Capitolo 12

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P.O.V. Harry

Le sue urla continuavano a girarmi nella testa nonostante non le sentissi già da dieci minuti.

Purtroppo sentivo ancora la sensazione della sua pelle sotto le mie mani.

A quel pensiero sentivo che mi si stava facendo di nuovo duro.

Purtroppo lo divenne del tutto quando la vidi passare vicino a me.
Aveva ancora il segno della mia mano su una chiappa ed ora capivo perché quel pensiero mi eccitava tanto.

-"copriti." Dissi Severo.
-"cosa?" Rispose voltandosi.
-"ho detto copriti." Ribattei.
-"tu non dici proprio niente. Sto cercando la mia roba."
-"è in bagno."
-"perché scusa?!" Chiese preoccupata.
-"non è roba mia e non deve stare nella mia roba."
Mi guardò meglio sperando in un certo senso che io stessi scherzando.
Ma quando capì che il mio sguardo insistente significava che facevo sul serio farfugliò qualcosa.

-"coglione." Disse prima di avviarsi verso il bagno.

Sorrisi in sua assenza.

Dopo averla fatta vestire e portata in macchina la portai fino a casa sua.

Ci salutammo cordialmente e me ne andai.

Dovevo iniziare a staccarmi, mi faceva uno strano effetto.

P.O.V. Grace

-"furbacchioni!" Urlò Harriet appena varcai la porta.
-"cosa?" Cercai di creare uno sguardo il più realistico possibile, senza notare che il rossore sul mio viso si faceva prorompente.
-"che hai fatto stanotte eh? E poi sono le cinque del pomeriggio e sei fuori da una notte.. tutto questo mi da da pensare." Si mise a mo' di pensatore poggiando un gomito sulla penisola della cucina.
-"smettila dai.."
-"ma dai Grace, lo sai che puoi dirmi tutto a me cavolo!" Sbruffò.
-"okay Harriet! Forse è successo qualcosa!"
-"ah che bello, questo mi fa sentire meglio.."
-"ti fa senti..."
-"dai raccontami!" Continuò interrompendomi.

Dopo aver raccontato , ovviamente in modo esageratamente ristretto, mi lasciai circondare da "emozionanti" moine ed esuberanti comportamenti anomali che avrebbero dovuto dimostrare "gioia e felicità".

-"tu invece?" Decisi di finire quella tortura.
-"io sono stata con.. Zayn.." Diventò subito rossa e cercò di nascondere l'emozione voltandosi verso la finestra.

Dopo che ebbe finito anche lei il suo racconto decisi di crogiolarmi nel mio mancato letto.

Il mio profumo, le mie cose..
Ero finalmente tranquilla ma comunque mancava qualcosa, quel qualcosa che ho avuto per così poco.

Mi mancava, ma purtroppo ormai ero legata a lui anche se non lo volevo.

Sapevo che per lui non era la stessa cosa, perché io a contrario suo, ero vergine.

Dependence.  -Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora