CAPITOLO 3

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"IL TRENO PROVENIENTE DA ROMA TERMINI DIRETTO A FIRENZE S.MARIA NOVELLA È IN ARRIVO AL BINARIO 1,ATTENZIONE ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA". L'autoparlante della stazione era qualcosa di tremendamente fastidioso,ma ero felice ed emozionata allo stesso tempo perche oggi dopo tanto avrei rivisto la mia migliore amica e 2 ore piu tardi avrei conosciuto i miei youtuber del cuore.
Era ottobre inoltrato e faceva freddino quella mattina. Avevo prenotato un alberghetto qui ad Assisi per comodità e loro del PIT avrebbero alloggiato anch'essi nello stesso.
Finalmente il treno dopo attimi ha deciso di fermarsi ed eccola scendere con il suo mezzo metro di altezza in tutta la sua grazia l'unica persona che in questo arco di tempo non ha smesso mai di starmi vicino. Ci abbracciamo forte,e iniziammo a scoppiarci a ridere in faccia come da tradizione tanto per non farci mancare mai figure di merda.
"Beh oggi è il grande giorno SEHHH'' iniziò a saltellare Elonora dopo aversi slacciato appena il giubbino.
Sbiancai all'idea che tra meno di due ore effettivamente sarei stata faccia a faccia con Paolo..
Ero emozionata si,ma allo stesso tempo il mio cuore batteva all'impazzata.
Andammo a sistemare la valigia di Ele in camera di hotel per poi scendere in caffetteria..avevo bisogno di un caffè per calmare quell'adrenalina che stava crescendo. Ero sommersa dai pensieri non sapevo che fare. Avrei dovuto parlarle di questa situazione per cercare almeno uno sfogo d'appoggio ma non sapevo neanche da dove iniziare.
''Ehi amo..''
ri chiamai la sua attenzione mentre accendeva la sua iquos:
"dimmi tutto amo".
Mi mordicchiai il labbro sospirando, aspirando anche io il fumo dalla mia iquos e cercai di divagare.
"no nulla.."
sistemai i miei capelli in una crocchia e vidi che mi fissava in modo strano
"stavo pensando,che non abbiamo preso i costumi da petauri per presentarci in stazione" .
Lei si mise una mano in faccia per poi iniziare a ridere allegramente.
Controllai il telefono ore 13:15 balzai dalla sedia del giardinetto fuori l hotel.
"Amo porca troia porca abbiamo un quarto d'ora per sistemarci ed andare in stazione".
Lei scattò in aria e mi prese con furia la mano ed entrammo in albergo per prendere l'ascensore.
"AO SE DAMO NA MOSSA PORCO GIUDA".
il romanaccio usci dalla sua bocca cosi leggiadramente che una signora a fianco ci guardò pure male. L'ascensore si aprì e in fretta e furia entrammo e con velocità ci siamo fiondate in camera e li il panico.
Per i vestiti stavamo apposto ma i miei capelli avevano bisogno di una sistemata perciò ci passammo entrambe la piastra,sistemata al trucco e via di corsa per non prendere l ascensore scendemmo le scale modalità flash ed uscimmo fuori.
Mentre camminavamo per strada avevo lo stomaco in alta marea,stavo sudando e prendendo fuoco e benché fuori ci fossero 10*gradi stavo bruciando.
Il tempo stava volando e l'autoparlante stava annunciando l'arrivo di un IC proveniente da Torino porta nuova. Iniziai a camminare velocemente facendomi aria con le mie stesse mani.
"Amo stai tranquilla andrà tutto bene non preoccuparti ci sono io con te".
Ele mi prese entrambe le mani e mi sorrise. "amo,al massimo gli canto una canzone". Riprendemmo a ridere ed eccolo poi arrivare,il temissimo treno. Le porte si aprirono e non sapevo cosa o chi guardare quando da lontano notai una lunga chioma bionda ed accanto a lei un ragazzo con gli occhi azzurri..
"Amo sono loro" indicò Ele con il dito e iniziammo a dirigerci verso loro.
"Ciao ragazze come state" la bionda ci fece un sorriso ampio e ci abbracciò ad entrambe.
"io sono Debby e non vediamo l'ora di esplorare questo luogo".
Il Ragazzo castano posò la dua borsa e si presentò: "io sono Simone,ma chiamatemi Pimot".
"Non azzardarti a fare scherzi anche qui eh" Ele gli rispose subito scherzosamente. Il mio sguardo era fisso su un uomo moro e alto che si stava avvicinando piano a noi. Eccolo li,in tutto il suo splendore..finalmente era qui davanti a me.
La nebbiolina luccicava riflessa nella sua pallina del piercing.
Il mio cuore perse un battito.
Indossava una tuta nera e una cuffia rossa.
"Allora raga che si dice da queste parti? Sono Paolo piacere.Siete pronte a scatenare l'inferno?"
ci strinse le mani e ci presentammo a vicenda annuendo poi alla sua affermazione.
"Si ma prima andiamo a scatenarci nel cibo che ho una leggera fame" ribattee Debby sorridendo.
"Ehm,c'è qui vicino un Mc donald potremmo andare li" proposi.
"Questa ragazza gia mi piace Paul" sorrise Debby mentre facevo strada a tutti quanti per andare a pranzo.

.𝕻𝖔𝖎𝖘𝖔𝖓.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora