Clothes of Normally

Capitolo 1

Viktor Krum si stava appena preparando per una meritata notte di sonno, quando le prime urla echeggiarono in lontananza. Lui e i suoi compagni di squadra sono caduti giù dal letto mentre si precipitavano fuori dalla tenda per vedere cosa stava succedendo.

Le urla si fecero più forti e luci colorate attraversarono il cielo come razzi. Viktor e i suoi compagni di squadra hanno guardato mentre le persone correvano per salvarsi la vita, alcune occasionalmente cadevano a causa di incidenti o venivano colpite da un incantesimo. Figure ammantate che indossavano maschere correvano in giro, aggiungendo allegramente benzina al fuoco caotico.

All'improvviso, una luce rossa passò davanti a Viktor, seguita da un grido di dolore. Uno dei suoi compagni di squadra, Nikolai, era caduto a terra, afferrandogli il braccio destro in agonia, un incantesimo che rompeva le ossa. I Mangiamorte stavano attaccando il campeggio degli atleti.

Viktor fu costretto a ignorare le urla di Nikolai mentre una raffica di incantesimi iniziava a dispiegarsi. Lanciava incantesimi dopo incantesimi, senza curarsi di quali fossero al limite dell'illegalità o meno. Ora venivano lanciate maledizioni mortali e altri incantesimi letali e, con totale orrore e indignazione del cercatore, aveva visto almeno un giocatore, bulgaro e irlandese, essere colpito da queste maledizioni mortali e vedersi spazzare via la vita.

Viktor non sapeva per quanto tempo aveva combattuto, ma una combinazione di muscoli stanchi per una partita di Quidditch giocata duramente che non aveva tempo per riprendersi, oltre a combattere letteralmente per la propria vita, significava che l'esaurimento era su di lui relativamente rapidamente. Adesso aveva tre di quei dannati bastardi che gli lanciavano incantesimi. Nel suo stato attuale, Viktor era sulla difensiva, evocando scudi per proteggersi o allontanandosi dagli incantesimi.

Un pensiero gli balenò nella mente. Stanotte sarebbe morto. Non avrebbe mai più giocato a Quidditch, non avrebbe finito gli studi e non avrebbe mai più rivisto la sua famiglia. Ma... è riuscito a catturare il boccino per il suo paese, così ha potuto, almeno, trarre conforto da questo mentre emetteva il suo ultimo respiro, mentre si abbassava per evitare quella che si è rivelata una maledizione che ribolle il sangue...

"Krum! Stai giù!"

Una voce forte mise improvvisamente un freno ai suoi pensieri disperati. Viktor non poté fare a meno di rimanere giù (non che non volesse, dopotutto era esausto) mentre la stessa voce gridava un incantesimo, tre volte.

"Diffindo!"

C'erano lampi verdi, schizzi e grida di dolore. Victor alzò lo sguardo. Vide gli stessi tre Mangiamorte, quelli che per poco non lo avevano ucciso, distesi a terra. A uno mancava la mano della bacchetta e la fonte delle grida, un altro era stato scalpato e disteso a terra, contorcendosi; e il terzo immobile, esanime sull'erba in una pozza di sangue. Se non fosse stato per la stanchezza, il cercatore era sicuro che avrebbe vomitato.

Dei passi corsero verso di lui. Un paio di gambe ricoperte di jeans e scarpe da ginnastica entrarono nel suo campo visivo.

"Aspetta, che cene andiamo da qui."

Viktor non disse nulla mentre si lasciava sollevare da terra, il braccio appoggiato su un paio di spalle. Non si accorse che i Mangiamorte rimasti che avevano attaccato il campo dei giocatori erano fuggiti, lasciandosi alle spalle i morti ei feriti. Neanche i suoi compagni di squadra gli sono mai passati per la mente, gli istinti di sopravvivenza annebbiano tutte le emozioni superficiali (in confronto).

Sentì solo le sue gambe camminare a malapena, mentre lui e il suo soccorritore attraversavano gli accampamenti in fiamme, le urla e l'occasionale incantesimo che punteggiava la notte. Viktor registrò vagamente che erano entrati nei boschi che circondavano i campeggi. I contorni sfocati e scarsamente illuminati di alberi, rami e radici sfilarono davanti alla sua vista mentre viaggiavano più in profondità, lontano dalle urla e dal caos.