Capitolo 7

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Mentre Giò e Michael erano ancora sulla soglia della porta arrivò di corsa Bella, si fermò ansimando. Poi iniziò a parlare: "La rete... la rete... fuori è...aperta c'è un varco" aveva ancora il fiato corto per la corsa. Michael di fretta si incamminò per tornare in camera: "Svegliate Dylan e preparate i bagagli, andiamocene da qui" Giò non era convinta "Aspetta potrebbe essere una trappola non credi!?"

Michael si fermò e girandosi disse: "Credi a lui vero?! alla sue cavolate del cacchio, preparati, andiamocene"

Giò ci rifletté un istante mentre Bella la pregava di andare con loro, poi senza pensarci andò verso Michael, entrò nella stanza intenta a riempire il suo zaino con la felpa e la coperta che aveva, mentre il ragazzo gli rivolgeva un sorriso che lei non ricambiò.

Erano tutti pronti tranne Tyler, non si era ancora fatto vedere dalla notte precedente. Erano tutti con gli zaini in spalla, chi col cibo rimasto, chi con l'acqua e con le coperte. Uscirono di casa sbattendo la porta.

Tyler si svegliò, uscì dalla camera e corse per la casa in cerca di qualcuno, poi li vide dalla finestra pochi metri lontani dalla libertà. Corse più veloce che poteva. Si sentivano solo i suoi passi sul cemento ruvido. Uscì dalla porta e urlò ai ragazzi di fermarsi. Giò si girò, era sollevata. Ora potevano andarsene tutti insieme. "Fermatevi. Se uscite saranno lì fuori ad aspettarvi con delle pistole puntate contro di voi e vi porteranno via." Tyler dovette urlare per farsi sentire. Giò per qualche minuto si era dimenticata di tutto. Della Base, della trappola e del suo sogno. Disse ai suoi amici di tornare indietro ma nessuno si mosse. Erano fermi a fissarla, poi cercò di convincerli: "Se non credete a lui, allora, credete a me. Dovete ascoltarlo, possiamo fidarci, è già stato qui" Michael gli ribatté all'istante: "Giò è da due settimane che non arriva più cibo non te ne sei accorta?! Quanto pensi potremmo stare ancora qui? Lo pensi anche tu ma non lo vuoi ammettere, né a noi né a te stessa, sii sincera e guarda la realtà" Giò non rispose. Fu Bella a parlare. "Abbiamo abbastanza cibo, dureremo finché non troveremo un'uscita. Io non credo a quel Tyler ma credo a Giò, e se lei dice che possiamo fidarci di lui io lo farò, non abbiamo niente da perdere giusto? Quindi porta la tua testa vuota dentro casa, Michael" Non si mossero finché Dylan con aria distratta si avviò verso casa prendendo Michael da un braccio, senza cedere ai suoi lamenti entrarono in casa. Giò guardò Bella con aria di ringraziamento. "Non guardarmi così, sarà meglio che Tyler abbia ragione, perché giuro che lo picchio!!" si misero a ridere incamminandosi verso casa. Tyler sembrava felice, mentre Giò si avvicinò e gli disse "Scusami non ho pensato a niente io-io..."

"Stai tranquilla, va tutto bene. Vieni qui non ti preoccupare lo capisco adesso siamo di nuovo, insieme" si abbracciarono.

Mentre entrarono in casa Tyler si fece forza e seguì Michael nel corridoio che portava alle stanze. Erano soli, il momento perfetto per parlare. Gli sudavano le mani ma prese tutto i coraggio che aveva e iniziò a palare: "Michael, potresti spiegarmi perché mi odi tanto?" ci fu una pausa poi Michael "Mi sembra ovvio no!? Ah giusto sei troppo stupido per capire. Mmh vediamo come posso spiegartelo in parole semplice. Devi stare lontano dalla mia ragazza. Ti sembra abbastanza chiaro?" Tyler era nervoso ma Michael sembrava sereno e continuò a parlare: "Sai... tutti voi credete che io sia un ragazzo comune che si è trovato nel momento sbagliato nel posto sbagliato, ma non sapete proprio niente di me. Non avete mai capito in tutto questo tempo che io lavoro per le stesse persone che vi hanno rapito" Tyler rimase in silenzio finché Michael non finì "Sai non è facile come sembra abbiamo rischiato tante volte di farci scoprire ma con loro..." si fermò e allungo la mano oltre il corridoio dove c'erano gli altri ragazzi "E' diverso, mi hanno dato fiducia fin da subito" mentre Michael finiva Tyler si ricordò. Sgranò gli occhi. "Ci sei arrivato solo ora eh? Glielo avevo detto che non eri un buon affare" Tyler era confuso. "Gli altri lo verranno a sapere molto presto, gli dirò tutta la verità e mi crederanno." Michael gli rispose subito con un tono arrogante e deciso: "Pensi che ti crederanno? Non ci pensare nemmeno. Ma se mai lo faranno te la farò pagare con le mie stesse mani."

Giò apparve da dietro l'angolo in panico. Camminava a stento verso Tyler, era bianca come le nuvole, troppo bianca, non riusciva a respirare. "T-Tyler, N-Non riesco a respirare" lui iniziò a spaventarsi e cercò di portarla fuori, la ragazza incominciò a seguire Tyler fuori dalla porta aggrappandosi per non cadere a terra. Mentre oltrepassavano la cucina, i ragazzi  li guardarono e si precipitarono fuori anche loro. Giò aveva il fiato corto. Gli altri ragazzi non sapevano cosa fare, Michael sembrava scosso.

Non sentirono Giò parlare ma la videro cadere tra le braccia di Tyler. "Adesso devi calmarti ok?! Devi fare dei respiri profondi, bene così" Giò riuscì solo a dire: "V-Vi ho visti... parlare" Tyler le prese la mano "Giò devi calmarti ora!" Tyler cercò di aiutarla ma lei iniziò a piangere "Lui sta provando ad ucciderci... Ci ha" non riusciva più a parlare "...tradito." fu la sua ultima parola.

Spazio Autore:

Ciao a tutti, la storia si sta facendo sempre più intrigante;

fatemi sapere le vostre impressioni. 

Buona lettura. <3 

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