Capitolo 4

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Una volta sola in casa, Ophelia si chiuse in quella che, ormai, poteva definire camera sua e si mise a sedere ai piedi del letto; in un primo momento guardò intorno a sé, accorgendosi di quanto era strano tornare a dormire nella stanza che l'aveva ospitata da piccola, quando trascorreva le giornate dalla sua prozia, mentre i suoi genitori lavoravano.
Ricordò di quando faceva il pisolino pomeridiano e, ai tempi, tutto le sembrava così grande, tranne il letto che condivideva sempre con Eric, il suo migliore amico, quel pensiero la fece sorridere teneramente; istintivamente scivolò fino al lato in cui Eric era solito addormentarsi: inspirò a pieni polmoni, come se volesse sentire il suo odore.
"Che scema, è ovvio che non ci sia più. Sono passati moltissimi anni".
Nonostante ciò restò lì ferma e si lasciò trasportare dai ricordi: le tornarono in mente quelle calde mattinate d'estate, passate a giocare instancabilmente a nascondino, a rincorrersi e a dondolarsi sull'altalena, poi il pranzo e di come lei desse buona parte delle sue verdure a Eric, perché a lui piacevano molto, Ophelia invece le detestava. Ogni particolare era ancora così vivido nella sua mente, persino piccole cose come lavarsi le mani insieme: Eric provava a fare le bolle di sapone con le mani solo per vedere la sorpresa di lei quando ci riusciva, in quel momento sfoggiava un sorriso di compiacimento.
Però, il momento del pisolino era, forse, la parte della giornata che più preferiva, Ophelia si sdraiava su un fianco e Eric faceva lo stesso, in modo che anche mentre dormivano potevano stare uno di fronte all'altro; lei lo cercava, non lasciava che il sonno avesse totalmente la meglio, finché non sentiva la mano di Eric chiudersi nella propria.
Ophelia guardò la sua mano ed era vuota, provò un grande senso di malinconia per quei bei momenti.
"Era tutto così semplice da bambini" e mentre formulava questo pensiero si accorse di quanto la sua vita era cambiata, fu un po' come analizzarsi da fuori e realizzare situazioni a cui non aveva dato importanza, perché le stava vivendo in prima persona.
Ophelia si alzò e si domandò come stesse Eric, ricordava l'ultima volta che si erano visti e avevano litigato pesantemente, si erano detti delle cose dettate dalla rabbia, dalla frustrazione, lui affermò di non averla mai voluta incontrare, dopo che lei gli aveva detto di odiarlo con tutta l'anima.
"Sembra passato un secolo ", ora le cose erano diverse. Molto diverse.

••NdACiao caro/a lettore/lettrice ☺️Grazie anche oggi per essere qui e aver dedicato un po' del tuo tempo a questo nuovo capitolo 🙏🏻🦄 spero ti sia piaciuto e, se lo vorrai, ci rivediamo tra una settimana 🥰🌸

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NdA
Ciao caro/a lettore/lettrice ☺️
Grazie anche oggi per essere qui e aver dedicato un po' del tuo tempo a questo nuovo capitolo 🙏🏻🦄 spero ti sia piaciuto e, se lo vorrai, ci rivediamo tra una settimana 🥰🌸

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