Capitolo 188

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Videochiamo Matteo.

"Ciao Teo"

"Hey, come stai?"

"Come mi vedi, pallida e seduta su questa poltroncina"

"Io ti vedo bellissima come al solito"

"Sei in camera da solo?"

"No c'è Loca qui con me"

Locatelli: "Ciao Azzurra"

Gioia Azzurra: "Hey Manu, come va?"

Locatelli: "Sono arrabbiato con Matteo, ha barato a ping pong e ha vinto"

Pessina: "Ma io non ho barato, sei tu che sei scarso"

Locatelli: "Io non sono scarso, tu sei un imbroglione"

Gioia Azzurra: "Va bene, abbiamo capito che siete entrambi bugiardi"

Chiesa: "State parlando con Gioia?"

Oh no, non ho voglia di parlare con lui.

Locatelli: "Si"

Madonna Manu io ti strozzo.

Chiesa: "Posso parlarle?"

Pessina: "Non credo voglia"

Vorrei dirgli che con lui non voglio a parlarci, ma è più forte di me.

Gioia Azzurra: "Teo tranquillo, passamelo"

Pessina: "Sicura?"

Gioia Azzurra: "Credo di sì"

Matteo passa il telefono a Federico e sento la porta chiudersi, credo che Matteo e Manuel lo abbiano lasciato da solo.
Ci guardiamo attraverso lo schermo, pure così è dannatamente bello.

"Sta volta che scusa ti inventi? Un meteorite si è schiantato sull'ospedale e tu hai salvato tutti?"

Non volevo essere così stronza, ma sono troppo ferita per preoccuparmi dei suoi sentimenti.

"No, nessuna scusa. Semplicemente ci hanno messo troppo tempo a dimetterla e io sono arrivato qui troppo tardi. Ho pure litigato con Nicolò"

"Si, lo so"

"Te lo ha detto lui?"

"No, me lo ha detto Matteo, allora gli ho chiesto di farvi calmare che tanto litigare non ne valeva la pena"

"Matteo ti difende sempre"

"Tu difendi sempre Benedetta"

"Beh...lei è la mia fidanzata"

"Ecco, lo sapevo"

"Cosa?"

"Non le hai detto la verità. Sai ci avrei scommesso, tante belle parole e nulla di fatto"

"L'hanno appena dimessa"

"Possibile che hai sempre una scusa pronta? Dimmi la verità, tu non vuoi lasciarla perché la ami ancora, vero?"

Non mi risponde.

"Federico parla, non mi arrabbio se mi dici la verità, ma continuare così non fa bene né a te né a me"

"La verità è che io non lo so, non ci capisco più niente. Io voglio stare con te, ma allo stesso tempo non voglio che lei soffra"

"Quindi vuoi far soffrire me?"

"No, non intendo quello"

Rimaniamo in silenzio per qualche istante.

"Mi dai un'altra possibilità?"

"Ok...ma è l'ultima"

"Cercherò di non deluderti"

"Ok"

"Ora possiamo parlare un po' senza litigare?"

"Va bene"

"Intanto come stai?"

"Ho appena iniziato la nuova terapia"

Giro la fotocamera e faccio la panoramica della stanza in cui sono.

"Beh dai, mi sembra abbastanza carino lì"

"Si, per quanto può essere carino un ospedale"

"Quanto dura questa terapia?"

"Non lo so, spero solo finisca in fretta"

"A mio fratello sei piaciuta"

"Come scusa?"

"Gli ho raccontato tutta la storia e beh...lui vuole molto bene a Benedetta, ma gli è piaciuto il fatto che sei corsa da me a portarmi i vestiti. Ha detto che mi guardavi con una luce particolare negli occhi e dopo il mio racconto ha capito che quella luce era quella dell'amore"

"Quindi non pensa più che stia cercando di rovinare la vostra famiglia?"

"Non credo lo abbia mai pensato veramente. In quel momento lo ha detto perché era arrabbiato, più con me che con te"

"Va bene"

"Quanto tempo ho per decidere cosa fare?"

"Non ti do una scadenza, l'amore non funziona così"

"Perché tu sei così saggia nonostante tu sia così piccola?"

"Non sono piccola"

"Sei la mia piccolina"

"Non fare il dolce con me"

"Perché? Non ti piace che io sia dolce?"

"Non dopo che non sei venuto prima che me ne andassi"

"Abbiamo pareggiato i conti per quando sei partita senza dirmelo"

"Non essere impertinente"

"Sei tu quella impertinente"

Scoppiamo a ridere.
Ecco perché lo amo, in pochi minuti mi fa toccare il cielo con un dito, il problema è che poco dopo mi lascia andare e mi schianto al suolo.

Un'Azzurra tra gli azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora