CAPITOLO 17 - L'ATTACCO

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I ragazzi uscirono dal Manor e si diressero ad Hogwarts, appena arrivati nella loro Sala Comune salutarono Evan e i due si chiusero in camera per dare sfogo ai loro timori.
Reg: Seriamente quella donna vuole fare del male a suo figlio?
Sev: Regulus, ho paura per Jade, per Lily. Salazar perché a noi?
Reg: Mi dovevi dare retta amico, tu non sei come loro. Disse sospirando e parandosi davanti al suo amico.
Sev: Nemmeno tu sei così.
Reg: È questo il brutto di essere nato in una famiglia Purosangue con la fissazione del sangue puro, non siamo noi a decidere, nel mio caso Walburga e Orion Black hanno scelto "quello che era meglio per me" ma vadano al diavolo. Beato Sir.
Sev: Beh proprio beato non direi visto che tua madre ci ha incaricato di fargliela pagare. E non solo a lui. Disse quasi in un sussurro.
Reg: Ora andiamo a letto, domani cercheremo di aiutarli in qualche modo.
Sev: Va bene, buonanotte Reg.
Reg: Buonanotte Sev.

Quei due ragazzi avrebbero fatto di tutto per far sì che non succedesse nulla alle persone che amavano ma ci sarebbero riusciti?

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I malandrini, anche quella mattina, si svegliarono con la solita voglia di vivere pari a zero. In compenso Jade proprio quella mattina si era svegliata di buonumore anche se non sapeva cosa sarebbe successo da lì a poco.

Al tavolo delle Serpi tre ragazzi confabulavano fitti fitti.
Reg: Come agiamo?
Eva: Beh non è ovvio? Ha chiesto caos e quello avrà. Miriamo qualche mezzosangue o sanguemarcio e ci diamo alla pazza gioia.
Sev: Non dimenticare che non vuole morti. Sibilò Severus.
Eva: Morti no ma per qualche ferito ci ha dato il permesso. E in più la signora Black ci ha affidato un altro compito. Disse girandosi verso il tavolo dei Grifoni dove Jade e Sirius torturavano il povero Remus mentre James abbracciato a Lily, Marlene, Emmeline e Peter ridevano a crepapelle. Quella scena fece ridere anche Regulus e Severus che subito vennero ripresi da Rosier.
Eva: Mi state ascoltando? Cosa state guardando? Disse cercando di girarsi per vedere dove guardavano i due ma lo bloccarono subito.
Reg: Non stavamo guardando nulla. Cosa dicevi?
Eva: Certo che siete strani forte voi due. Comunque dicevo che tuo fratello e il suo gruppetto saranno i primi da cui partiremo.
Reg: Dobbiamo proprio?
Eva: Certo che si, non hai sentito tua madre? Non sarai ancora affezionato a quel traditore di tuo fratello?
Reg: Certo che no. Io lo dicevo perché loro sono di più di noi.
Eva: Certo ma noi conosciamo la magia oscura. Disse con un ghigno malvagio.
Regulus pensò che fosse meglio avvisare Sirius così si affrettò a chiudere il discorso.
Reg: Giusto. Io vado a lezione ci vediamo dopo.
Sev: Devo andare anche io.
Eva: A dopo ragazzi.
Uscendo Regulus lanciò un occhiata a Sirius il quale annuì lentamente.
Sev: Che fai?
Reg: Avviso Sir di stare attenti.
Sev: Mi raccomando non farti scoprire.
Reg: Tranquillo, ora vai se no diamo troppo nell'occhio.
Sev: A dopo.
Pochi minuti dopo arrivò Sirius e si diressero nel solito corridoio isolato.
Reg: Il Signore Oscuro ci ha affidato la missione di creare del caos qua nel castello e nostra madre ci ha detto di farla pagare a te e al tuo gruppo.
Sir: Perché lo dici a me e non a Silente?
Reg: Se il qualcuno lo scoprisse sarebbero guai. Vi sto mettendo in guardia.
Sir: Va bene ma sta attento anche tu Reg.
A quel nomignolo Regulus fece una smorfia per nascondere il sorriso che stava facendo al sentire il fratello chiamarlo con il nome di quando erano bambini.
Reg: Ora devo andare. Guardatevi le spalle.
E senza aggiungere altro proseguì per la sua strada mentre Sirius pensava a quanto sicuramente suo fratello soffrisse ma subito si riscosse dai suoi pensieri, doveva avvisare gli altri.

Cuore Nero - Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora