*IN QUESTO CAPITOLO VERRANNO DESCRITTE SCENE A SFONDO SESSUALE MOLTO ESPLICITE,VI HO AVVISATO*
"Cosa vuoi"
Paolo mi guardò,sapevo che era nervoso per questa cosa avvenuta poco fa con Debby.
"Sapere come stai" risposi.
Lui strinse le mani a pugno,e non mi dette neanche una risposta.
Volevo mantenere la calma,ma la voglia di prenderlo a schiaffi era tanta.
Mi baci,mi stravogli la vita e poi mi tratti di merda è no caro Paolo,questo non te lo permetto.
"Devo accenderti l'm1 per comunicare oppure ti degni di rispondermi".
"Lasciami stare,non sai niente.Stanne fuori non è cosa che ti riguarda".
Gli andai di scontro a viso aperto e questa volta tirai fuori quel coraggio che da tempo mi mancava.
"Senti,mi dispiace per questa situazione ma io cosa posso fare,cosa ti ho fatto? Le cose non andavano più con lei? pazienza. Non era la donna per te"
Lui mi fissò senza dire una parola.
"Non sono nessuno,e per te figuriamoci se lo sarò mai,ma se c'è una cosa che ho imparato è che il dolore esige di essere vissuto..è vero,ti strazia..ti devasta.. E so come puoi sentirti. Ma alla fine ti rialzi sempre. Mi sono appassionata ai vostri video non solo per i contenuti,ma perché in te ho sempre trovato un punto di riferimento,un ragazzo con tanta determinazione ma con un anima bella e con tanto,tanto amore da dare. In questi giorni ho capito tante cose e una di queste è che voglio far parte di questo mondo anche io,perché mi hai stravolto totalmente la vita e il cuore Paolo e per quanto male faccia, io ho bisogno di questo."
Gli accarezzai le mani fredde con dolcezza,e in un istante le sue labbra premettero contro le mie.
"Resta"
Mi baciò ancora.
"Ho bisogno di te"
Mi tirò a se, premette la bocca sulla
mia, cercando un varco con la lingua.
Mi baciò come se fosse l'ultima occasione,come se morisse dalla voglia di assaggiare le mie labbra.
Anch'io morivo dalla voglia di farlo con le sue.
Ansimai leggermente,le sue mani iniziarono ad accarezzarmi,e mi sfilò con foga la felpa.
Sentì la sua erezione crescere sempre di più.
"Ho bisogno di te"
"Sono qui"
Aderì con il corpo al mio e mi fece scivolare una mano sotto la canotta, spostando il reggiseno in modo da poter avere
accesso alla pelle nuda.
Poi con le dita pizzicò e tirò il capezzolo, che si induriva.
Ansimai quando la sua bocca si posò sul mio collo, succhiandolo e mordicchiando. Inarcandomi, gli appoggiai la testa sulla spalla e premetti contro la sua erezione.
"P-Paolo"
Mi baciò ancora,e con una mano scese fino alla zip dei miei pantaloni sbottonandomeli.
Le sue dita abili si posarono sul mio sesso.
Due affondarono all'interno, mentre il pollice stuzzicava le parti più sensibili.
Con le sue braccia possenti, mi fece inarcare ulteriormente.
Affondò le dita sempre di più finché non urlai chiudendo gli occhi, mentre venivo travolta dagli spasmi che annunciavano l'orgasmo.
Avvicinai il viso al suo e mi fermai a un centimetro dalla sua bocca. Si passò la lingua sulle labbra,preparandosi a quel primo contatto.
Io glielo negai. Mi limitai a baciarlo sull'angolo della bocca. Mi spostai sulla guancia e la sfiorai con il mento,poi leccai e mordicchiai il lobo dell'orecchio.
Mi prese per i fianchi e dopo avermi tolto i pantalonimi infilò nuovamete le dita nel tanga,abbassandolo senza tanti complimenti. Sussultai nel sentire le mie parti intime esposte all'aria.
Mi divaricò le gambe, osservò il mio sesso bagnato e voglioso e grugni. Sfiorò con un dito la zona umida. Un gemito mi sfuggì dalle labbra quando mi fece scivolare
il dito sulla coscia, facendo vibrare le mie terminazioni nervose.
I suoi occhi incontrarono i miei. Avvicinò la sua bocca all'ingresso della mia intimità e iniziò a leccarmi.
Impazzìì
Iniziò a leccarmi completamente come se volesse esplorarmi,con movimenti circolari di lingua stuzzicava il mio clitoride mentre con le dita aveva ripreso a penetrarmi. Era una tortura.Si rialzò leccandosi le dita e avvicinandosi alle mie labbra mi baciò.
"voglio entrarti dentro. Voglio farti mia,lo voglio fin dal primo giorno"
Abbasso i pantaloni e i boxer con foga,baciandomi entrambi i seni.
Si mise in posizione e spinse dentro solo la punta del pene.Io mi inarcai, volevo di più, ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lui,dentro me cosi tanto.
"Guardami,non togliermi quei occhi di dosso,sono cosi belli,tu sei cosi bella"
Lo guardai mentre affondava un centimetro dopo l'altro, in una tortura deliziosa.
Il mio sesso era teso intorno al suo membro, la sua erezione mi faceva sentire piena al limite delle mie capacità.
Gemetti, lasciando cadere la testa all'indietro. Non riuscii più a guardare mentre spingeva dentro l'ultimo centimtro.
Era già così in profondità.
"Cacciatrice"
sussurrò, la sua voce carica di passione.
A quel punto non c'erano più Gloria o Paolo:eravamo un corpo unico. Solo noi due.
Stavo toccando il cielo con un dito,in quel momento capii di sentirmi sua totalmente,che io volevo quel ragazzo,quella sofferenza era sparita,e mi stavo godendo ogni secondo insieme a lui. C'era adrenalina nei nostri respiri,c'era voglia di scoprirci ed esplorare ogni centimentro di corpo. C'era una carica di energia pura,come l'inizio di ogni indagine.
Lo cinsi con le braccia e con le gambe,aggrappandomi a lui mentre mi penetrava.
Mi accarezzava,mi stuzzicava di tanto in tanto il clitoride con le dita,e io bruciavo..bruciavo ad ogni suo tocco. Non mi sentivo più le gambe stavo per arrivare al culmine del piacere.
"Paolo non ce la faccio più" gemetti con forza
Mi dette due spinte con velocità e venni subito e poco dopo lui,uscendo da me.
Si spostò da me,e io restai li immobile a fissarlo.
Pensai,ora se ne va e io resterò qui come una cogliona dopo avergli detto tutto cio che provavo per lui,dopo essermi concessa totalmente a lui.
Si accese una sigaretta offrendomene poi una,e restammo li abbracciati a fumare mentre fuori iniziò a piovere.
STAI LEGGENDO
.𝕻𝖔𝖎𝖘𝖔𝖓.
Teen FictionIl destino non è una questione di fortuna,è una questione di scelte. Non è una cosa da aspettarsi, è una cosa da raggiungere.