2, Fossette

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Che la mia avventura abbia inizio.
Dopotutto sono sempre stata la ragazza perennemente positiva che in ogni situazione cerca di trovare del buono.
Questo timore pensa sia dovuto solo alla paura di rimanere delusa, come ho spiegato a mio papà qualche minuto fa.

Ragazzi su ragazzi stanno andando avanti per il richiamo della produzione e un fatto che amplia ancora di piú la mia agitazione è vedere che la alcuni di essi fanno ritorno in questa stanza. Ciò sta a significare che per loro questo percorso non potrà nemmeno iniziare.
Fa male alla mia anima osservare questi ragazzi che escono affranti anche se in studio non mostrano segni di dispiacere.
Spero vivamente che possano ritentare e riuscirci o semplicemente trovare la loro strada.

...

"candidata al banco di canto, Albachiara"
Sentire testuali parole sapendo che sta volta il riferimento è a me è il colpo decisivo.
Come se ci fosse un tasto nel mio cervello, esso viene spento per far si che tutto possa andare bene, evitando che il sovraccarico di pensieri abbia la meglio.

Un grande respiro precede la mia entrata in quello studio che da anni è il mio compagno del Sabato pomeriggio.

Maria: dice di sè...
Compie una breve pausa mettendosi comoda con il foglio dove dovrebbero esserci scritte le informazioni su di me.

Maria: mi chiamo Albachiara per mio papà, grende fan di Vasco Rossi che ha deciso alla mia nascita di citare una delle sue piú famose canzoni.
Oggi, cresciuta penso che questo nome mi si addica per ciò che sono.
Una ragazza vera, mi è sempre stato detto che non riesco a mentire ed io ogni volta rispondo che ne sono consapevole.
Cantare è sempre stato piú che un sogno, un vero e proprio modo di vivere la mia vita. Suono il pianoforte e da poco la chitarra.
Non sopporto la superficialità in generale chi si mostra per ciò che non è.
Non piango in pubblico.

La donna conclude la mia breve presentazione calante, come se avesse da ridire su qualcosa.
Il suo sguardo trapassa il mio corpo che va a finire su un punto indefinito dietro me.
Io, ruotando la testa noto un ragazzo che con le sue fossette particolarmente accentuate sembra intimidito ma allo stesso tempo divertito per avere occhi puntati addosso.

Maria: chissà perchè mi ricorda qualcuno. Mi guarda la conduttrice mentre tutti professori, si smuovono in una breve risata generale.

Mordicchiandomi leggermente il labbro sorridendo per nascondere la risata che sarebbe un pò eccessiva mi rigiro verso i professori; interrompendo il contatto visivo con gli occhi scuri del ragazzo, con cui probabilmente ho qualcosa in comune, viste le parole di Maria.

Maria: canta un suo pezzo, pronta? Chiede guardandomi per una conferma.
Senza esitare un microsecondo annuisco in fretta alzando subito prima di iniziare a cantare la testa al cielo.
Questa è per te che mi guardi da lassú.

Quando il cielo si fa blu
Penso solo a te
Chissà come stai lassù
Ogni notte
È blu celeste
È blu celeste
È blu celeste

Il cielo è blu come il tuo nome
Blu come l'inchiostro di 'sta penna
Che scrive parole senza pensarle
E io non Posso starne senza
Ho La Ragione Che Rallenta
OGNI mio senso di colpa
e non C'è un mostro Che la tolga da me

e mi metterò al Riparo
MENTRE imparo ad accettarlo
Che se il tempo lo ha Già Fatto
Ora SEI uN MIO RICORDO
un mio ricordo immaginario
Del fratello che vorrei
Nato nel mese di acquario
Sarei il pesce e tu lo squalo

Siamo grandi per sognare
Tu saresti maggiorenne
Io ormai sono un sedicenne
Vado per i diciassette
Festeggerò da solo
Un altro compleanno di merda

~sei fresca come l'aria~alex-amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora