~sei fresca come l'aria~alex-amici21

12, Piadina?

Questa straziante puntata sta per svolgere a termine dimostandosi forse una delle meno entusiasmanti; dalle due uscite di grandi talenti alla classifica di canto stilata dall'attrice, Giulia Michelini.

Un lieve mal di testa è con me da ormai qualche minuto e le forti urla del pubblico non migliorano la mia situazione.
Il capo di Alex ai primi banchi si abbassa ogni tanto e ormai, avendolo conosciuto abbastanza, ho capito quel suo animo cosí duro con se stesso che spesso tenta di celare dietro un muro.
Un muro alla mia vista che risulta velato, trasparente, quasi invisibile.

La verità è che a volte mi faccio male da sola, trasformo tutto ciò che potrebbe, a tratti, risultare positivo, in qualcosa di troppo grande da spiegare.
Sarà che la troppa empatia mi porta in qualche modo a sentire sensazioni altrui, sarà che non riesco a capacitarmi di come ogni giorno si ha un trattamento tale per un talento come il suo.
Sarà, forse, che nei confronti di Alex ho una grandissima stima e ammirazione o forse è un semplice dispiacersi verso qualcuno con cui sento di avere tanto in comune e tanto ancora da condividere.

Nel frattempo che la mia maledettissima mente ha elaborato tutto ciò in studio, la registrazione sta continuando e ora stanno scendendo dall'alto i soliti palloncini colorati per dare inizio al gioco che sta riscuotendo parecchio successo, da notare come l'altra sera Albe, infastidito dal commento su Serena non abbia iniziato a indagare per un'intera serata. Fortunatamente la questione si è conclusa lí, senza litigi o scenate.

Continuano, invece le assurdità, potenti assurdità su questi misteriosi bigliettini. Sentir dire alcune di quelle cose sui ragazzi penso non facciano altro che creare inutili complessi o dispiacere verso chi veramente ce la sta mettendo tutta, non diamo per scontato che qui, è tutto diverso da casa e a volte ogni movimento o parola possono essere fraintesi.
Tanto divertente quanto struggente questo gioco.

Per la prima volta, da due o piú mesi a qui, non vedevo l'ora che la puntata finisse per ritornare in casa, con troppe, troppe cose per la testa.
Forse, neanche io so da dove provengano questo malessere cosí nostalgico e questi troppi pensieri offuscati nella mia mente.

Chri: che sta succedendo qui, troppe energie negative. Mi si affianca nel frattempo il ballerino che con una spallata mi scuote leggermente.
Io: vibrazioni negative. Rispondo, breve e penso che abbia capito piuttosto bene.
Lo sguardo a terra fissa costantemente gli stivaletti che stanno trascinando a terra e che provocano un leggero fruscio.
Chri: appunto, troppe, da dove provengono queste brutte vibrazioni?
Domanda poi attorcigliando un braccio attorno al mio costringendomi a rallentare il passo.

Sospiro forte inalando la gelida aria autunnale mista all'odore delle foglie secche che vengono spostate lente dal piacevole venticello.
Io: se ti dicessi che non lo so mi crederesti? Rispondo, inconsapevolmente con un'ulteriore domanda.
Chri: solo perchè a dirlo sei tu e so che ogni tanto ti partono tante di quelle insopportabili paranoie che non servono a nulla, sta tranquilla, ho capito per cosa stai cosí, Alex e gli altri sono sereni nonostante tutte le brutte parole o sfide che siano.
Intanto, il suo pollice inizia a muoversi in su e in giú sul mio braccio delicatamente, sento tutta la comprensione del mondo da Chirstian.

Io: e c'hai pure ragione ma quest'istinto ce l'ho da sempre, tutti mi state a cuore e non riuscirei a fare a meno di questo in pratica, forse tutto è scaturito dalla paura e sono pure consapevole che è troppa, troppa. Ne ho parlato già con Alex, tante sere fa.

Aperto il cancello mi fiondo in cucina seguita da lui, per prendere qualcosa che attutisca il martellante fastidio alla testa.
Lo vedo appoggiarsi al bancone dopo essersi tolto la giacca pesante.
Chri: Alba sei troppo buona verso gli altri e mai verso te stessa, pensa a come potresti stare se per una volta non pensassi cosí tanto, rilassa la mente ogni tanto, me lo prometti? Si avvicina accerezzandomi il capo il moro che abbassandosi mi sfiora la guancia per lasciarci sopra un bacio.