Capitolo 7- Il ricatto

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"Lasciami andare" dico a Dimitri "non voglio vederti, né te né quel pervertito di tuo fratello, voglio andare a casa".
"No che non te ne vai" mi risponde tranquillo come se fosse la cosa più normale del mondo "resterai qui e passeremo del tempo insieme, e io mi godrò ogni secondo di questi momenti".
"Tu sei completamente pazzo" gli dico stizzita "non starò qui ad ascoltare le tue stupidaggini".
Mi divincolo dalla presa di Dimitri e faccio per andare verso la porta.
"Fossi in te non andrei così di corsa" mi dice lui.
"Che intendi?"
"Intendo che se fossi in te mi comporterei gentilmente e cercherei di essere carina. Ne va della tua reputazione".
Non riesco a capire, sono confusa.
"Che intendi?" gli chiedo.
"Giudica tu stessa" replica. Tira fuori il cellulare e mi mette davanti alla faccia un video.

Dal video si vede il viso di una ragazza che si sta facendo scopare da un ragazzo, mentre fa un pompino ad un altro, e quella ragazza.. sono io.
Provo un senso di orrore mai provato prima, mentre mi accorgo anche che l'unico volto che si vede dalla ripresa è il mio. I ragazzi rimangono in anonimo, mentre il mio viso è in bella mostra, riconoscibilissimo.
Il video va avanti per un po', e io non riesco a staccare gli occhi. So che a fare il video è stato il ragazzo di fronte a me, le riprese sono state fatte dall'alto, ma io presa da quello che stavamo facendo non me ne sono resa conto.
Quando finalmente finisce alzo gli occhi su Dimitri, mentre provo un senso di nausea.
"Che cosa hai fatto?" gli chiedo inorridita.
"Se non sarai carina con me, questo video finirà in rete" mi avverte "e lo vedranno tutti. Pensa che brutta figura ci faresti".
Sembra divertito dalla situazione, lo stronzo.
"Non lo faresti" gli dico, quasi supplicandolo.
"Lo farei eccome. Non si vede letteralmente nulla di me. Si vede solo la tua faccia che si sta facendo scopare da due uomini, da puttanella quale sei. Quindi se non vuoi tutto questo, fa la brava e fai come ti dico".

Sono davvero disgustata da tutto questo, ma sono anche terrorizzata, se il video finisse in rete lo vedrebbero tutti, non potrei più uscire di casa per la vergogna. Per non parlare di cosa accadrebbe se lo vedessero i miei genitori... non posso permettermelo.
"Che cosa vuoi da me, Dimitri?" gli chiedo, arrendendomi.
Lui sogghigna soddisfatto, ha finalmente ottenuto quello che vuole.
"Vedo che in fondo sei una ragazza molto ragionevole, dopotutto. Voglio semplicemente scoparti, come e quanto dico io, e pretendo che non ti opponga, né ora né mai, chiaro?" mi dice.
Annuisco, rassegnata. Non mi prendo nemmeno la briga di aprire bocca, non ne ho voglia.
"Va verso il letto e mettiti a 90" mi ordina.

Faccio come mi dice, mi metto sul bordo del letto e mi chino in avanti appoggiando le mani sul materasso scomposto. Mi bruciano gli occhi per l'umiliazione e per lo sconforto della situazione ma non ho intenzione di dargli la soddisfazione e piangere davanti a lui.
Dimitri si mette dietro di me e mi accarezza le natiche, stringendole poi tra le dita con forza, facendomi quasi male.
"Hai un culo pazzesco, davvero perfetto" mi dice ammirato mentre continua a palparmi " è una fortuna che io possa usarlo a mio piacimento, non trovi?"

Mi ostino a tenere la bocca chiusa, non voglio dargli la soddisfazione di sentire la mia voce che trema dallo spavento. Lo schiaffo sul sedere arriva improvvisamente, così violento da farmi davvero male, e sento un dolore bruciante.
Istintivamente mi chino in avanti per sottrarmi a lui, ma vengo afferrata per i fianchi e tirata di nuovo su.
"Quando ti faccio una domanda" ringhia Dimitri "mi aspetto una risposta, chiaro?"
"Si" singhiozzo ormai al limite della sopportazione.
Dimitri continua a vagare con le mani tra le mie cosce mentre tremo come una foglia, ma non sembra farci caso.
"Adesso ti scoperò, mia cara" mi dice "e non provare a gridare troppo forte, non voglio che il mio fratellino venga a ficcanasare, quello che accade tra di noi deve rimanere tra di noi. Hai capito?"
"Va bene" mormoro.

Dimitri si allontana per prendere qualcosa dalla tasca dei pantaloni, e un liquido freddo mi cola nella fessura tra le natiche fermandosi sul mio ano. Lui comincia a massaggiarmi la fessura con movimenti circolari e con la punta di un dito fa una leggera pressione all'entrata per penetrarmi leggermente.
Non vorrà mica prendermi lì dietro?
Spinge sempre più forte fino a cominciare a farsi strada dentro.
Sussulto per la sorpresa e il dolore e cerco di sottrarmi dalle sue mani.
"Non lì per favore" lo supplico, "non voglio e mi fai male ..."
Non riesco nemmeno a finire la frase, Dimitri mi afferra per i capelli e mi strattona la testa all'indietro.

"Non ti ho chiesto come vuoi essere scopata" mi sibila all'orecchio "decido io come, quando e dove. Esigo che tu non ti opponga, né voglio sentire le tu ridicole storie. Stai zitta e fai quello che dico. A meno che non vuoi che tutti sappiano che genere di troia sei".
Mi immobilizzo di nuovo per la paura e Dimitri riprende da dove ha lasciato.
Infila nel mio culo prima la punta di un dito e poi tutto il dito, continuando a compiere movimenti circolari.
La sensazione non è esattamente sgradevole, ma sicuramente non mi piace, e mi irrigidisco un po'. Mentre con una mano mi penetra il sedere con l'altra Dimitri vaga per il mio corpo, strizzandomi i seni e palpeggiandomi ovunque. Dopo alcuni minuti sento la pressione aumentare e inserisce un secondo dito dentro.

Ansimo, un po' per il dolore un po' per la sorpresa, mentre lui mi stimola con una mano. Va avanti per alcuni minuti poi sfila le dita.
"Adesso ti scopo" mi avvisa "e tu vedi di fare poco rumore" mi avvisa mettendomi una mano sul fianco per tenermi ferma e con l'altra si afferra il grosso pene posizionandolo sulla mia entrata.
Mi preparo alla penetrazione cercando di rilassarmi ma non ci riesco.
Sento una pressione prima lieve, poi fortissima, e Dimitri entra dentro di me.
Mi sento aprire in due, il dolore è pazzesco e riesco a malapena a non urlare.

"Cazzo, sei così stretta" grugnisce lui "adesso ti faccio rilassare un pochino".
Trattengo le lacrime per il dolore mentre comincia a toccarmi il clitoride con movimenti circolari, prima piano poi sempre più velocemente. Pian piano mi rilasso un po' e il dolore si affievolisce, e a quel punto Dimitri comincia a scoparmi sul serio.
Esce da me lentamente e affonda poi fino in fondo, ancora e ancora.
Ogni volta che entra sussulto per il dolore costante, ma lui mi tiene ben stretta per i fianchi e non mi azzardo a muovermi, mentre lui continua a muoversi.
"Cazzo si" ghigna Dimitri "così mi piace".

Aumenta il ritmo fino a farlo diventare frenetico, e dopo alcuni minuti vengo invasa da alcuni fiotti caldi mentre sento il suo pene contrarsi dentro di me.
Dimitri si sfila subito dopo e io mi accascio sul letto sia per la stanchezza che per il dolore fisico, ma a quanto pare non ha finito con me.
Mi passa una mano tra le natiche, toccandomi ovunque e spandendomi il liquido dappertutto.
"Sei proprio bella" mi dice mentre continua a toccarmi "non vedo l'ora di stare ancora con te nei prossimi giorni".
"Potrei aver da fare con tuo fratello i prossimi giorni" cerco di difendermi.
"Non ti preoccupare" sogghigna "il tempo per me lo troverai, ti ho salvato il mio numero sul telefono. Mi aspetto che quando te lo dico tu venga da me senza fare storie o domande".

E senza darmi il tempo di replicare esce dalla stanza, e io mi permetto finalmente di piangere sui miei errori e sul dare fiducia alle persone sbagliate...

Ehi, vi sta piacendo questa storia? Il prossimo capitolo è quasi pronto, se vi piace lasciate una stellina e un commento di incoraggiamento!!

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