epilogo

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Ero seduto tranquillamente in pullman ad ascoltare la musica quando sentii qualcuno avvicinarsi e levarmi la cuffietta destra, mi girai per tirare un pugno a chiunque avesse osato togliermi l'auricolare dall'orecchio per poi sedersi vicino a me.

Mi voltai, ma l'unica cosa che vidi erano due occhi che ormai, conoscevo alla perfezione.

<<Britney Spears?>> mi domandò

<<Qualche problema?>>

<<Credevo fossi il tipo da Green Day e My Chemical Romance>>

<<Non ti ho mai detto di non essere fan di Britney Spears>>

Lui si bloccò per un attimo e mi guardò.

<<Sul serio?>>

<<Sul serio>> risposi tranquillamente.

Suna mi guardò ancora un po' confuso e poi guardò avanti <<Niente in contrario>>

<<A parte Britney Spears, che ci fai qua? Non dovresti essere a casa per fare lezione?>>

Il ragazzo si voltò nuovamente dalla mia parte e sbuffò una risata << Giusto, non ti ho parlato di questo piccolo dettaglio>>

<<Che tipo di "piccolo dettaglio">> domandai abbastanza curioso

<<Beh, ho convinto mio padre a farmi andare in una scuola pubblica, sai a metà anno ci si può iscrivere, ho passato gli esami perciò... eccomi qui>> sbadigliò lo stronzo

<<E tu lo chiamo piccolo dettaglio?>> dissi sgranando gli occhi

<<Sorpresa???>> sorrise sghembo <<Non sei felice?>>

<<Se sono felice? Certo che sono felice!>> dopo le mie parole il viso di Suna si illuminò per un po', ma durò poco perché appoggiò la testa sulla mia spalla <<Sono stanco, è improponibile svegliarsi a quest'ora>>

<<Impara a farci l'abitudine>>

Il moro sbuffò una leggera risata e poi chiuse gli occhi, con l'intendo di addormentarsi, Rintarō possedeva la capacità di riuscire ad addormentarsi ovunque e molto velocemente.

Lo osservai per qualche secondo, dopo quella sera a casa mia le cose tra noi non cambiarono, come se non fosse successo nulla, ma la verità è che in realtà qualcosa era successo, e io non riuscivo a dimenticarmene.

Fuori dal finestrino piano piano il cielo si faceva sempre più chiaro, amavo andare a scuola in pullman, guardare fuori dal finestrino, ascoltare la musica e magari sonnecchiare un pochino, adesso probabilmente tra questo piccolo elenco si poteva aggiungere la presenza di questo ragazzo che probabilmente ha in corpo solo qualche ora di sonno.

Mentre il tempo passava e i lampioni iniziarono a spegnersi arrivammo a scuola, dovetti spingere abbastanza violentemente Suna per farlo svegliare, ma fortunatamente ci riuscii.

<<Dormito bene?>> chiesi abbastanza ironicamente

<<Come un bambino>>

Rintarō è una di quelle persone calme e pacate, che non si agitano o emozionano spesso, una di quelle persone super pessimiste perché come dice lui: se ti aspetti che qualcosa vada male è impossibile che tu ci rimanga di merda se fallisci, ma da come la vedo io, il suo moto fa davvero schifo.

L'ho visto emozionarsi solo tre volte da quando ci siamo conosciuti.

La prima è sicuramente quando si è trasformato in un bambino di cinque anni perché ha visto della fottutissima neve.

𝒊𝒏𝒔𝒕𝒂𝒈𝒓𝒂𝒎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora