Capitolo 4

12 2 1
                                    

Iniziò con voce tremante: "io sono g-già stato qui, siamo stati qui per ben due anni..." la ragazza era indietreggiò a sentire quelle parole, due anni, pensò. Riprese "Le persone che ci portarono in questa casa erano stati sempre cauti col parlare con noi, ma a quanto pare non così tanto, infatti a metà del secondo anno nessuno veni a farci visita per l'ispezione e nessuno ci portò le provviste durante le settimane rimanenti, abbiamo dovuto sopravvivere con il poco cibo che ci rimaneva" si fermò e Giò colse l'occasione per fargli una domanda "Perché parli al plurale? Non eri solo?" ancora più terrorizzato di prima fece un respiro profondo e rispose alla sua domanda "Avevano preso me e i miei amici, i miei colleghi"  Giò si era ripromessa di stare in silenzio finché non fosse finito il racconto. "Avevamo trovato un modo per scappare, per andarcene da qui prima di crollare del tutto, c'è l'avevamo quasi fatta sai?! la libertà era a pochi metri da noi finché i rapitori ci hanno trovato, forse c'erano delle telecamere, ma il fatto è che avevano capito il nostro intento." ci fu una pausa dove si guardarono negli occhi, poi all'improvviso il ragazzo ricominciò a parlare "ci presero e ci portarono alla base dove controllano tutto questo. Ci chiusero in una stanza per due mesi in qui ognuno di noi iniziava a perdere sempre di più le speranze, poi decisero di prendere solo me e portarmi lontano dei miei compagni. Non so come stiano, tutt'ora. Dopo un lungo viaggio mi sono ritrovato qui. Senza la minima idea di dove cacchio mi trova!" Giò era scioccata, poi le venne in mente la camera blindata "avete mai aperto quella stanza?" punto il dito oltre la porta di vetro. Il ragazzo disse "ci abbiamo già provato, niente da fare. Deve esserci qualcosa di importante dentro non credi" sorrise. Era la prima volta che lo vedeva sorridere da quando era arrivato "Come ti chiami? Non ci hai ancora detto il tuo nome." gli chiese Giò "Sono Tyler, Tyler Winner" questo nome mi sembra familiare pensò Giò, non sapeva però doveva l'aveva sentito prima. "Ascoltami, adesso usciremo insieme di qui ok?! Spiegherai tutto ai miei amici e sono sicura capiranno, sei d'accordo?" lui annui tirando fuori lentamente la chiave nascosta dentro la tasca dei pantaloni verde militare.

Ora tutto dipendeva da Tyler, con il suo aiuto potevano scappare e non commettere i suoi stessi errori riuscendo ad evadere senza essere scoperti.

Uscirono dalla stanza tornando in cucina dove c'erano gli altri che parlavano. Giò entrò per prima "Ehi sei ancora viva. Non ti ha mangiato quel pazzo allora!?" Risero alla battuta di Dylan tranne Giò, si stava avvicinando a Bella, e Tyler subito dopo girò l'angolo. Tutti si alzarono di scatto. Spaventati. "Che cacchio ci fai qui tu? Non sei sano di mente torna dentro!" Nessuno si mosse "Ora!" ripete Michael urlando, Giò lo fermò. "Senti cosa vuole dirci. Possiamo andarcene" Giò si rivolse a Tyler "Non preoccuparti" Tyler annui e cominciò a raccontare.


Spazio autore:

Spero che questa storia vi stia piacendo è la prima che scrivo 

e penso stia andando bene, a presto baci.❤


Ti troveròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora