Lilian tornò di corsa a casa, non si voltò mai, nemmeno per un momento. Se l'avesse fatto, sarebbe stata perduta per sempre. Lo sapeva e si odiava per questo. Era successo qualcosa quando Jack, o meglio l'Ombra di Jack O'Lantern, l'aveva baciata per sugellare il patto. Qualcosa in fondo al suo cuore si era agitato. Era come se qualcuno si fosse stiracchiato e avesse aperto gli occhi. Lo percepiva intensamente dentro di sé.
Sbatté la porta di casa e con passi frettolosi e pesanti raggiunse la cucina. Tempo di togliersi il cappotto non c'era. Il patto era stato stipulato e ora lei gli apparteneva finché non gli avesse dato quello che voleva.
- Che succede? – domandò Anneloth vedendo il volto stravolto della sorella. Poteva avercela con lei, ma in fondo al suo cuore, Anneloth, sapeva che la colpa della morte della madre non era da imputare a sua sorella Lillian. L'aveva fatto per troppo tempo, ma aveva sempre avuto paura di ammettere di aver sbagliato, di aver portato rancore per così tanto che adesso non sapeva come fare per tornare indietro. Guardava sua sorella lavare i fiori e le radici della pianta e pestarli insieme in un mortaio. Dell'alcool era stato messo a scaldare in un'ampolla e appena Lilian ebbe finito di ridurre in polvere le radici e i fiori, ce li versò dentro.
- Ci vorrà un'ora prima che il distillato diventi verdolino e trasparente. Darai ad Ivanhoe tutta l'ampolla. Nel giro di mezza giornata si sveglierà e la febbre sarà scesa. – disse Lilian esausta alla sorella.
- Tu dove stai andando? – le domandò con fare inquisitorio Anneloth, vedendo che sua sorella stava nuovamente uscendo.
- Rinnovo le protezioni intorno alla casa. Poi non so. Tu resta qua dentro e non uscire fino a che la festa di Halloween non sarà passata. È l'unico modo che avete di salvarvi. – commentò con le lacrime agli occhi Lilian.
- Che è successo là fuori, Lilian!? Non tenermi all'oscuro! – le urlò dietro Anneloth.
Lilian abbandonò la maniglia della porta e si avvicinò alla sorella, stringendola in un abbraccio, tanto improvviso, che l'altra rimase immobile qualche momento prima di corrisponderlo.
Anneloth era spiazzata, erano anni che loro due non si abbracciavano. Ci mise un attimo a capire che la sorella stava piangendo e quando il suo corpo fu scosso dai singhiozzi, ormai incontenibili, fece l'unica cosa che potesse fare: ricambiò l'abbraccio.
Lilian sentì le braccia di Anneloth stringerla a sé. Le era mancata sua sorella e ora che forse l'aveva ritrovata, la stava per perdere definitivamente. Lucifero non avrebbe avuto pietà per lei. Le regole erano chiare: chiunque avesse aiutato Jack O'Lantern sarebbe morto. Non c'erano sconti applicabili.
- Perché stai piangendo? Che ti è successo là fuori? –
- Per tornare ho dovuto stringere un patto con Jack O'Lantern. Lui mi ha trovata e intrappolata. Mi ha dato la possibilità di salvare Ivanhoe purché io torni da lui e lo aiuti a sistemare i suoi affari con Lucifero. – singhiozzò Lilian.
- Perché tu sei l'unica che può chiamarlo, vero? – sospirò Anneloth.
- Esatto. –
- Non uscire da qui. Non può entrare qua dentro. Nulla di malvagio può farlo se non invitato da te. – disse Anneloh.
- Il patto è stato suggellato. Lui potrà entrare. Mi ha... - Lilian non finì la frase. Ci era appena arrivata a quello che le aveva fatto Jack attraverso il bacio. L'aveva marchiata. Aveva marchiato la sua anima, in profondità. Ora lei apparteneva a entrambi, Lucifero e Jack. Due nemici mortali che erano costantemente in guerra da quando Jack aveva messo nel sacco il Vecchio Angelo.
- Ti ha marchiata? – chiese Anneloth in un sussurrò.
- Sì. – ammise Lilian.
- Devi assolutamente aumentare le difese e poi invocare Lui. Spiegagli quello che è successo. Hai il suo marchio, per la miseria! Saprà come sistemare le cose! – continuò Anneloth che ormai non aveva più alcun freno. Nessuno la fermava più quando entrava nel panico. Non era cambiato nulla da quando erano ragazze che ancora si volevano bene e la loro madre era presente.
- Non posso. Non qui. Vi metterei in pericolo. A qualcuno potrebbe venire in mente di fare uno scambio per la mia vita e io non posso permetterglielo. Devo andarmene. Mi daranno entrambi la caccia e io non so chi dei due temere di più. Di' a Ivanhoe che gli ho voluto bene. – disse Lilian ancora con gli occhi gonfi e lucidi di lacrime che scendevano copiose lungo le sue guance. Abbracciò forte sua sorella Anneloth e poi imboccò la porta di casa, borbottando parole in una lingua che ormai nessuno parlava più. Una pioggia di minuscole scintille verdi e bianche avvolse la casa per alcuni secondi e il vento cambiò, si fece più dolce e caldo, l'aria si riempì di un delicato profumo di fiori e mosto selvatico. Appena Lilian uscì dal vialetto e raggiunse la strada, il freddo tornò a fare da padrone e quel breve istante quasi primaverile scomparve come in un sogno.
Lei era da sola in mezzo alla strada in attesa di veder comparire l'Ombra, pronta ad essere reclamata da quello che un tempo era Jack O'Lantern, un uomo crudele e malvagio che era riuscito a mettere nel sacco il Re degli Inferi.
Lui non si fece attendere e uscì dall'ombra del bosco era l'impronta dell'uomo che fu in vita, vagabondo e ramingo perché né l'Inferno né il Paradiso l'avevano accolto. L'unico modo che aveva per trovare la pace dopo la morte era riavere un corpo e fare ammenda dei suoi errori. Solo così le porte di uno dei due regni si sarebbero aperti per lui quando la vita l'avrebbe abbandonato e ora aveva trovato qualcuno abbastanza forte da poter lottare con lui per far ragionare quel Vecchio Angelo Caduto, testardo e vendicativo. L'unica strega con un potere talmente grande da far addirittura inginocchiare Lucifero stesso.
- Sei di parola, strega! – esclamò l'Ombra.
- Ho un nome: Lilian O'Hagen! – rispose la ragazza stringendosi di più il cappotto addosso.
- Lilian, un nome così bello per una donna così bella. Passeremo due giorni splendidi insieme. – disse Jack con un ghigno sulla faccia, la voce appena un sussurro nel vento, eppure forte e chiaro per Lilian. Talmente chiaro e carico di calore che si sentì debole contro di lui.
- Due giorni? – chiese quasi gemendo.
- Sì. Due giorni. Non sono il bruto che Lui continua a professare. Sono solo disperato. Ho bisogno del tuo aiuto Lilian che tu lo voglia o meno. Verrai con me e ti convincerò che il vero mostro tra noi due è solo il Re dei Demoni. –
Lilian spalancò gli occhi. Sentiva la verità in quelle parole. Le anime parlavano e l'Ombra non era che l'anima di Jack costretta a vagare sulla terra per l'eternità, come punizione per i patti strappati a Lucifero. Lei non temeva il Re dei Demoni. Lo aveva toccato, per la miseria! Lui l'aveva marchiata, le aveva donato poteri che ancora adesso non comprendeva. Quando evocava i Demoni per avere informazioni o per riportare l'ordine nel mondo soprannaturale, loro obbedivano. Nessuno, dal più piccolo al più grande, aveva mai messo in dubbio il suo comando. Non mentivano. I morti non potevano mentire. E allora perché voleva credere che Jack le stesse mentendo?
- So che sai che quello che ti sto dicendo è la verità. – le sussurrò lui, facendosi sempre più vicino e sempre più corporeo.
- Vorrei non crederti, però. – ammise Lilian senza peli sulla lingua. Non aveva senso mentirgli. Non dovevano andare d'amore e d'accordo, ma se volevano sopravvivere entrambi, o meglio se lei avesse voluto sopravvivere, sarebbe stato meglio sapere tutto ed essere chiari. Niente informazioni taciute.
- Mi dirai tutto, Jack. Altrimenti non ti aiuterò. Patto o non patto. – gli disse con voce ferma.
L'alba all'orizzonte stava spuntando tingendo il cielo autunnale di tonalità di rosa e arancio. L'aria però era fredda, quanto in inverno e anche il cuore di Lilian si gelò quando vide la forma diurna di Jack.
- Come vuoi, Lilian. – disse l'uomo davanti a lei. Un uomo alto, dai capelli color rosso tiziano leggermente ricci. Occhi verde scuro, furbi e, purtroppo per lei, sinceri.
Lui tese la sua mano grande e ruvida verso di lei e sotto i primi raggi di sole, si strinsero la mano rinnovando così il patto che li avrebbe portati oltre ogni loro aspettativa.
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La seconda vita di Jack O'Lantern
ParanormalLilian sapeva che nei giorni vicini ad Halloween doveva farsi vedere il meno possibile in giro. Lei era l'ultima discendente delle streghe irlandesi, le quali temevano Jack O'Lantern. Ma il disperato bisogno di alcune piante medicinali per curare su...