*QUESTO CAPITOLO CONTIENE LIGUAGGIO SESSUALE CON PARTI ESPLICITE E DETTAGLIATE.*
Restammo li tutta la notte,a parlare del più e del meno..e scambiarci di tanto in tanto baci dolci.
Mi chiese quale argomento mi appassionava del paranormale. Gli dissi che amavo i boschi e le storie di streghe. Lui mi accarezzava il viso con una delicatezza immensa.
Paolo prese il telefono dalle mani.
"domani tornerò a Cuneo,vorrei continuare a scriverti che fai,me lo lasci il numero?"
Gli presi il telefono dalle mani e salvai il mio numero tra i suoi contatti. Non so cosa sarebbe successo dopo che sarebbe tornato a casa,non so cosa saremmo diventati,se Debby sarebbe tornata nella sua vita.
Quella tristezza riapparve e volevo mollare tutto,dimenticare quello che c'era stato poche ore prima,volevo dimenticare lui.
"Ehy,cosa ti succede?" Paolo mi osservò accarezzandomi la schiena.
"E cosi domani te ne dovrai andare,ancora non ci credo come tutto questo sia potuto accadare,ma io non ti dimenticherò mai Paolo".
Mi baciò una spalla sorridendo.
"Se questo è un sogno,allora spero di non svegliarmi mai più."
Mi baciò la fronte, si appoggiò sul mio seno,e si addormentò pochi istanti dopo.
Restai li ad accarezzargli i capelli.
"Ti amo Paolo de matteis" gli sussurrai all'orecchio e vidi poi le prime luci dell'alba alla finestra.
Cedendo in fine, chiusi gli occhi anche io e mi addormentai.
Avevo perso la cognizione del tempo,mi svegliai di scatto. Paolo non c'era più e pensai che fosse partito senza salutarmi. Ero ancora nuda avvolta solo da una coperta trovata li per caso.
Mi rivestii,e notai sopra al tavolo degli attrezzi un bigliettino:
" RIESCI AD ESSERE BELLA PURE QUANDO DORMI,SONO ANDATO CON SIMO ED ELE A SCATTARE LE ULTIME FOTO PER IL VIDEO CHE USCIRÀ OGGI.
IL CAFFÈ È SUL TAVOLO LI AL BAR.
TUO P."
Arrossii,era cosi dolce.. oggi sarebbe tornato a Cuneo e non volevo pensarci.
Mi sedetti li al tavolo,bevendo il mio caffè. Stavo guardando i video delle nostre ultime indagini.
Erano uscite cose meravigliose.
Nonostante le condizioni climatiche,la stanchezza e tutto il susseguire di cose mi ero divertita molto e lo avrei rifatto altre milioni di volte.
"Buongiorno dormigliona,abbiamo fatto le ore piccole?" mi salutò ele con un bacio sulla guancia.
"molto ma molto piccole". gli risposi con una linguaccia.
Salutai anche simo che risalì poi al piano superiore per sistemare le ultime cose prima di partire.
Mi alzai dalla tavola,mettendo la tazza li al bancone quando sentii due mani cingermi la vita.
"Cacciatrice,pensavi fossi partito senza salutarti?"mi mordicchiò una guancia.
"Non ricordarmelo Paolo,grazie".
Mi tirò a se baciandomi,amavo quelle labbra..quel sapore di fumo che si mischiava con le nostre lingue.
"Ora vieni con me".
Mi prese per una mano e mi portò li alla casetta.
Iniziò a baciarmi,toccandomi ovunque,ed eccoci di nuovo qui al punto di partenza come questa notte.
Una tortura che non avrei smesso mai di patire.
Non riuscivamo a staccarci,eravamo come calamite.
Poco dopo era di nuovo sopra di me.
"Ti voglio".
Mi sbottonò i pantaloni e con velocità me li tolse assieme alle mutandine.
Si leccó due dita e prima che potesse toccarmi lo bloccai e con velocità mi ritrovai sopra di lui.
"No,oggi ti voglio io cacciatore di fantasmi "
gli dissi togliendogli la felpa.
"Mi piaci da impazzire"
mi mordicchiò il labbro.
Iniziai a lasciargli una scia di baci su tutto il corpo,lo sentivo irrigidirsi e questa cosa stava iniziando a piacermi. Alternai questi baci a dei movimenti lenti con la lingua,mentre con la mano stuzzicavo la sua erezione da sopra i pantaloni che lentamente gli stavo sfilando.
"chissà se questo M1,vorrà comunicare con me".
Lui sorrise con malizia e gli abbassai completamente i boxer.
Amavo come mi guardava,i suoi occhi scuri e profondi mi mandavano fuori di testa.
Cosi senza staccare gli occhi dal suo sguardo glielo presi in bocca iniziando a praticare del sesso orale.
La sua erezione cresceva all'interno della mia bocca,e amavo dargli piacere. Leccai tutta la sua lunghezza,stuzzicandogli con le dita la punta sensibile del suo membro
"Sei meravigliosa".
Dalla sua bocca uscirono dei gemiti sempre più forti e io mi stavo godendo quel momento tutto mio.Spinsi la mia bocca fino in fondo e li,impazii quando le sue mani avvolsero la mia testa spingendomi ancora più in fondo.
"Ti voglio."
le sue parole strozzate dagli ansimi erano cosi soffocate che lì,persi totalmente il controllo e aumentai il movimento della mia bocca fino a quando sentii un liquido caldo scendermi lungo la gola.
"Tu,tu sei la mia dannazzione".
Si alzò,e alzò anche me prendendomi sulle braccia.
Mi poggiò sopra il tavolino divaricandomi le gambe.
"Non voglio che nessun altro ti veda come ti sto vedendo io. Promettimi che sarai sempre Mia"
Non feci in tempo a rispondere che mi penetró con velocità facendomi sussultare.
Mi prese completamente e in ogni suo movimento mi sentivo sua sempre di più.
"Saró sempre Tua Paolo".
Inarcai il bacino ansimando mentre la sua mano cingeva il mio collo stringendolo.
"Dillo ancora"
"Sarò sempre tua".
I movimenti ora erano lenti e dolci.
I nostri gemiti risuonavano nella stanza raggiungendo l'apice del piacere.
Lui si tolse da me,e poi mi baciò la fronte volevo che non finisse mai questa sensazione.
Ci rivestimmo,lui mi dette un bacio sulla fronte.
"Vado a preparare le cose,è il momento di tornarmene a casa,non mi dimenticherò mai di te,che mi hai stravolto la vita e preso un pezzo di cuore".
Lo abbracciai forte a me,non avrei mai voluto staccarmi da quelle braccia,che erano diventate il mio posto sicuro.
Lo accompagnai fuori dalla casetta,mi accesi una sigaretta mentre lui si dirigeva all'ascensore per salire in camera e prendere le valigie.
Ed eccoci arrivati alla stazione,dove tutto era iniziato,avevo salutato Ele che aveva preso il treno 10 minuti prima.
Stavo a pezzi,non volevo lasciarlo ma sapevo che la sua vita era anche questa.
Simone mi abbracciò ringraziandomi,e io feci altrettanto.
La campanellina iniziò a suonare,una fitta allo stomaco mi colpì nel profondo.
Avrei voluto sprofondare nel pianto.
Il treno stava rallentando.
Mi mise al dito uno dei suoi grandi anelli con una croce templare.
in quel momento in prenda alla confusione e al dolore non capivo cosa stesse facendo.
"Ti ricordi quella famosa domanda che mi facesti quella sera tardi nella veranda?"
Annui con le lacrime agli occhi.
"Ecco,questa è la vita che voglio.. ma con te,che da oggi farai parte del mio mondo".
mi allungò la mano,incitandomi a salire con lui sul treno.
E io li,seguì solamente il cuore.
Lo baciai sulle labbra e lo seguii nel treno. Avevo lasciato tutte le mie cose nell'hotel,avevo il telefono al 3%,ma non mi importava.Il treno partì e sedemmo vicini.
"Benvenuta nel Pit".
Emozionata abbracciai entrambi che in cosi poco erano diventati come una famiglia per me.
Ero partita con un sogno,e questo sogno si era tramutato nel mio futuro destino e io volevo inseguirlo ma insieme a lui.
*QUELLA STESSA SERA*
"Simo accendi la telecamera ho voglia di sganciare nuove bombe" paolo era carichissimo
Eravamo in un bosco dove alcuni abitanti del luogo,avevano avvistato delle vecchie rovine di resti di antichi rituali.
"Ehi cacciatrice,accendi questo strumento e scateniamo il panico"
"non vedo l'ora darling". Sorrisi.
E voi? voi siete pronti a scatenare l'inferno?
Restate connessi.—-> SOON.
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.𝕻𝖔𝖎𝖘𝖔𝖓.
Teen FictionIl destino non è una questione di fortuna,è una questione di scelte. Non è una cosa da aspettarsi, è una cosa da raggiungere.