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Improvvisamente il mio corpo fu spinto dalla gamba di qualcuno, mentre sentivo l'aria fredda soffiare sul mio viso inquieto.

Ero sul pavimento di marmo scuro che faceva tremare il mio corpo di freddo. Sentii il mio vestito alzarsi mentre cercavo di muovere il mio corpo.

Sentii dei sussurri e dei borbottii mentre sentivo il mal di testa.

Dove mi trovavo?

Tutto quello che ricordavo era di essere con Lestrange e di aver ballato sul balcone, ma come ero finita qui?

"Alzati, sporco orfana". urlò una profonda voce femminile che apparteneva nientemeno che a Walburga.

Ancora una volta ha spinto il mio corpo di lato, mentre il mio vestito premeva ancora di più sul mio corpo.

"Andiamo, non abbiamo tempo Zara". Uscì un'altra voce.

"Zara.... perdonaci". un tono triste venne da Lestrange.

La mia mente realizzò finalmente che ero un'estranea in questo posto e che i scagnozzi di Riddles mi stavano circondando.

Tutti mi guardavano con pietà. Cosa stava succedendo? Mi alzai con esitazione mentre il mio debole corpo quasi tremava. Anche il mio equilibrio era debole, mentre finalmente prendevo nota del luogo misterioso.

Era una stanza fredda e vuota, senza finestre, dove si vedeva solo l'apice dell'oscurità. La stanza sembrava misteriosa e vecchia.

Mi guardai ancora una volta intorno e vidi tutti i volti familiari. Malfoy, Walburga, Avery, Nott, e... Lestrange.

Mi guardavano tutti in modo intenso tranne Lestrange, il suo sguardo era basso e non mi guardava.

"Lestrange cosa sta succedendo?" gridai con una voce rauca che mi graffiava la gola mentre parlavo.

Lui non rispose

"Malfoy, Nott, cosa sta succedendo? Perché sono qui?" questa volta alzai la voce, ma nessuna sorpresa, nessuno rispose.

Ero troppo frustrata e non riuscivo a capire. Le domande nuotavano nella mia testa, ingarbugliando la mia mente.

Fissai ancora una volta Lestrange, ma lui non si preoccupò di guardarmi. Corsi rapidamente verso la porta, mentre qualcuno mi afferrò la spalla e con tutta la forza mi tirò a terra.

Il mio batacchio sbatté ancora una volta il pavimento ruvido.

"Zara Astors, o dovrei dire puttana". parlò Waldburga con una voce profonda che mi fece scorrere la rabbia nelle vene. "Sei qui per un motivo e non ne uscirai". Continuò mentre giocava con la bacchetta che aveva in mano.

"Cosa vuoi dire Walburga? Cos'è tutto questo?" Parlai mentre mi alzavo in piedi a terra e con sguardo feroce fissai Walburga mentre la sua bocca esplodeva in una risata malefica.

"Basta Walburga, passiamo al lavoro". Parlò Malfoy mentre la sua voce suonava esitante.

"Quale lavoro?" domandai mentre tutti alzavano le loro bacchette in sincronia.

Tranne Lestrange, che fu l'ultimo a estrarre la bacchetta nell'aria.

"Questo deve essere uno scherzo. È una specie di sfida? E perché Walburga è qui?" sputai una volta, ma ancora una volta il volto di tutti rimase immobile, mentre Walburga si disegnava con un sorriso soddisfatto.

"Questa è una sciocchezza!" continuai a gridare confusa.

"Zara, ti prego di capire che-" Lestrange parlò mentre veniva interrotto da Malfoy.

Your Fault -Tom Riddle (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora