Il futuro è lí fuori, si prepara tutti i giorni aspettandoci impaziente dalla voglia di vivere con noi.
Ora come ora vorrei solo avere un momento per fermare il tempo e impedire al futuro di tormentarmi continuamente.Semplicemente la vita non cerca le strade e aspettare che il destino ci catapulti in una via come tutte le altre è sbagliato, come è errato pensare che tutto sia già stato scritto per noi.
Credere che quello che pensiamo sia già segnato è un modo per convincere noi stessi che la colpa non sia nostra, e invece lo è, lo è sempre quando si pensa che non possiamo fare nulla per cambiare le strade.
Tutto può semplicemente accadere, ma di certo non c'è nulla che ci può impedire di cambiare il nostro futuro.
Quello che succederà non lo voglio sapere.
Accade.Fuori il cielo sta piangendo, la pioggia scende vertiginosa su Roma, scorgo tutto quello che appanna la mia mente cercando di mettere a fuoco tutte quelle cose che non comprendo, o che magari faccio fatica ad accettare.
Ci siamo dati solo un pò, ci siamo consumati sapendo che tutto non sarebbe potuto essere piú semplice e ora che ci si sono piazzate davanti diverse complicanze abbiamo smesso di esserci per entrambi.Il rumore dell'acqua che batte sull'asfalto è ipnotico e quasi non sono incantata dalle mille goccioline che veloci non cessano di cadere dall'alto.
Una volta fuori dagli studi ci aspetta solo una piccola tettoia sotto alla quale non potremmo stare ancora per molto, tutti sperano che tutto questo trambusto finisca al piú presto.Respiro l'odore aspro della pioggia osservando il cielo, chissà dove saranno quei sogni che Alex dice di aver urlato verso il cielo.
Chissà se ora questi sogni parlano anche un pò di me, chissà se lui gli avrà parlato un pò di noi, di quello che abbiamo costruito giorno dopo giorno.Da bambina scrivevo tutti i miei sogni e segreti dentro ad un diario viola, che penso sia ancora conservato con premura nella soffitta di casa, i suoi invece sono liberi che viaggiano nel cielo e che da un momento all'altro potrebbero ricadere su di lui.
La voce di qualcuno che intima di correre verso casa sovrasta il forte rumore e qualche conferma arriva alle mie orecchie.
Dopo poco vedo, infatti, almeno una decina dei miei compagni balzare sorridenti sotto la pioggia correndo veloce per raggiungere casa.
Vedo altri che invece approfittano della scena per stringersi forte tra di loro, con un sorriso in volto che scalda il mio cuore.Da lontano vedo ancora la figura di Christian che sorregge l'amico mentre sopra di loro c'è un ombrello, penso dato dalla produzione viste le condizioni del latinista.
Quasi Sissi e Dario non cadono stesi a terra in mezzo all'acqua dalla passione che li travolge.
La mani di lui sono posate strette sui fianchi di lei, come per paura di farsela scappare, mentre dietro di loro un fulmine suona turbolento.Quasi non mi verrebbe voglia di andare a recuperare la mia macchina fotografica per scattare qualche romantico scatto ai due innamorati che hanno avuto il coraggio di far esplodere il loro sentimento.
Mano a mano tutti si decidono a partire verso la casetta, impazienti di far ritorno al caldo.
La voglia di correre sotto la pioggia sale gradualmente ma pensando al rischio di perdere la voce raffreddandomi rimango ferma qui, sfortunatamente.Sospiro chiedendomi per quanto ancora ne avrebbe avuto questo stupido temporale.
La vista è offuscata dalle gocce che scendono dense e che quindi non mi permettono di osservare ciò che invece vorrei.Mi circonda la solitudine che avvolge lentamente il mio cuore, si sente solo il rumore dei miei pensieri che non smettono di scorrere rapidi, e che non cessano di essere riferiti sempre alle stesse maledette cose.
Magari con il tempo imparerò che tutto questo è stato un bene e che magari tutto è valso per un continuo migliore.Faccio scivolare la schiena contro il muro gelido fino a ritrovarmi seduta completamente a terra.
Soposto di poco lo sguardo alla mia destra trovando qui affianco a me una delle poche persone con cui non avrei voluto ritrovarmi in una situazione che non mi permette di poter scappare.
Sorrido alla visione di Alex che cerca in qualche modo di evitare che ci sia anche io qui, provando, anche se con scarsi risultati, a far finta che io non esista.Alex: faccio cosí ridere?
Sposta i suoi occhi verso il basso guardandomi in pieno volto.
Noto solo ora la capigliatura scombinata dal vanticello che lo rende doppiamente piú buffo.
Io: mi fa ridere come cerchi di evitarmi, dopo tutto quello che mi hai detto, Alex.
Cancello ogni pensiero che mi faccia concentrare su quanto in questo momento io lo trovi cosí bello.Alex: e anche ora hai ragione Albachiara.
Sposta nuovamente lo sguardo davanti a sè mentre mi sembra di essere tornata indietro a quando lo vidi quella sera dopo la puntata torturarsi le mani, e pensare che anche in quella situazione eravamo reduci da un litigio.
Io: la smetti di sfregarti cosí le mani, se vuoi sfogarti parlami, ma non farti male.
Ed ecco che in me nasce quella protezione che avrò continuamente per le persone a cui tengo, nonostante tutto.
Perchè è cosí, per lui avrò per sempre qual particolare debole che riuscirà a sovrastare ogni tipo di litigio.Alex, di sua risposta, scuote il volto di qua e di là dipingendosi sulle labbra un debole sorriso che tende a svanire mano a mano.
Alex: e tu la smetti di avere da ridire su tutto quello che faccio, non ti passa proprio nulla inosservato.
Afferma con un leggero tono infastidito nella voce mentre lo vedo avvicinarsi di poco con le mani che ora ha messo in tasca, nel suo giubbino marrone.Io: va bene, se pensi che tutto quello che dico lo faccio giusto per darti fastidio la smetto, sono stufa di parlare con gente che trattano tutto con cosí tanta superficialità, sapessi solo che lo faccio perchè a te tengo.
Sbuffo subito dopo veramente stanca di essere considerata la rompiscatole di turno, fa male sentirsi dire tutto questo quando io lo faccio per tutt'altra cosa di quello che pensano.Alex: non ho detto questo, Albachiara, sai che sono stufo di non essere capito da nessuno, viene sempre tutto frainteso.
La vena sul suo collo si fa sempre piú evidente, sembra che da un momento all'altro gli possa scoppiare.Nel frattempo il cuore palpita piú veloce, da una parte per la rabbia che cresce in me e dall'altra per l'esatto opposto motivo.
Io: sei tu che non ti fai capire, prova a spiegarmi cosa vuol dire che non ho capito un cazzo, mi hai mollata lí mentre hai continuato ad ignorarmi per il resto dei giorni.In risposta ho solamente un lungo silenzio.
Come se non fosse successo nulla vedo la sua figura venirsi a sedere di fianco a me lentamente.
La vicinanza è cosí stretta che la la sua spalla è a pieno contatto con la mia e la sua gambia sinistra con la mia a destra.
La sua presenza riesce ogni volta a calmare il mio animo furibondo che ora vorrebbe gridare tante cose.Alex: stiamo litigando, di nuovo, sempre perchè tu non capisci ancora un cazzo.
La sua mano si alza dal suo ginocchio lentamente afferrando la mia guancia, facendo una lieve pressione mi costringe ad appoggiare il capo sulla sua spalla.
Qualcosa mi spinge a non oppormi alla resistenza, Alex sei assurdo.
Io: se tu non me lo spieghi continuerò a non capire.
Intimo mentre nel mio stomaco qualcosa sale su, sempre di piú.
Alex: da sola non ci arrivi proprio, quando fai cosí giuro che mi fai impazzire.Inspiro il dolce profumo che ha spruzzato sul collo prima di girare leggermente il volto verso il suo viso rilassato.
Scuoto la testa di qua e di là per negare ciò che aveva già previsto.
Alex: pensavo che in qualche modo tu l'avresti potuto capire, dai piccoli gesti magari, Albachiara ti ho scritto una canzone, e tu l'hai scritta per me, ti rendi conto di quanto siamo disperati, non riusciamo nemmeno a dirlo a parole.Penso che quei sogni urlati al cielo, stiano per ricadere su di noi.
Spazio autrice
Penso sia arrivato il momento che questi due si dicano tutta la verità.
Se volete ditemi se la storia vi piace e se il capitolo in sé per sé vi ha soddisfatto, tengo tantissimo alle vostre opinioni.
Baci!
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~sei fresca come l'aria~alex-amici21
Fanfiction"in questo mondo cosí bastardo penso che la tua purezza sia infangata, non te ne devi vergognare Alba" Basterebbero solo le parole giuste per far diluviare quegli occhi grandi, forse troppo sinceri.