Un lungo ed insopportabile rumore mi costringe ad interrompere il mio sonno, stranamente beato.
La mia palpebra destra si schiude di poco, giusto per notare una lieve luce soffusa provenire dalla stanza accanto.
Tiro un lungo sospiro, causato dai nervi per essermi svegliata durante una dormita profonda.Il vociare continuo proveniente dalla cucina mi incuriosisce, tantochè percorro il corridoio che mi separa dagli altri accelerando leggermente il passo, senza però provocare troppo rumore.
Ora che sono arrivata capisco che l'unica a dormire ero proprio io.Appena noto Nunzio agitarsi, facendo infiniti kilometri avanti e indietro, alzo un sopracciglio.
Io: ma che succede?
Sussurro appena, giusto il poco per farmi sentire da Albe, posizionato di fianco me con un telefono in mano.
Lui, di sua risposta, compie qualche verso con la bocca incitandomi di aspettare.La casa sembra essere in subbuglio, tantochè dopo pochi minuti si sono già tutti sparpagliati nelle rispettive camere.
Quando noto di essere l'unica ad essere rimasta impalata al centro del salotto ancora mezza frastornata, decido di fare retromarcia verso la mia stanza.
Nemmeno il tempo di fare due passi che lo stesso suono che mi ha fatto svegliare rimbomba per la casa ancora piú forte.Senza volerlo, le mie gambe cominciano a muoversi piú veloci che possono. Mi accorgo solo poco dopo di aver iniziato a correre per la casa alla ricerca di qualcuno che mi facesse compagnia. Stupida paura.
Il rumore inquietante non cessa di smettere e ora come ora mi rifugerei anche nelle braccia del mio nemico.Con il fiato in gola e il cuore che sembra andare su e giú rapidamente mi accorgo di essere arrivata nella stanza di Nunzio, Luca e Albe.
Un lieve lamento di terrore fuoriesce dalle mie labbra e in un batter d'occhio mi scaravento stretta a Nunzio, che a sua volta è avvinghiato al cantante napoletano.
L'allievo della Pettinelli pare essere piú euforico che mai.Nu: ce ne dobbiamo andare da qua dentro. Dice, forse con tono troppo alto, il ballerino di latino. Dai suoi occhi riesco a scorgere il terrore piú totale.
Sento la mia mano tremare, e subito dopo le dita del siciliano stringere forte il mio braccio.
La mia gola sembra essersi prosciugata.Nu: arrivano domani e fanno la cazzo di sanificazione.
Escalama a gran voce Nunzio mentre cerca ripara dietro la mia schiena, senza sapere che sono forse piú spaventata di lui.
Nu: Albachiara aiutami tu, ma siamo seri? Ma si può?Sento il mio collo che quasi non si spezza a causa del peso del siciliano sopra di esso. Mi sento tirare forte dalla nuca, fino a che non mi trovo con il viso quasi spiaccicato sul letto.
Io: io muoio sul colpo oggi, me lo sento.Mi guardo attorno, fino a che non vedo la figura di Alex entrare dalla porta della stanza.
Ritiro le ginocchia al petto accostandomi sempre di piú ai due ragazzi.
Io: Alex hanno fatto un colpo di là e si è sentita la musica di qua, dimmelo tu che cos'è che io schiatto qui.Con la sua solita pacatezza il cantante si avvicina e ci rassicura, affermando che potrebbe trattarsi di un palloncino scoppiato fuori.
In un battito di ciglia Alex è già fuori dalla stanza.I tre, dopo parecchi tentennamenti, cercano di mettersi a dormire sotto le coperte.
Io: a me non frega niente, io da qui non esco, mi metto sul pavimento ma non apro la porta manco se scende Gesú Cristo. Come se fosse la cosa piú naturale di tutte mi metto a gambe incrociate appoggiata al muro.Non passano neanche dieci secondi che l'ennesimo improvviso rumore risuona nella casa.
Albe esclama subito un "eri tu?", rivolto a Nunzio, che a sua volta inizia ad essere piú terrorizzato che mai.
Dopo che Luca si è alzato, con l'intento di aprire la porta della stanza, diversi versi di disapprovazione escono dalla bocca di Nunzio, che grida come un pazzo.
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~sei fresca come l'aria~alex-amici21
Fanfiction"in questo mondo cosí bastardo penso che la tua purezza sia infangata, non te ne devi vergognare Alba" Basterebbero solo le parole giuste per far diluviare quegli occhi grandi, forse troppo sinceri.