cioccolata calda

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Ero in biblioteca per cercare un libro per la ricerca di storia assegnata dalla professoressa più stronza di tutto l'istituto.

N, o, p, q, r, ecco quello che stavo cercando, il libro sulla rivoluzione russa, una noia mortale, mi sedetti ad un tavolo e iniziai a prendere più appunti possibili, se non volevo venire bocciato dovevo cominciare ad impegnarmi seriamente.

La tranquillità e la calma dominavano in quel luogo, il silenzio ogni tanto veniva spezzato da sussurri di persone che si confrontavano tra loro, amavo studiare in luoghi del genere.

Il tempo scorreva lentamente, il libro sembrava essere solo all'inizio e dopo qualche tentativo disperato di continuare a studiare decisi che era inutile provarci, il risultato sarebbe stato lo stesso, mi alzai dalla sedia sbadigliando, mi stiracchiai e presi il libro in mano e andai dalla bibliotecaria per chiedere di poterlo portare a casa.

A passo lento mi diressi al bancone ma andai a sbattere contro qualcosa, o per meglio dire qualcuno <<scusami>> dissi, ma quando alzai la testa vidi un viso famigliare <<Suna?>> chiesi <<sembra che il destino ci voglia far incontrare>> <<evidentemente il destino ha le idee un po' confuse>> <<va all'inferno 'Samu>> <<ci vediamo là allora>> <<se è un appuntamento accetto>> sorrisi senza farmi notare, lo superai ma mi bloccai e parlai ancor prima di ragionare <<Suna non è che ti andrebbe di venire a fare una passeggiata con me?>> il ragazzo appoggiò il mento sopra la spalla e poi si girò completamente verso di me <<cos'è 'Samu, non riesci a starmi lontano?>> <<guarda che non sei obbligato ad accettare>> dissi facendo un passo indietro <<ovviamente accetto>> <<vado un attimo dalla bibliotecaria e arrivo>> sorrisi andando verso la donna anziana.

Uscimmo dalla biblioteca e il gelo invernale ci colpì in pieno viso, il vento vorticava tra i capelli di Rintarō e mi incantai a guardarlo, era davvero bellissimo, con il naso e le guance arrossate e il sorriso sulle labbra.

Entrammo in un bar dopo qualche minuto di camminata.

<<Sei un tipo freddoloso vero Osamu?>> <<odio il freddo>> <<l'avevo capito>> sorrise dolcemente, spoiler il mio cuore non resse piango.

Ci sedemmo in un tavolo abbastanza isolato che era vicino alla finestra, iniziammo a parlare del più e del meno, e lo ascoltai parlare delle sue passioni era l'unico momento in cui nei suoi occhi assonnati compariva una punta di luce e felicità, era davvero bello.

Arrivò il cameriere e prese le nostre ordinazioni, una cioccolata calda, un cappuccino e due cheesecake una al cioccolato e l'altra al pistacchio.

<<Ti piace così tanto la cioccolata calda?>> chiesi quando ricevemmo il nostro ordine e gli occhi del ragazzo di fronte a me si illuminarono davanti a quella bevanda bollente, <<sì, è per questo che amo l'inverno>> spalancai gli occhi mentre tagliavo la mia fetta di torta <<come fa a piacerti l'inverno?>> <<perché a te non piace?>> chiese Suna mentre un pezzetto di pistacchio per poco non gli andò di traverso, <<no per niente cosa c'è di bello?>> <<come come c'è di bello? C'è il Natale, la cioccolata calda, il piumone e...>> il ragazzo si bloccò guardando fuori dalla finestra <<...la neve>> <<'Samu fuori nevica!>> quasi urlò dalla felicità addentando un pezzo del dolce.

Guardai fuori dall'edificio e poi il ragazzo davanti a me, era davvero uno spettacolo mozzafiato.

Finimmo di mangiare e bere e andammo a pagare, il moro mi prese per un polso e mi trascinò fuori, voleva assolutamente stare sotto la neve perché come diceva lui è una cosa magica.

𝒊𝒏𝒔𝒕𝒂𝒈𝒓𝒂𝒎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora