𝐼𝑛𝑠𝑡𝑎𝑔𝑟𝑎𝑚 || 𝐾agehina

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kageyama pov

Oggi è un giorno importante, e ovviamente sono in ritardo.
Peró non è colpa mia, ma di mia madre che mi ha mandato a fare una commissione così di punto in bianco.

Per fortuna che Hinata non è un ragazzo che se la prende per questo genere di cose.
Altrimenti sarei fregato.

Sto tornando a casa e sto facendo il più in fretta possibile, non vedo l'ora di vederlo.
Saluto velocemente mia madre, prendo la busta contenente il regalo che ho preso ad Hinata, ed esco di nuovo da casa, per dirigermi in quella del mio ragazzo.

Si, era ovvio che gli facessi un regalo.
Che stupido sarei stato se non lo avessi fatto.
Gli ho regalato un bracciale.
Un bracciale di coppia.
È una sorta di catenina dorata.
Semplice, ma proprio nella sua semplicità è qualcosa di speciale.
L'ho presa in un negozio, non ricordo bene il nome, ma non mi sono costati poco questi due accessori.

Ma per lui ne vale la pena.

In ogni singolo giorno che ha composto questo mese io sono stato bene.
Benissimo grazie a lui.
Non lo ero mai stato così, e gli sono grato per questo.
Non mi sarei mai aspettato che una persona come lui avesse potuto rendere felice una persona come me.
Perció questo primo regalo doveva essere speciale e indimenticabile.
Io la penso così.

Sto correndo.
Pensando a tutte queste cose mi è salita ancora di più la voglia di vederlo.

Eccomi finalmente, davanti alla sua porta.
Suono il campanello tre volte di fila, ripetutamente.
Apre la porta, ed ecco che adesso posso vederlo, davanti a me, in carne ed ossa, e non nei miei pensieri.
Era un po' trasandato nel suo abbigliamento, ma non mi importava.

"oh, ce l'hai fatta finalmente. stavo iniziando a pensare c-"

Non lo faccio finire neanche di parlare che incastro le mie labbra con le sue.
Credetemi se vi dico che non ce la facevo più, volevo sentire il calore del suo corpo accanto al mio in quel giorno così speciale.
Era un bacio semplice ma non troppo, dovevo pur sfogarmi dalla frustrazione di non averlo visto prima.

Ci stacchiamo quando capisco che stava per morire per assenza di fiato.

"e-ehi si ma calmati ahah, non puoi essere così dolce così di punto in bianco"

"si ma non resistevo più, scusa"

"seriamente ti stai scusando? ma sei stupido?"

"perchè?"

"A ME PIACE QUANDO FAI COSÌ, QUINDI CHE MOTIVO C'È DI SCUSARSI?"

"oh ok, allora non mi scuso"

"bravo il mio bimbo"

"si ma non chiamarmi bimbo"

"uff ok, andiamo di la"

Lo seguo per andare in soggiorno.

Il regalo non glielo do subito.
Aspetto il momento giusto, ovviamente.