Mental breakdown ☽

21/11/21

Solitudine. Era un po' che volevo scrivere a riguardo. La solitudine ha due facce:
solitudine scelta e solitudine indotta.
Scegliere di stare da soli, di pensare e di non avere contatti con altre persone per un po' di tempo può rendere più felici, saggi e renderci più capaci di risolvere i piccoli e grandi problemi della vita.
Chi è invece indotto a stare da solo non riesce ad avere un rapporto con gli altri, si trova scomodo e a disagio.
Oggi ho provato proprio quest'ultima sensazione e ho pianto, molto più del solito.
Piangere fa bene a volte, è liberatorio; avevo accumulato troppa solitudine indotta, senza che nessuno se ne accorgesse però, avevo cominciato a stare male con i miei amici, a volermi chiudere in me stessa e a non voler socializzare. E la cosa va avanti da varie settimane. Oggi mi sono liberata piangendo a singhiozzi, senza riuscire a smettere, con i lacrimoni, gli occhi rossi e il moccio da asciugare dal naso. Ogni tanto va così, bisogna buttare fuori tutte le emozioni negative tramite le lacrime. Trovarsi di sabato sera chiusa in casa, nella propria stanza, mentre sono tutti fuori a divertirsi e nessuno ti considera è triste.
Spesso provo la solitudine scelta, scelgo di stare sola perché non voglio il casino, voglio il mio posto sicuro con la mia serie preferita. Eppure oggi non è stato così e sono stata davvero male.
Poi mi sono ricordata di tutti i gesti che fanno i miei amici per me e ho giustificato la loro scelta di non uscire con me, mi sono resa conto che era giusto così.
Ciò non toglie che continui a sentirmi a disagio con gli altri miei coetanei, con i miei "simili" e so che ciò è anche dovuto alla maschera da dura e forte tipa che se ne frega di tutto e tutti, con l'autostima. Questa autostima ha però degli alti e bassi, ora è molto bassa e non è un bel periodo. Ma passerà. Sì perché ogni brutto periodo passa e tornerò a sorridere davvero e smettere di fingere. Nel frattempo però continuerò a fingere.