Capitolo 7

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P.O.V. Grace

Aprì gli occhi.
Sentivo i cinguettii dei canarini perforarmi le orecchie.
Non aveva senso! Dove mi trovavo?

Mi chinai in avanti e notai .. Che ero nuda.
mutande ed una canottiera , peggio ancora non ero nella mia stanza!
Feci per coprirmi in fretta con il lenzuolo.

Guardandomi intorno notai che non ero sola.
-"non ci credo!"
-"buongiorno anche a te."

Era Harry! Cosa ci facevo con Lui, in un letto?!

..Era bellissimo..

Aveva le braccia dietro la testa , senza maglia, per permettermi di guardare tutti i suoi tatuaggi.
Non pensavo fossero così tanti.

-"cosa ci faccio qui?" sbraitai mettendomi una mano fra i capelli.
-"me lo hai chiesto tu." Disse sorridendo con gli occhi chiusi.

-"è impossibile."
-"beh, quando ti ho detto di svegliarti che dovevo lasciarti a casa mi hai detto :'no a casa non ci torno portami dove vuoi.' " Lagnò imitando la mia voce.

Cavolo quando sono ubriaca faccio davvero dei pericolosi danni, dovrei controllarmi.

-"chi mi ha cambiata?"
-"lo hai fatto da sola."
-"è successo qualcosa?!"
Fece spallucce.
Che vergogna, sentivo le guance andare a fuoco..
Misi una mano sulla fronte.

-"ehi, non è successo nulla.." mi consolò con un sorrisetto mettendosi appoggiato sul gomito.

-"dove siamo Harry?"
-"a casa mia."

A casa di Harry!?

-"sei la prima che dorme nel mio letto."
-"che entra qui no?" Dissi ironicamente.
-"se lo fosse stato lo avrei specificato." Mi congedò.

La sua freddezza mi fece salire un brivido su per la schiena.

Eravamo probabilmente in un cottage.
Era tutto il legno castano, le finestre erano enormi e affacciavano su un lago.
Un panorama spettacolare.
Nonostante ci fossero lunghe tende, sentivo il sole pizzicarmi la pelle.

-"vuoi fare colazione?" Disse levandosi le morbide lenzuola bianche di dosso.

Annuì.

-"molto bene, vieni di la e preparala."

Spalancai la bocca.

Mi guardò come se ciò che avesse detto era normale!

-"se ti secca puoi sempre mangiare qualche foglia o puoi andare a pescare.."

Sbruffai.

Era tanto bello e dolce quando voleva.. Perché doveva torturarmi?

Decisi di alzarmi, ma poi ricordai che ero in mutande.

Avevo i suoi occhi puntati sulle mie gambe.
Le guardava, sembrava fosse seduto di fronte ad un cheeseburger .

Quando si morse un labbro andai in panico.

-"bene vai di la che arrivo." Riuscì a dire.
Sorrise e si avviò verso la porta.
Aveva dei boxer che facevano esageratamente risaltare ogni cosa.

Mentre cercavo qualcosa da mettere, o meglio i miei benedetti vestiti, aprendo un cassetto trovai una sorpresa ambigua.

Completini, oggettini e robe varie.
Rimasi li a fissare quella roba non so per quanto tempo.

Sentii bussare.
-"che fine hai fatto?"
-"se vuoi mangiare dammi tempo."
rise.
Poi sentì i suoi passi farsi sempre più lontani.

Diamine, probabilmente ero nella sua "capanna del sesso".

-"finalmente!" Sbuffò appena arrivata.

La cucina era davvero grande, aveva l'isola al c'entro, grandi sgabelli, ed un'altra vetrata enorme che prendeva tutto il balcone da cui si intravedevano delle sedie a sdraio.

-"bene.." Cominciai, "cosa vuoi mangiare?"
-"spero tu sappia cucinare dei pancakes."
Lo guardai male.
-"so cucinare molte cose."
-"sbalordiscimi." Disse facendomi l'occhiolino.

Mi sciolsi.
Effettivamente non é che ero poi così brava, ma crêpes e pancakes mi venivano bene.

-"Complimenti!" Disse assaporandone un pezzo.
Accennai un sorriso.
-"dimmi un po..." Mi Puntò la forchetta contro masticando, "da quando conosci le ragazze?"
-"da quando eravamo piccole perché?"
Fece spallucce.
-"ti piace qualcuno?" Disse tranquillo spezzettando i suoi pancake.
-"un ragazzo.." Giocavo con la forchetta.
-"lo conosco?"
Temporeggiai.
-"non penso proprio.."

-"Grace, sei mai andata a letto con qualcuno?"
-"come?!" Sgranai gli occhi.
Mi fece arrossire.
-"Grace," si avvicinò sempre di più al mio viso, " sei mai andata oltre il bacio ?" Lo disse lentamente. Ero incantata nel movimento delle sue labbra.
Mi venne istintivamente di mordermi il labbro inferiore.
Spostai velocemente la sedia alzandomi.

Sentivo i suoi ghigni divertiti.
Mi metteva a disagio, e gli piaceva.

-"Grace.."
-"No Harry." Lo interruppi.
Alzò un sopracciglio.
Sospirai lasciando cedere le braccia lungo il corpo e la testa indietro.
Mi girai verso di lui.

-"sai Grace, è strano.. Tu sei bella, molto bella."
Lo faceva di nuovo, mi stava di nuovo mangiando con lo sguardo.

Che caldo..

-"e quindi?" Cercai di sembrare il più indifferente possibile.
-"potrei darti una mano."
-"e in cosa scusa?" Ero agitata.

Fece una smorfia maliziosa.

-"potrei insegnarti qualcosa.
Sai, mi piaci Grace, ma non voglio intraprendere nulla con te." Si alzò.

Ci rimasi male.
Il ragazzo che mi piaceva era lui.
Stavo in silenzio, non volevo dire ne si e ne no.

-"Allora ?" Mi prese il mento costringendomi a voltarmi verso di lui.
-"ti diverti a farmi questo?" Mi scappò dalle labbra.
-"ehi," sorrise, "io non ci perdo niente."

Sospirai.
-"che hai intenzione di farmi?"

Dependence.  -Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora