Capitolo 90

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Arriviamo a Coverciano che ormai è mattina.

Mancini: "Ragazzi non avete molto tempo per prepararvi, Mattarella oggi ci aspetta. Quindi rendetevi presentabili per favore"

Gioia Azzurra: "Essenzialmente non presentatevi così che sembrate dei scappati di casa"

Mancini: "Grazie per la precisazione Azzurra"

Chiellini: "Ma quanto ti diverti a prenderci in giro?"

Bonucci: "No, ci gode proprio"

Gioia Azzurra: "Ahahah giusto un po'"

Saliamo nelle camere.
Federico si stende un attimo sul letto.

"Scendi da lì che devi ripartire subito"

"Anche tu, preparati"

"Io non vengo"

"Come tu non vieni?"

"Io non faccio parte della squadra, il presidente ha inviato voi e lo staff"

"Non se ne parla che rimani qui da sola"

"Non sarò sola e poi devo sistemare per domani"

"Cosa succede domani?"

"Come cosa succede domani?"

"Non me lo ricordo"

"Arrivano i bambini..."

"Ah si, hai ragione"

"A quanto pare non è così importante per te"

"Non ho detto questo"

"Se ti interessasse non te ne saresti dimenticato"

"Mi dispiace"

Vado verso la porta.

"Dove vai?"

"Distante da te"

Vado in camera di Nicolò ed Alessandro.

"Nicolò dov'è?"

"In doccia"

"Ok, allora lo aspetto"

"È successo qualcosa?"

"Si"

"Vuoi parlarne con me?"

"Tu sai cosa succede domani?"

"Mh si...arrivano i bambini"

"Ecco"

"Perché?"

"Federico se ne è completamente dimenticato"

"Sarà perché è su di giri per la vittoria"

"Però tu te ne sei ricordato subito"

"Si, perché ci sei rimasta così male?"

"Perché è il motivo per cui sono qui ed è la cosa più importante per me e..."

"E?"

"E lui se ne è dimenticato"

"In pratica sembra che si sia dimenticato di te"

"Si, mi sono sentita proprio così"

"Mi dispiace, vedrai che è solo perché è tanto felice"

Nicolò esce dal bagno in accappatoio e corro ad abbracciarlo.

Barella: "Che è successo?"

Bastoni: "Non ti preoccupare, ho già risolto io"

Vado ad abbracciare anche Ale.

Torno in camera da Federico.
Lo trovo mentre si sta per infilare la maglietta.

"Hey"

Mi guarda, appoggia la maglietta sul letto e mi viene incontro.

"Non dovevi andare distante da me?"

"Si, ma alla fine torno sempre da te"

"Chissà perché"

"Perché per me sei come una calamita"

"Ti attraggo?"

"Mi attrai nonostante io non voglia"

"È un problema"

"Si e lo devo assolutamente risolvere"

Mi si avvicina.

"Tanto so che non mi resisti"

"Ne sei sicuro?"

"Si"

Avvicino le mie labbra alle sue, ma mi fermo poco prima di toccarle.
Lui mi guarda con un po' di perplessità.
Avvicino la bocca al suo orecchio.

"A quanto pare nemmeno tu puoi resistermi" sussurro

Mi prende per i fianchi e mi bacia.

"Hai perso"

"Mi sa che invece ho vinto"

Mi butta sul letto.

"Che pensi di fare?"

"Dimostrarti che non mi resisti"

Mi bacia con talmente tanta foga che rimango senza fiato, poi scende baciandomi il collo.

"Ti ricordo che tra poco devi partire per andare dal presidente Mattarella, non vorrai arrivarci dopo che..."

"Dopo che?"

"Si insomma, hai capito cosa intendo"

"Credo di no"

"Io invece credo proprio di sì"

"Ma smettila"

Mi bacia e rimango di nuovo senza fiato.
Nel mentre mi prende il bordo della maglietta e me la sfila.

"Fede, fai sul serio?"

"Io si, tu?"

Come risposta ottiene un bacio con altrettanta passione di quanta ce ne mette lui.
Lo stringo tra le braccia e gli faccio dei piccoli cerchi con le unghie sulla schiena.

"Mi fai venire i brividi così"

"Ops...scusa"

Smetto.

"Nono, non smettere, mi piacciono"

Torno ad accarezzarlo, lui torna a baciarmi, mi porta una mano al collo e la stringe fino a farmi ansimare. Poi si mette a ridere.

"Ti piace?" mi chiede sottovoce

Io annuisco con la testa.
Quanto desidero questo ragazzo, lo desidero con tutta me stessa.

Un'Azzurra tra gli azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora