𝟐.𝟖 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐢 𝐞 𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐢

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- 𝐍𝐎𝐍 𝐂'È 𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐏𝐀𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋'𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 - 𝐅𝐑𝐀𝐍𝐂𝐎𝐈𝐒𝐄 𝐒𝐀𝐆𝐀𝐍 -


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"Credo che siamo già passati di qui"

"Theo ci siamo persi?" domandò Eve.

"Forse" aggiunse Draco.

Era appena passata l'una di notte, i ragazzi erano usciti dal locale, alcuni ubriachi fradici e altri un po' meno, Elise infatti teneva il braccio di Blaise per non farlo cadere e forse anche per non cadere lei, visto le trappole mortali che portava ai piedi.

"Io vedo ancora i led del locale" biascicò Blaise.

"Non potremmo chiamare un elfo domestico o qualcosa del genere?" propose Daphne.

"Giusto! Hoppet!"

L'elfo apparì subito e riportò tutti i ragazzi a casa di Blaise.

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Elise sentiva l'acqua scorrerle sul viso e quel poco mascara che aveva messo colare sulle sue guance.

Alzò il viso e lo sguardo sulla sua immagine riflessa nello specchio del bagno, si era tolta il vestito, e si è infilata un paio di pantaloncini e maxi t-shirt.

Ad un certo punto sentì la maniglia della porta scattare.

"Occupat..." disse per evitare che qualcuno entrasse.

Ma prima che potesse finire la frase, si girò, la porta si era già aperta e si ritrovò a un palmo dal viso del biondo.

"Ehi..." esclamò lui.

"Vai pur..." dissero contemporaneamente mentre cercarono di fare un passo avanti ma si interruppero entrambi.

"Pass..." riprovarono a dire, ma fermandosi di nuovo e arrossendo. 

Per qualche minuto ci fu un silenzio tombale nel quale Draco guardava ovunque tranne che lei, e in vece El che non riusciva, o meglio non voleva smettere di guardarlo.

"Mi sembri un po' distaccato..." iniziò lei.

"Che succede, ti ho fatto qualcosa?" sussurrò El.

𝐓𝐇𝐄 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐁𝐑𝐄𝐀𝐓𝐇 || 𝐄𝐥𝐢𝐬𝐞 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫💨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora