Da quando sono qui la mia vita è diventata come se fossi perennemente su una ruota panoramica: certi momenti posso toccare il cielo con un dito e sentirmi leggera come una piuma; ma poi cado giù nel buio, come se la luce non ci fosse mai stata.
Il momento più doloroso non è l'atterraggio, no.
Il momento più doloroso è cercare la forza di alzarti per ritornare in alto ad essere felice.
Quello, si proprio quello è il momento in cui vorrei restare nel buio per sempre.
Ma poi compare un angelo, che mi porge la mano e mi tira fuori, che mi sussurra in sogno cinque banali parole ormai tatuare nella mente.
Ma io ci credo a quelle cinque parole, non voglio che qualcuno ancora soffri per il mio dolore.
Quindi quale migliore soluzione se non fingere di essere forte?
Oh, in quello sono una professionista, nessuno mi batte.
Fingere è il mio pezzo forte, è l'unica cosa che so fare quando le cose vanno male.
Ma quando vanno bene, purtroppo, rovino tutto con il male.
Perché no, io non sono soddisfatta se tutto nella mia vita non va storto, se non allontano le persone.
Non sono completa se non resto sola ad uccidermi con i miei demoni.
Allontanare le persone è un'altra mia specialità.
Dire le cose più crudeli in faccia alle persone a cui tengo solo per la paura di essere vista come sono in realtà, è un'arte che solo io comprendo alla perfezione.
Chi meglio di me rifiuta un amore?
Chi meglio di me disprezza le imperfezioni delle proprie amiche?
Chi meglio di me chiude una porta in faccia alle persone che chiedono della mia salute, della mia felicità?
Chi meglio di me?
Nessuno.
Ed è per questo che ora sono qui, seduta su un divanetto di un bar qualunque, senza aver dato notizie di me a mia madre da almeno sei ore.
Sono uscita stamattina con la curiosità di scoprire cosa nasconde questa città, e ora sono finita in un casuale vortice di rimorsi da me creato.
Mi rovino da sola.
Creo i miei problemi da sola.
Faccio tutto da sola.
Tranne essere felice.
E a questo pensiero vorrei spappolare il mio inutile cervello.
Cosa ho che non va?
Tutto.
Vorrei sapere quando sarà il mio turno di essere libera, leggera, felice.
Ora come ora mi sento il cuore più pesante di un elefante obeso, ed è straziante.
In questo bar ci sono si o no tre persone in croce, tutte adulte e senza un briciolo di felicità in viso, come me in pratica.
Le mie cuffiette trasmettono dal telefono 'When i look at you' di Miley Cyrus, canzone molto azzeccata per il mio umore devo dire.
L'unica cosa che riesco a fare in questo momento è guardare il vuoto con i miei occhi spenti e avvolgere con le mie striminzite mani una tazza ormai fredda di tè la quale non ha mai raggiunto le mie labbra.
L'isolamento dicono che è una malattia, un mostro che ti divora dall'interno fino a farti diventare invisibile.
Io non la penso così, penso invece che l'isolamento sia pace per se stessi, calma dentro e intorno a se, una sorta di camomilla per l'anima, perché stare da soli a volte è molto meglio della compagnia sbagliata; e visto che io la compagnia non c'è l'ho proprio, devo fare meno fatica per allontanarmi dalla realtà.
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Just The Way You Are
RomanceSe qualcuno dovesse descrivere Mallory Chase in una parola, sarebbe di sicuro 'luce'. Lei in effetti si sentiva tale, poiché amava brillare in mezzo alla gente con i suoi occhioni verdi e il suo magnetico sorriso. Per i suoi cari lei era la luce più...