Cap.15 - Anima

406 29 18
                                    

"Oh, Dei...come, 'qualcuno all'interno della polizia'?" Ripeté lei, basita.
"Vi siete già fatti un'idea di chi potrebbe essere?" Le fece eco Itachi in tono molto meno sorpreso. "Sì." Dichiarò Naruto. "Ma iniziamo dal principio, così potete dirci subito se qualcosa vi sembra poco chiaro o poco attendibile nelle nostre teorie."

Lanciò un'occhiata d'intesa a Sasuke e dopo essersi acceso una seconda sigaretta quest'ultimo cominciò a parlare.

"La camelia che é stata rinvenuta sui cadaveri di Hyuga e Inuzuka é quella giapponese, la stessa che utilizziamo noi, mentre la ferita che ha causato entrambe le morti è stata inferta da uno wakizashi. É come una katana, ma dalla lama piú corta." Precisò rivolgendosi a Sakura di fronte al suo sguardo interrogativo. "Chiaramente non è un'arma uguale alle nostre, ma dal modo in cui ha trapassato il torace mi sento di dire che si tratta in ogni caso di una riproduzione piuttosto fedele." "Che cosa intendi dire?" Domandò lei. "Le nostre lame sono fabbricate a mano ad Hokkaido, vengono forgiate in base a specifiche top secret degli Hatake e per utilizzarle serve un particolare addestramento." Spiegò Sasuke espirando il fumo. "Per quella impiegata in questi omicidi invece no, ma sicuramente non può essere passata per le mani del primo arrivato."
"Da qui abbiamo ipotizzato che gli Shimura possano aver assoldato dei professionisti anche per compiere queste due esecuzioni oltre a quella di Madara e Fugaku, sia per non lasciare tracce che per fare in modo che sul posto non si trovassero uomini facilmente riconoscibili dal tatuaggio sulla lingua nel caso qualcosa fosse andato storto." Intervenne Naruto. "Hanno prestato molta attenzione ai dettagli, il che avvalorerebbe la tua teoria, Itachi, sulla vendetta per la morte di qualcuno che ricopriva un ruolo importante nella famiglia."
"Non sarebbero arrivati a tanto altrimenti." Rifletté questo ad alta voce. "Danzo voleva essere sicuro che non fossero commessi errori per colpire fin dall'inizio con lo scopo di annientarci." "E deve aver approfittato del fatto che Hyuga fosse furioso per il rifiuto che il nonno aveva opposto al suo accordo per convincerlo ad ordinare gli attentati con la sua collaborazione, così da rintanarsi dietro le quinte ancora di piú e mantenere per il momento le apparenze sulla loro alleanza." Si inserì Sasuke. "Di certo alla fine avrà in mente di sfruttare a proprio vantaggio anche la rovina dei suoi soci, visto che a quanto pare è qualcosa in cui gli Shimura sono giá esperti. Una volta tolti di mezzo gli Uchiha, perché non prendersi anche le briciole? Dopotutto persino lui avrebbe da perdere, se entrambi i business di Hyuga e Inuzuka fallissero."
"Ma a chiunque abbia deciso di commissionare i due omicidi, informazioni così puntuali sul modus operandi può averle fornite soltanto tramite qualcuno che ha avuto modo di esaminarlo in precedenza." Riprese Naruto. "É per questo che abbiamo cominciato a pensare che possa essere implicata anche la polizia, e la balistica dell'attentato in ospedale ce ne ha dato la prova. Ovviamente non sto parlando delle analisi effettuate sulle pistole dei falsi agenti, che tra parentesi avevano tutti la croce degli Hyuga tatuata sul petto, perché da quelle non é emerso nulla; erano banali calibro trentotto non registrate su cui non é stata trovata alcuna impronta utile al rilevamento, così abbiamo iniziato a lavorare sulla pista del cecchino..."
"...e le cose si sono fatte molto interessanti." Proseguì quindi Sasuke spegnendo il mozzicone.
"Il fucile che ha sparato é uguale a quello utilizzato nel corso del 1990 da un disertore delle forze speciali dell'esercito affetto da allucinazioni che uccise quattordici persone in tutta la città; il caso fece molto scalpore all'epoca." "Ha qualcosa di particolare?" Domandò Sakura. "Un'arma di questo tipo é marcata con un numero di serie speciale che la rende impossibile da contrabbandare" rispose Sasuke "e quell'uomo apportò alla sua delle modifiche per renderla utilizzabile al massimo della precisione anche in determinate condizioni di visuale notturna e traiettoria del vento che guarda caso sono molto simili a quelle della sera dell'attentato." "Non é solo uguale. É lo stesso fucile, non é vero?" Chiese a quel punto Itachi. "Proprio così." Annuì Naruto. "Ho fatto di nascosto una capatina al deposito prove del Quartier Generale e ho testato la presenza di attività recente. E indovinate chi é l'unico membro ancora in servizio della task force che al tempo risolse il caso, ovvero il solo ad avere l'accesso al prelievo delle prove e che da anni è stato trasferito al mio dipartimento?"
"Il commissario Shirai Gekko." Concluse Sasuke.

Red CamelliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora