Gli occhi della giovane brillavano di curiosità mentre scrutava il vasto spazio colmo di scaffali pieni di libri antichi e pergamene ingiallite dal tempo. Era come se avesse attraversato le soglie di un mondo di conoscenza e mistero.
Il profumo di cuoio, pergamena e storia aleggiava nell'aria, avvolgendola con un calore accogliente. Edith si sentiva piccola e insignificante di fronte a tale sapienza raccolta in un solo luogo. Era come se le pareti della biblioteca fossero imbottite di segreti millenari e storie dimenticate, pronte a essere scoperte.
La giovane donna si avvicinò a uno degli scaffali e passò la mano sui libri, sentendo la rugosità delle copertine antiche sotto le dita. Le lettere runiche scolpite nelle copertine verticalmente andando verso l'alto, era come se volessero svelare i loro segreti solo a chi osasse sfidarli.
La sua attenzione si posò su uno di essi, lo liberò dalla prigionia dello scaffale e lo prese tra le mani, la copertina riportava il seguente titolo:
"I misteri celati dai nove regni"
Rilesse il titolo un paio di volte e priva di esitazione, lo aprì. Le rifiniture erano delicate e realizzate a mano. Iniziò a leggere.
"Nel tempo prima del tempo, quando nulla esisteva, c'era solo l'albero Yggdrasil e il vuoto. Non ci sono menzioni su chi o cosa creò il grande albero del mondo, ma tutti i nove regni esistevano nei pressi o sulle sue radici. Sembra che fosse cresciuto dal vuoto nebbioso del Ginnungagap, circondato da un lato dal rovente Muspelheim e dall'altro dal ghiacciato Niflheim. A un certo punto, i fuochi di Muspelheim iniziarono a sciogliere il ghiaccio di Niflheim e due entità emersero dal reame della nebbia: il gigante Ymir e la mucca Audhumla.."
La giovane, immersa nella lettura, si dimenticò del tempo e dello spazio. Sentiva le parole dei vecchi tomi risuonare nella sua mente, come un richiamo al passato e alle leggende norrene che sua nonna le aveva raccontato. In quei momenti, Edith dimenticò tutto ciò che la circondava e si perse nelle pagine dei libri antichi.
Era a metà del terzo capitolo quando sentì uno strano senso di osservazione. Alzò gli occhi e incrociò il suo sguardo con quello di Loki.
Lei sentì un brivido lungo la schiena, la sua ostilità per il Dio dell'inganno si riaccese istantaneamente. Loki, seduto su uno scaffale, la stava osservando con un sorriso beffardo, come se sapesse qualcosa che lei non sapeva.
«Interessante, non pensi?» disse Loki con voce sprezzante, facendo riferimento al libro che Edith stava leggendo.
La sua presenza era come una lama affilata nel silenzio della biblioteca. Edith non era sicura se avesse desiderato discutere con Loki, ma l'odio reciproco li spingeva l'uno verso l'altro, come due forze opposte che si attraggono.
Edith sapeva di dover fare attenzione a come avrebbe risposto a Loki, le sue parole erano spesso intrise di astuzia e inganno.
«Mi sembra che tu abbia una curiosità insaziabile per le cose che non ti riguardano,» rispose lei con uno sguardo freddo, cercando di mantenere la sua calma.
Loki rise, un suono che sembrava riempire l'intera biblioteca. «E forse ho un interesse particolare per coloro che sembrano essere fuori posto, come te, cara Edith.» ribatté con una nota di malizia nei suoi occhi.
Edith non poteva negare che Loki aveva un certo potere su di lei, il suo fascino magnetico mescolato con il suo disprezzo per l'arroganza e la superbia degli dei la confondevano. Era una presenza che non poteva ignorare.
«Sei un bugiardo e un manipolatore, Loki,» disse Edith con fermezza. «Non posso fidarmi di te e delle tue parole.»
Il Dio dell'Inganno sorrise, rivelando una fila di denti bianchi come la luna. «Ah, ma proprio in questo risiede il divertimento, piccola umana. La fiducia è sopravvalutata. In questo regno, tutti hanno un segreto o due, e il mio non è diverso.»
L'atmosfera tra loro si surriscaldò, come due spade che si incrociavano in un duello verbale. Era chiaro che c'era molto di più dietro il loro incontro casuale in biblioteca, e il mistero che circondava Edith sembrava attirare l'attenzione di Loki.
Loki si avvicinò a Edith, i suoi occhi verdi brillavano con una malizia irresistibile. «Oh, Edith, hai una curiosità che brucia come un fuoco selvaggio,» sussurrò con una voce vellutata. «Ma sai, a volte è meglio non scoprire ciò che si nasconde nell'ombra.»
La giovane donna si alzò, chiudendo il libro e mettendoselo sotto il braccio. «Ho bisogno di risposte, e vagherò nell'ombra piuttosto che rimanere ignara di ciò che succede» disse con risolutezza. «E non permetterò a nessuno, neanche a te, di mettersi sulla mia strada.»
Il loro dialogo era come una danza, ognuno cercava di mettere l'altro in difficoltà, di capire il segreto celato dietro quegli occhi verdi. Era una lotta di volontà, un duello verbale che avrebbe potuto avere conseguenze inimmaginabili.
Loki sorrise, ma c'era qualcosa di sinistro in quel sorriso. «Sei determinata, lo ammetto. Ma ricorda, in questo regno, ogni verità è anche una bugia. Chi puoi davvero fidarsi?»
Senza un'altra parola, Edith si voltò e si allontanò, consapevole che la sua strada sarebbe stata costellata di misteri e sfide, e che Loki sarebbe rimasto sul suo cammino, pronto a gettare ancora più incertezza sulla sua missione di scoperta. La tensione tra loro era palpabile, e mentre si allontanava, Edith sentiva gli occhi di Loki puntati su di lei, un brivido di sfida e un sottile senso di attrazione aleggiavano nell'aria.
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𝙵𝚎𝚊𝚛 𝚘𝚏 𝚃𝚑𝚎 𝙳𝚊𝚛𝚔𝚗𝚎𝚜𝚜|𝙻𝚘𝚔𝚒 𝙻𝚊𝚞𝚏𝚎𝚢𝚜𝚘𝚗
Fanfiction||IN CORSO|| Conoscete tutti il re delle menzogne, degli inganni, delle malefatte? Colui che maschera, colui che nasconde: Loki. Quel personaggio che ha subito così tanto dolore da infliggerlo agli altri. Sta nel buio da molto tempo e brama la luce...