ma è piacevole,
la pelle calda è l’unica cosa che
riesco a percepire.
Nuoto come se stessi strisciando,
ho la sabbia in bocca,
st’acqua scotta.
È lì la riva, sono già a riva?
Le mani raggrinzite dal mare
mi mostrano lo scorrere del tempo.
Non voglio, non voglio, non voglio.
Una voce non smette di ripetere.
Cosa non voglio? Cosa voglio?
I miei capelli sono bagnati di sudore.
Con te, con te, con te.
Oh arido mare,
di te solo un fosso nel cuore ho,
i miei passi tra le crepe sul fondo
lasciano il segno.
Ma sei tu in me o io in te?
Dove sono? Dentro me?
O dentro te? Tu sei dentro di me?
Non voglio, non voglio, non voglio
con te, con te, con te.
Voglio bere l’amore,
bagnarmi d’acqua,
sentirla che mi solleva a galla
senza dover morire.

Raccolta di poesie: il titolo lo metto alla fine, ora penso a scrivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora