Capitolo uno: the black fox

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Noi abbiamo 2 vite.
La seconda inizia, quando realizzi di averne una sola.


È una mattina buia e tetra, si intravede dalla finestra della mia camera la strada coperta dalla nebbia fitta fitta. Mi sono appena alzata dal letto e gli occhi sono ancora serrati dal sonno, i miei capelli corvini sono scompigliati e arruffati. Era stata una nottata orribile, ore  interminabili passate a fissare il soffitto di camera mia. Soffro d'insonnia da quando ne ho memoria, delle volte per passare il tempo leggo o ascolto della buona musica. Mi avvicino  alla mia scrivania in legno posta vicino alla finestra di camera mia, e guardo l'orario sul mio telefono: 7:30Oh no! Come farò ad essere a scuola in tempo?  

Entro in bagno, apro il rubinetto e bagno le mie mani piccole ed esili. Metto le mie mani a ciotola e prendo un po' d'acqua lavandomi il viso candido e fine. Faccio velocemente colazione, mi preparo ed esco immediatamente fuori di casa. Quella mattina ero sola in casa, poiché nonna Kate e nonno Joe erano fuori per una visita.

Abito con i miei nonni da quando sono piccola, loro mi hanno sempre supportata e amata. Mio padre è scomparso non appena nacqui e in quanto a mia madre, è morta quando avevo l'età di tre anni. Mi ricordo quando nonna Kate, prima di andare a dormire, mi raccontava le gesta dei grandi eroi norreni e la fondazione di Yiddrasil: "l'albero della vita". Ogni volta  ne rimanevo esterrefatta. Nonna Kate veniva dalla Norvegia ed era cresciuta con questi miti e leggende che per tradizione tramandò a me. Nonno Joe racconta poco di sè eppure so che è un uomo di onore. Ama mia nonna più di ogni altra cosa, rinuncerebbe a tutto per lei e per me.

Eccomi arrivata alla "Bekres High School", è una scuola piuttosto grande e ben arricchita di club e palestre.  Ho trascorso tutta la mia adolescenza in questa scuola e per me questo è l'ultimo anno. Qui conobbi Cassie e Noel, i miei migliori amici, ci conosciamo da anni. Attraversammo numerose avventure insieme che rafforzarono il nostro legame rendendolo quasi fraterno. Non appena entrai in classe mi sedetti nel mio banco in ultima fila. Non appena si conclusero le prime due ore, suonò la campanella e due persone si avvicinarono al mio banco.

-Hey bel faccino, tutto bene? Ti vedo un po' strana.- disse Noel.

In effetti non era una delle mie giornate migliori, ero afflitta da un dolore fortissimo alla testa, era  come se centinaia di lame mi trafiggessero la mente. Il mio sesto senso, vuole dirmi qualcosa? 

-Tutto bene, Noel, te come stai?- dissi sistemando le penne dentro l'astuccio.

-Bene, Edith. Apparte che mio padre mi ha messo in punizione di nuovo- rispose.

-Certo, se gli rubi la macchina facendoti sgamare!- disse con fare ironico Cassie. Scoppiammo tutti in una risata. Fin quando il rumore della campanella non ci interruppe. Chiesi alla prof il permesso per andare in bagno e non appena lo ottenni corsi per i corridoio: mi girava fortemente la testa. Cercai di sciacquarmi la faccia, sperando di affievolire il dolore fallendo miseramente. Non era un malessere comune, caratterizzato da una leggera emicrania ma percepivo la mia testa pulsare. Tutto d'un tratto la mia vista si annebbiò.Cosa mi sta succedendo?

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Mi trovai in una foresta con centinaia di alberi, c'era un clima autunnale e pieno di colori: il rosso delle foglie che cadevano da quegli alberi dai tronchi e rami marroni. Il terreno era ricoperto da esse dove ero stesa. Ad un tratto quell'armonia si ruppe, con l'arrivo di una volpe. Il paesaggio cambiò e tutto diventò cupo. Arrivò la nebbia e la temperatura si abbassò. Ero spaventata. 

Dove sono?

Quella volpe aveva un colore singolare: era nera pece, con due occhi penetranti verde smeraldo. Non avevo mai visto nulla di simile.
Ero annebbiata dalla paura e allora corsi, ma era una strada impossibile da intraprendere: correvo e correvo, ma restavo ferma. Invano cerchi di sfuggire: ero bloccata, senza via di uscita.
E quella volpe era, lì, ferma che continuava a fissarmi, senza attaccarmi. Mi sentivo impotente.

Cosa ci facevo là dentro?

Ad un tratto mi ritrovai di nuovo in bagno, con il cuore a mille che per poco pensai di star morendo.

Cos'è successo?

Ciao a tutti amici lettori, questo é il primo capitolo di una lunga storia
Scusate, se potrebbe sembrare un po' pesante.
Ma vi prometto che nei prossimi capitoli, ne vedrete delle belle.
Se vi è piaciuto questo inizio, commentate e votate la storia: solo così potrò verificare se vi è piaciuta. 
Alla prossima💚🔪

𝙵𝚎𝚊𝚛 𝚘𝚏 𝚃𝚑𝚎 𝙳𝚊𝚛𝚔𝚗𝚎𝚜𝚜|𝙻𝚘𝚔𝚒 𝙻𝚊𝚞𝚏𝚎𝚢𝚜𝚘𝚗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora