Capitolo 3- Perversione

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Mi porta in camera mia, mi sdraia sul letto e si accoccola di fianco a me. Io ho la testa piena di pensieri, sono delusa, un po' triste, e anche dolorante. Tommy nel mentre si appisola e rimaniamo sdraiati uno di fianco all'altro.
Lo guardo, con quei capelli chiari, quel viso perfetto con delle proporzioni fatte veramente bene, è il sogno di ogni ragazza. Non sono sicura di amarlo, ma sono più che certa che tengo a lui in maniera profonda.
Tommaso apre gli occhi e mi guarda.
"Ciao" mi dice sorridendomi beato e sornione.
"Ciao" gli rispondo titubante.
"Allora, come stai?"
"Ehm, direi piuttosto dolorante. Non capisco come hai potuto...?"
"Essere così brutale?"
"Già "
Tra di noi cala un lungo silenzio.
"Beh, sai, a me piace così " continua lui "non volevo farti male, ma questo è l'unico sesso che conosco e che mi appaga in qualche modo. In realtà sono abituato a fare di molto peggio e più brutale, mi sono contenuto tanto. Non volevo farti male, ma vedrai che prima ti abitui e prima ti piacerà molto".
Non mi piace molto il suo ragionamento, ma decido di dargli il beneficio del dubbio. Magari ha ragione è il sesso con lui quando mi sarò abituata sarà spaziale.
"Facciamo il secondo round?" Mi propone lui.
"Il secondo? Devo ancora riprendermi dal primo.." sono molto dubbiosa e indecisa.
"Oh, ti piacerà questo credimi. Vado a prendere il borsello che ho lasciato di sotto, ci sono dell cose che ti piaceranno".
Scende dal letto ed esce dalla camera. Dopo pochi secondi mi vedo rientrare, tra le gambe il membro è di nuovo in vistosa erezione, e tra le mani lui ha un borsello gonfio che prima non avevo notato. Deve essersi spogliato mentre stavo a pecorina di sotto, perché ora che ci faccio caso è completamente nudo. È...wow. Accidenti. Addominali scolpiti, spalle poderose, cosce sode. Il sogno di tutte.
"Ora devi fidarti di me" mi dice Tommaso guardandomi negli occhi "rimani sdraiata e non parlare".
Obbedisco e lui si avvicina al letto, posa il borsello sul comodino ed estrae una benda nera, si avvicina a me e me la mette sugli occhi, legandomela dietro la testa.
"Alza le mani sopra la testa" mi sussurra nell'orecchio. Obbedisco e sento contro i miei polsi qualcosa di freddo e di metallico, che si stringe attorno ad entrambi dopo qualche suono di scatti. Provo a sottrarmi ma incontro resistenza, capisco che Tommaso mi ha messo le manette ai polsi e mi ha incatenata alla tastiera del letto. Oh cavolo.
"Amore, aspetta" provo a dire, ma qualcosa mi preme contro le labbra e prima che me ne renda conto ho la bocca piena di stoffa, forse di uno straccio, e non posso più parlare.
Immobilizzata e ammanettata al letto, con gli occhi bendati e la bocca chiusa mi sento estremamente vulnerabile, ma evidentemente Tommaso ha solo cominciato con me, perché lo sento tirare fuori altre cose dal borsello e io comincio a tremare di paura.
Essere bendata e legata è sicuramente eccitante da matti, tuttavia non sono ancora pronta per questo, credevo che certe cose accadessero solo nei film porno, non nella realtà,e soprattutto non al primo giorno di rapporti.
Un rumore tipo metallico, un clic e sento un ronzio che si diffonde nell'aria. Comincio a tremare come una foglia mentre il ronzio si fa sempre più forte, fin quando all'improvviso sento il piacere più intenso che io abbia mai provato in vita mi e capisco: Tommy sta usando su di me un vibratore. Io ne ho alcuni per me che ho usato nel corso degli ultimi anni da quando ho iniziato ad esplorare la mia sessualità,
Oh mio dio, il piacere è così intenso, cerco di lasciarmi andare più che posso.. mi sono già masturbata più volte nel corso della mia vita ma questa... è una cosa completamente diversa, non ho mai provato nulla di simile in tutta la mia vita. Il piacere cresce sempre di più quando all'improvviso sento qualcosa premere e spingersi dentro di me.. è Tommy che mi sta penetrando con un solo dito, aggiungendo un mix di dolore e piacere.
Mugolo forte e cerco di divincolarmi, mentre non posso né vedere né parlare, ma tra le manette e la mente annebbiata dal piacere posso fare ben poco.
Cerco di seguire il suo consiglio e provo a rilassarmi, mentre lui continua a farmi andare sulle montagne russe. In un angolo della mia testa rimango comunque perplessa perché tutto mi sarei aspettata tranne che la prima volta con lui sarebbe andata così, è una parte di me si chiede se tutto questo sia normale, ma questi pensieri vengono scacciati via dal vortice di sensazioni che Tommy mi sta provocando.
Con il vibratore che continua a stimolare il mio clitoride, unito al dito che mi sta penetrando sento che sono vicinissima all'orgasmo, e mugolo ancora più forte cercando di farglielo capire.
"Ti piace quello che ti sto facendo, eh, piccola?" ridacchia lui, aggiungendo un secondo dito dentro di me. Cerco di urlare, non di piacere, ma avere la bocca tappata me lo impedisce quindi cerco di divincolarmi, ma Tommy si sposta mettendo le spalle tra le mie cosce in modo da tenermele divaricate, e tra quello e le mani legate non posso far proprio nulla.
Cerco di lasciarmi andare di nuovo mentre lui continua a darmi piacere e dolore insieme, e quando sto per venire improvvisamente Tommy si ferma. Lo sento ritrarsi e posare il vibratore da qualche parte, forse sul comodino, e ritrarsi da me giusto lo spazio necessario a chiudere un po' le gambe, poi mi afferra entrambe le caviglie con le mani e con un movimento rapido e veloce mi gira a pancia in giù.
Ora mi trovo non solo le mani legate al letto, l'incapacità di parlare o vedere, ma mi sento anche soffocare; Tommy mi afferra per i fianchi e tira verso l'alto in modo da farmi mettere a pecora, di nuovo. Cerco di protestare debolmente, ma cominciano a calarmi le forze, tra l'adrenalina che cala e il mix di emozioni mi sento fiacca e lo lascio fare quello che vuole di me e del mio corpo.
"Sei così bella" sussurra Tommaso facendomi scorrere le mani sulle natiche, stringendo e palpando leggermente "così bella che non esiterò a farti mia ogni volta che vorrò" continua. Mi accarezza i fianchi, poi scende giù nel solco tra le natiche, e si ferma a toccarmi l'ano; mi irrigidisco immediatamente, non vorrà davvero farlo..?
Quasi percependo i miei pensieri ridacchia sommessamente "Non preoccuparti, non ho intenzione di prenderti qui.. per oggi".
Il terrore mi assale ma solo per una frazione di secondi, dopodiché lo sento tirarsi leggermente su e senza un minimo di preavviso mi penetra nella vagina con un'unica spinta feroce, lacerandomi.
Urlo a più non posso, le urla attutite, sento un dolore fortissimo e qualcosa che mi gocciola tra le cosce ma lui continua a spingersi dentro e fuori di me, sempre più veloce. Singhiozzo sempre più piano con sempre meno forze, mentre il ritmo si fa implacabile, violento e serrato, finché non lo sento uscire di colpo. Trasalisco per un secondo mentre un liquido caldo mi inonda a schizzi le natiche e la schiena...

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