Cap.28 - Crollo

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"...Le nostre teorie in ogni caso vanno viste sotto tutta un'altra luce adesso, pensaci. Non ho idea di come possa aver intuito che il nonno fosse il suo fratellastro, ma nello stesso periodo in cui salì a capo della famiglia e il suo nome cominciò ad avere un certo peso in città anche come imprenditore Shin Gekko doveva essere più o meno agli inizi della sua carriera in polizia; anche se non saprei dire come evidentemente venne a conoscenza di qualche informazione personale su di lui, magari nel frattempo si era ritrovato tra le mani il fascicolo sull'omicidio del primogenito Shimura e a quel punto mise insieme i pezzi decidendo di farsi un bel viaggetto per Konoha così da confermare le sue ipotesi."
"Infatti, anche noi siamo certi che gli Shimura in realtà non assunsero nessuno e che sia stato proprio lui invece a presentarsi come investigatore privato alla proprietaria de 'La Camelia Rossa'; ovviamente avrà pensato che fosse molto più semplice indagare in borghese invece che come poliziotto, e stando a ciò che abbiamo sentito da quel vecchio pescatore direi che è più che logico che abbia voluto fotografare la lettera scritta e firmata dal bisnonno quando lei gliela mostrò...interpretando il testo molto probabilmente realizzò che la madre era sempre stata tutt'altro che delirante nel raccontargli di suo padre e del suo lavoro da agente, e portare con sé una copia della lettera avrebbe significato avere un ulteriore promemoria di quanto ingiustamente fosse stata trattata, in questo caso anche da parte sua, e di come la sua scelta di legarsi a quell'uomo fosse stata la causa di tutte le sue disgrazie."
"Sì, lo credo anch'io; di sicuro fu allora che cominciò ad elaborare i suoi piani di vendetta, ma nella posizione in cui si trovava a quel tempo sarebbe stato un incosciente a muoversi contro il nonno visto che avrebbe potuto rimanere schiacciato al primo passo falso, perciò decise di attendere finché anche lui non avesse raggiunto il vertice della carriera e plasmato la sua discendenza, per dare il via ad un vero e proprio scontro morale e generazionale che avrebbe portato sia alla cancellazione dell'intero ramo della stirpe di suo padre, che riteneva marcio come lui, sia al completo sradicamento del mondo che rappresentava."
"Giusto; nella sua testa infatti non solo il nonno gli era stato preferito come figlio, ma era anche l'uomo che stava iniziando a surclassare i maggiori uomini d'affari di Tokyo tenendo contemporaneamente in mano le redini della più potente famiglia criminale della città incarnando tutto ciò che aveva sempre giurato di combattere."
"Già, e dato che nessuno degli Shimura in effetti ha mai avuto a che vedere con la lettera scritta dal bisnonno, è ovvio che contrariamente alle nostre ipotesi sia stato proprio lui a contattare Danzo per primo dando inizio alla partita."
"Esatto, su questo non c'è dubbio."
"Ero rimasto già abbastanza esterrefatto da tutto quello che avete scoperto ad Hiroshima, comunque, ma adesso stiamo veramente rasentando i limiti dell'assurdo."
"Lo so, anch'io ad essere sincero devo ancora riuscire a capacitarmene. Tu, zio? Che cosa ne pensi?"
"Quello che abbiamo detto può avere senso, secondo te?"
"Messe giù in questo modo le vostre teorie quadrano, ragazzi...anche a me a sembra impossibile che le cose stiano davvero così, ma tutto quadra. In ogni caso però, se é questa la situazione con cui davvero ci troviamo ad avere a che fare, dobbiamo studiare molto, molto attentamente le prossime mosse da mettere in atto. La polizia non ha idea di cosa sia realmente successo negli ultimi due mesi, e, sebbene per l'eliminazione degli Shimura è probabile che arriverebbero persino a ringraziarci, assassinare i Gekko e rendere pubblica la loro collusione con Danzo infangando una reputazione costruita sui successi ottenuti in tre generazioni di carriera equivarrebbe a disegnarci sulla schiena un bersaglio pronto ad essere colpito da chiunque sará la prossima persona a salire successivamente al comando del Quartier Generale, persona che nel frattempo farà carte false per insabbiare la verità e ridimensionare il più possibile lo scandalo così da evitare che l'immagine dell'intero corpo delle forze dell'ordine venga irrimediabilmente screditata; avremmo senza dubbio gestito la cosa in modo molto più plateale qualora fosse stato implicato soltanto il commissario, ma non c'è bisogno di spiegarvi che ora come ora la faccenda si è fatta decisamente più complicata e che quindi dovremo agire con il doppio della cautela."
"Questo è chiaro, non possiamo cominciare a ragionare in modo approssimativo proprio adesso."
"Sono d'accordo, non è certo questo il momento di iniziare a dare le cose per scontate. Hai già qualcosa in mente, zio?"
"Sì, direi che a questo punto il primo passo da fare è quello di avere conferma anche dell'effettivo coinvolgimento dell'ispettore; non che le vostre ipotesi non mi convincano, ripeto, al contrario, ma dobbiamo comunque esserne certi."
"Va bene, non appena chiuderemo qui allora parlerò con Naruto chiedendogli di mettere insieme al più presto tutte le informazioni a cui riuscirà ad avere accesso riguardo un eventuale periodo di addestramento del suo capo nei ranghi dell'esercito e di ricostruire i suoi movimenti sia per la sera dell'attentato in ospedale che nei giorni precedenti all'attacco al 'Fushida'; se anche l'ispettore ha preso veramente parte a tutto questo è molto probabile che sia proprio lui l'esperto in ordigni e nel tiro a lunga distanza a cui Danzo e il commissario hanno fatto riferimento durante la telefonata che abbiamo intercettato, ovvero il cecchino che ha ucciso il nonno e papà e l'uomo che ha costruito e piazzato la bomba al ristorante."
"Ottimo, Itachi; intanto partiamo da qui e poi...un attimo, ho appena ricevuto una sfilza di messaggi da Naruto."
...
...
...
"Che cosa dicono? Novità dal Coroner?"
"Sì, e non buone per noi, purtroppo, Sasuke. Dovrebbe aver appena scritto anche a tutti voi; ci aspettavamo che la parentela delle vittime fosse confermata e che i traumi dovuti all'esplosione fossero esclusi come possibile causa della morte, ma il laboratorio è riuscito a ricostruire un campione di tessuto polmonare per entrambi i fratelli, e sebbene come speravamo siano presenti tracce di fumo infiltrate per via delle ustioni post mortem, il medico legale ha comunque sollevato dei dubbi sia sull'ora del decesso sia sul fatto che il soffocamento ne sia stata la causa. L'amico alla omicidi di Naruto ha origliato una conversazione tra l'ispettore, il commissario e uno dei tecnici di laboratorio; gli hanno allungato una mazzetta per eseguire degli esami al di fuori del protocollo standard richiedendo i risultati tassativamente pronti per domani mattina, perciò è evidente che hanno già dei sospetti sull'identità dei corpi. Era un'eventualità che avevamo considerato."
"Cazzo."
"Fanculo."
"Lo so, e vista la situazione anche se Naruto riuscisse a trovare le prove che cerchiamo entro la fine del turno abbiamo comunque pochissimo tempo per finire di elaborare una strategia ed agire prima che i Gekko ricevano i referti; è meglio che ne discutiamo tutti insieme di persona. Sasuke, tu e Sakura cercate di trovare un sistema per rientrare il prima possibile in città; io sfrutterò le nostre misure di sicurezza per fare in modo di raggiungere Itachi a Nakameguro. Lei è ancora lì con te?"
"Sì, sono qui, ho sentito tutto; nessun problema su questo, Kakashi, noi due siamo già in macchina, abbiamo pensato che fosse comunque il caso di rientrare subito e stiamo tornando a Hiroshima per lasciare l'hotel. Stavo appunto dando un'occhiata ai treni per capire quale fosse il primo disponibile per Tokyo; partendo all'una e mezza arriveremo all'incirca verso le sei del pomeriggio."
"Perfetto, Sakura; a più tardi allora, ragazzi. Teniamoci aggiornati su ogni minimo cambiamento di programma, intesi?"
"Intesi". Replicarono all'unisono gli altri tre; terminata la conversazione Itachi selezionò immediatamente il numero di Naruto tra le chiamate recenti.
"Che cosa succede?" Rispose lui quasi all'istante in tono sussurrato. "Non posso parlare adesso; quel lavativo di Omura ha tagliato la corda inventando un'altra delle sue scuse assurde e mi ha lasciato inchiodato in postazione con un mucchio di scartoffie da sbrigare anche per lui; come se dalla finestra non ci accorgessimo che è al bar di fronte a bersi la paga del mese, tra l'altro."
"Tranquillo, non devi parlare infatti; ma soltanto ascoltare." Ribatté Itachi. "E soprattutto devi cercare di non reagire a ciò che sentirai."

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